19 giugno 2014

IL SITO PANTALICA A CAUSA DEL MANCATO AVVIO DEI LAVORATORI FORESTALI VERSA IN CONDIZIONI DISASTROSE. E C'E' DA CONSIDERARE ANCHE I RISCHI DOVUTI A INCENDI. O SI FA PRESTO A METTERE A POSTO IL PIANO DI FRUIZIONE, ALTRIMENTI IL TITOLO UNESCO SARA' REVOCATO. UNA GRANDE VERGOGNA PER LA REGIONE


Sortino

I disservizi ricadono nel periodo di massima affluenza di turisti

 

Una veduta della necropoli rupestre di Pantalica, 
sito patrimonio dell´Unesco. Foto lasicilia


Sortino. «Pantalica, sito Unesco patrimonio dell'umanità: un percorso di valorizzazione e tutela». Questo l'argomento dibattuto nel convegno ospitato a gennaio alla Camera di Commercio di Siracusa. Al convegno, tra gli altri, partecipò Jolanda Scelfo, consigliere nazionale della federazione dei club Unesco. Soltanto che, per l'ennesima volta, quel percorso è rimasto ai blocchi di partenza, come ha sottolineato Luigi Ingaliso, delegato per il Comune di Sortino del sito Unesco delle necropoli rupestri di Pantalica, che ha anche segnalato il degrado in cui versa attualmente il sito archeologico.
«Intanto, nel 2015 è previsto un nuovo report sui siti Unesco sulla scorta di una verifica complessiva di quanto i Paesi europei abbiano fatto attraverso un formulario ad hoc». A ribadirlo è stato Ray Bondin, ambasciatore Unesco che ha invitato, tra gli altri, i responsabili del sito di Pantalica a far presto per mettere a posto il piano di fruizione, altrimenti il titolo dell'Unesco sarà revocato.
Di certo, se qualche commissario dell'Unesco, oggi, venisse a visitare Pantalica, forse non ci sarebbe il bisogno di aspettare il 2015. «A causa del mancato avvio dei lavoratori forestali, per l'inefficienza della Regione siciliana - afferma Luigi Ingaliso - il sito archeologico versa in condizioni disastrose e anche la sentieristica di accesso alla Riserva Naturale Orientata di Pantalica e Valle dell'Anapo non è da meno. E c'è da considerare anche i rischi dovuti a incendi naturali o dolosi. Al danno si aggiunge la beffa, infatti i disservizi ricadono nel periodo di massima affluenza di turisti che, dai dati messi a disposizione dal Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali, Ufficio Provinciale di Siracusa, relativi al triennio 2011-13, coincide con i mesi di aprile-agosto. E, non a caso, le lamentele dei visitatori e degli operatori turistici in questi giorni si fanno sentire sempre più. Una vergogna per una Regione che conta ben sette siti Unesco». Su questa situazione è intervenuto anche il coordinatore provinciale del Megafano Carmelo Spataro, il quale rileva come «il sito patrimonio Unesco, non solo non si riesce a valorizzarlo per responsabilità antiche ed incapacità attuali, ma addirittura rischia di apparire come una Necropoli da "immaginare" all'occhio del visitatore, dal momento che il suo immenso patrimonio di tombe è lasciato all'incuria e alla impotenza di chi dovrebbe assicurare la pulizia di questo splendido sito».
Paolo Mangiafico

18 Giugno 2014





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