05 febbraio 2015

«SI TUTELA LA SOCIETÀ CHE TAGLIA O LA GENTE?» LIMITAZIONI AGLI ALBERI ABBATTUTI, TONI INFUOCATI


«Si tutela la società che taglia o la gente?»


Limitazioni agli alberi abbattuti, toni infuocati


Ambientalisti, sindacalisti e amministratori
di altri Comuni della provincia


San Cataldo. Diversi gli interrogativi posti sull'estensione delle "tagliate" di eucalitteti nell'area di Gabara, specialmente in riferimento al regolamento di Polizia forestale. Esso, a quanto pare, prevede un "tetto" di 5 ettari senza soluzione di continuità per tagli cedui e 2 ettari per le fustaie. Secondo recenti stime, però, a Gabara vi è stata un'opera di abbattimento per circa 50 ettari.
Questo l'intervento del dott. Antonino Manuele, capo dell'Ispettorato forestale: «Siamo stati chiamati in causa sulle autorizzazioni e sulle estensioni delle tagliate. Vi sono delle prescrizioni a proposito. Tuttavia, in nessun Ispettorato è prevista una limitazione sui tagli. Sono stati comunque condotti degli studi accurati da parte dei colleghi dell'ex Azienda demaniale. Posso dire che problemi di dissesto non ve ne saranno, in quanto non si tratta di disboscamento, ma di tagli di utilizzazione. In ogni caso, vi è massima apertura e disponibilità al confronto sulle modalità di taglio ed all'attenzione affinché non si creino dissesti».
Parole che hanno suscitato la reazione di Luciano Carrubba del comitato "Gabbara un si tocca": «Dopo il tecnico, deve parlare lo "scecco". Se non ha senso parlare di tagli per 5 ettari, ne ha per 50? Questi studiosi dovrebbero cambiare mestiere. Noi ci sporchiamo le scarpe e andiamo a Gabara ogni due giorni. Ebbene, in zone in cui i tagli sono stati fatti lo scorso anno vi sono solo dei cespugli, in altre essi non sono ancora cresciuti. Siete della forestale, ma forse non la conoscete. Il primo responsabile di questa faccenda è l'Ispettorato forestale. L'assessore Angelo La Rosa è stato l'unico a metterci la faccia in questa situazione».
Poi, ha parlato il vicesindaco Aldo Riggi: «Resto allibito nel sentire dall'Ispettorato che è strano che vi siano delle limitazioni. Qual è l'intenzione? Tutelare l'interesse della società che taglia o dei cittadini che vivono il bosco? La mia sensazione è che, se si tornerà ad abbattere alberi i cittadini non lo consentiranno. Siamo grati per il lavoro svolto dalla forestale, vorremmo fosse merito suo e di tutti se il bosco continuasse a vivere».
L'on. Giancarlo Cancelleri ha sottolineato che «non ci sono processi in atto»; il dirigente del Corpo forestale, dott. Gianfranco Perno, ha obiettato: «Un processo mediatico, però, sì». E' intervenuto il sindaco Giampiero Modaffari: «L'Ispettorato forestale non si deve sentire sul banco degli imputati. Noi vorremmo solo capire perché sono previste limitazioni in alcune zone e non in altre».
C. C.


04 Febbraio 2015








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