05 settembre 2015

SAN CATALDO. L'ASSESSORE COMUNALE ALL'AMBIENTE ANGELO LA ROSA SODDISFATTO PER LO STOP AL TAGLIO DEGLI ALBERI.SU GABARA AVEVAMO RAGIONE NOI! L'AVVOCATURA HA FERMATO LA BIOMASSE: MA SULLA VICENDA RESTIAMO VIGILI


SAN CATALDO. L'assessore comunale all'ambiente Angelo La Rosa soddisfatto per lo stop al taglio degli alberi

«Su Gabara avevamo ragione noi

L'Avvocatura ha fermato la Biomasse: «Ma sulla vicenda restiamo vigili 

San Cataldo. Non si sono fatte attendere le reazioni in città alle ultime notizie sul «fronte boschivo». Ieri, infatti, sull'edizione regionale del nostro quotidiano, è stato pubblicato il pronunciamento dell'Avvocatura distrettuale dello Stato in merito al parere richiesto dall'ex assessore regionale all'Agricoltura Nino Caleca sulla scadenza del contratto di vendita di biomassa in «eucaplito in piedi» per l'alimentazione di una centrale di energia. Una situazione che ha riguardato da molto vicino il territorio sancataldese, in particolare l'area di contrada Gabara, interessata nei mesi scorsi da un'operazione colturale, con il taglio di diversi ettari di bosco. Ebbene, l'Avvocatura dello Stato ha decretato che l'accordo con la Regione è già scaduto nel 2013. Dunque, secondo quanto espresso dall'Avvocatura dello Stato, «la società non può oggi ritenersi titolare di alcun diritto al taglio degli alberi». In verità, i lavori a Gabara, a cura della società Biomasse Sicilia, sono già fermi da questa primavera. Così è intervenuto sulla questione l'assessore comunale all'Ambiente, Angelo La Rosa: «Apprendiamo, con non celata soddisfazione, quanto pubblicato dalla stampa riguardo la legittimità di quello che veniva considera to un contratto "integrativo" a quello del 19 dicembre 2007, che "Biomasse" ha intrattenuto con il Dipartimento Azienda regionale Foreste demaniali. Il contratto, in realtà, come sostenuto dall'ex assessore regionale Caleca, non poteva intendersi "integrativo", ma un secondo contratto effettivo: cambiavano i contenuti, le finalità, l'estensione da 3 a 9 anni, la possibilità di inserire ulteriori aree boschive di altre province, oltre a quelle di Caltanissetta ed Enna». L'assessore ha proseguito: «Evidentemente questa battuta d'arresto, sulla quale chiederemo maggiori approfondimenti alla commissione Ars, da ampiamente ragione ai non pochi rilievi che erano stati sollevati dalla nostra amministrazione già a partire dal novembre 2014, quando il problema venne portato in Consiglio comunale. Da allora, si è costituita l'associazione spontanea "Gabbara un si tocca" e l'azione è stata successivamente supportata dal Comune di Caltanissetta, dal M5S, da Camera del lavoro, Legambiente, Italia Nostra, Movimento Consumatori, Wwf, Attivarcinsieme. E' un risultato che soddisfa, poiché pone un ostacolo giuridico a quella che era stata considerata un'azione poco accorta sotto il profilo tecnico. Dunque, alla luce di quanto espresso dall'Avvocatura dello Stato, non si dovrebbe procedere ad altri tagli: il condizionale è legato ai necessari approfondimenti che serviranno a capire fin dove tale decisione si potrà spingere. Questa vicenda sicuramente ci permette di affermare che gli interventi di questa natura sul territorio devono comunque essere sempre al di sopra di interessi economici o, quantomeno, devono conciliare con il rispetto dell'ambiente. In ogni caso, l'amministrazione comunale rimarrà vigile. Tengo a sottolineare come la nostra non sia stata una battaglia contro la società Biomasse: asseriamo la necessità di tagli colturali di eucalitteti ormai vecchi, in quanto il bosco va rigenerato. Contestiamo, però, le modalità di taglio, spesso adeguate alle potenzialità imprenditoriali e non alle necessità ambientali». 

"Biomasse ha pensato più alle sue potenzialità imprenditoriali anzichè alle necessità ambientali"
CLAUDIO COSTANZO

04 Settembre 2015




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