05 febbraio 2015

LOTTA UNITARIA PER I BOSCHI. PER LA QUESTIONE GABARA IL SINDACO HA AVUTO UN'AUDIZIONE ALLA TERZA COMMISSIONE DELL'ARS. IL SEGRETARIO DELLA CAMERA DEL LAVORO DI SAN CATALDO, MANUEL BONAFFINI: IL PROBLEMA NON RIGUARDA SOLO IL TAGLIO DEGLI ALBERI, MA ANCHE IL FATTO CHE NON SI SIA CREATO NEANCHE UN POSTO DI LAVORO PER I FORESTALI



«Lotta unitaria per i boschi»


Per la questione Gabara oggi il sindaco avrà un'audizione alla terza Commissione dell'Ars



Un momento della seduta consiliare dedicata 
al disboscamento di Gabara


San Cataldo. Lunedì, nella seduta straordinaria del Consiglio comunale, è stato "piantato" un "albero di idee", di proposte e di prese di posizione riguardo l'operazione colturale in atto, fino a qualche giorno addietro, nell'area forestale di Gabara. Attualmente, i lavori di abbattimento di alberi di Eucalyptus sono sospesi per fattori di tipo climatico e per le prescrizioni poste dall'amministrazione in materia di viabilità, tuttora al vaglio di "Biomasse Sicilia". In aula, intervenuti amministratori locali e di Comuni limitrofi, il deputato regionale on. Giancarlo Cancelleri (M5S), esponenti del corpo forestale, delle associazioni ambientaliste, dei comitati cittadini e dei sindacati; diversi i cittadini ad assistere dalla tribuna dell'aula.
Nel corso dell'assemblea, il sindaco Giampiero Modaffari ha annunciato per oggi un'audizione presso la Terza commissione della Regione per parlare della questione Gabara: «La nostra mobilitazione ha avuto un solo scopo, comprendere ciò che stava succedendo, perché e in che termini - ha detto -. Certo, non avevamo alcuna possibilità di intervenire per impedire l'abbattimento degli alberi, però abbiamo cercato di tutelare ciò che ci compete, ossia la viabilità secondaria: abbiamo riscontrato dei danni sull'asse stradale che conduce all'area forestale, da addebitare alla società "Biomasse Sicilia", che si occupa dei lavori di abbattimento. Abbiamo, allora, impostato un percorso che prevede un ripristino immediato e poi al termine delle operazioni».
A stretto giro di posta, i diversi interventi: «Dopo questa riunione - ha affermato Ignazio Cannarozzo, assessore a Mazzarino - faremo un documento e, se vorrete, condurremo una lotta unitaria». Poi, il presidente del Consiglio comunale di Delia, Antonio Di Caro: «Si deve lavorare per risolvere i problemi. Siamo al vostro fianco». Il collega di Marianopoli, Guido Acquisti: «Il problema deve interessare tutti gli amministratori e politici della nostra zona». Poi, il segretario della Camera del Lavoro di San Cataldo, Manuel Bonaffini: «Il problema non riguarda solo il taglio degli alberi, ma anche il fatto che non si sia creato neanche un posto di lavoro per i forestali». Il presidente di Legambiente Caltanissetta, Alessandro Giugno: «L'assessore regionale all'Agricoltura ha rilevato una serie di irregolarità sul contratto, ma non si può quantificare il beneficio per la collettività che porta la presenza di un bosco». Ha poi preso la parola l'assessore comunale all'Ambiente, Angelo La Rosa: «Noi non siamo convinti della metodologia dei tagli, sono stati superati sia il vincolo idrogeologico che quello paesaggistico. In prima battuta, il progetto era di durata triennale e riferito a 2.706 ettari di eucalitteti, poi è stato esteso a nove anni per oltre 9.000 ettari. Dalla varie documentazioni, si evince che anche l'autore si pone problemi di scopertura, oltre che dal punto di vista semi-colturale e tutela forestale ».
«Nell'autorizzazione rilasciata per i lavori, è previsto che l'azienda si impegni ad impiantare specie autoctone» - ha rilevato il dott. Antonino Manuele dell'Ispettorato forestale. E ancora, gli interventi di diversi consiglieri comunali, oltre a quello di Ennio Bonfanti (Wwf): «Questi lavori non sono compatibili con la tutela paesaggistica, del patrimonio faunistico e con la conservazione della bio-diversità». Infine, l'on. Cancelleri: «Già nel 2012, l'Ufficio legale della Regione disse che vi erano le condizioni di nullità, annullabilità e rescissione unilaterale del contratto, poi non se ne fece più nulla. C'è voluto l'intervento di cittadini, amministratori ed associazioni per muovere le cose. In un primo tempo, eravamo riusciti a far sì che l'audizione si svolgesse a San Cataldo, ma non ho paura di affermare che l'azienda ha fatto pressioni affinché ciò non accadesse. In ogni caso, noi chiederemo che un prossimo incontro si svolga qui».
Claudio Costanzo


04 Febbraio 2015





Notizie correlate:

Continuano gli abbattimenti delle fustaie demaniali per biomasse ora anche a Mazzarino. Legambiente: esposto alla Procura della Repubblica di Gela ed all’autorità nazionale anticorruzione









San Cataldo (CL). Sinergia per salvare i boschi. Il Presidente del Consiglio incontra i colleghi di altri comuni

«Si tutela la società che taglia o la gente?» Limitazioni agli alberi abbattuti, toni infuocati









Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.