28 febbraio 2014

L'INESTIMABILE PATRIMONIO AMBIENTALE. IL SITO FLORISTELLA SE VALORIZZATO PUO' ESSERE UN MODELLO DI SVILUPPO PER LE NUOVE GENERAZIONI


Inestimabile patrimonio ambientale

Il sito se valorizzato nell'ambito turistico può essere un modello di sviluppo per le nuove generazioni


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Il sito di "Floristella - Grottacalda" può essere un modello di sviluppo per le nuove generazioni se viene valorizzato il settore del turismo e dell'ambiente.
Potrebbe riassumersi in questo modo quanto fatto in meno di due anni nel territorio di "Floristella - Grottacalda" che vicino Enna, Valguarnera, Piazza Armerina e Aidone da parte dell'ente parco minerario Floristella con il presidente Giuseppe Lupo, grazie alla promozione di varie attività e il coinvolgimento della società e istituzioni del territorio. Il sito di "Floristella", infatti, è un inestimabile patrimonio ambientale, naturale e archeologico ubicato nel centro Sicilia e raggiungibile da ogni parte. Ciò nonostante la vastità del territorio non è stato per niente facile attuare le procedure per la bonifica del territorio ma la buona volontà e la speranza riposta verso le nuove generazioni (tante le scolaresche che popolano Floristella durante gli anni e varie associazioni dell'isola) così come la sicurezza e il controllo del territorio delle forze dell'ordine hanno reso, e rendono le aree del demanio forestale (più di prima) fruibile verso la comunità dei tanti turisti che lo visitano.
«In un territorio dove c'è sempre la possibilità di recrudescenza - afferma il presidente dell'ente Parco minerario Floristella, Giuseppe Lupo - sia nelle azioni che negli atteggiamenti si devono innescare attività che riportino il territorio dentro i crismi della normalità. Lo si sta facendo a Floristella da quando sono presidente di questo ente attuando anche una missione sociale che è quella di coinvolgere il territorio con le scuole e le associazioni perché Floristella è di tutti e non di pochi».
Parole pungenti da parte del presidente Giuseppe Lupo che danno a pensare di come a volte si gestisce la cosa pubblica forse con superficialità, ma di cui ognuno al di la dei ruoli che ognuno ricopre, deve ripartire, cercando di debellare ogni tipo di azione per fare posto alla normalità. Anche dalle diverse attività promosse dall'ente Floristella, nel ricordo di personaggi del mondo della giustizia come Rosario Livatino e Carlo Alberto Dalla Chiesa, così come uomini di chiesa come con Don Pino Puglisi sembra essere evidente come ci sia di bisogno una «rivoluzione culturale» che serva a liberare il territorio, e quindi rimuovere sia personaggi equivoci che l'idea criminale e mafiosa per far posto a una «normalizzazione dei comportamenti».
L'ente parco minerario Floristella è un'area di circa 440 ettari tra bosco, discenderie, calcheroni, sorgente di acqua sulfurea, e la presenza di maccalube (suggestive e caratteristiche sorgenti idroargillose) in territorio di Enna, Aidone, Piazza Armerina, Valguarnera. A sostenere "Floristella - Grottacalda", attualmente retto da un commissario, è anche la Provincia regionale di Enna. L'attrattiva del parco minerario Floristella, grazie ad un'area in cui esistono beni culturali ed ambientali di grande interesse internazionale, è costituita da un ricco patrimonio culturale, naturalistico ed etno-antropologico tanto che è aumentata a dismisura la presenza continua di un flusso turistico nei vari periodi dell'anno che va dalla stagione primaverile, estiva e autunnale.
«E un via vai di turisti italiani e stranieri - continua il presidente dell'ente parco minerario, Giuseppe Lupo - ma anche di escursionisti provenienti dai comuni vicini e per questo ultimamente l'ente si è dotato a proprie spese di un defibrillatore coronarico da usare in caso di accidenti cardiovascolari». Infatti il defibrillatore è stato collocato nella sede degli uffici, una zona strategica che si trovano nell'area centrale del sito e dal quale si può partire per una possibile emergenza di primo soccorso all'interno del parco. Se da una parte l'ente Floristella, ha un patrimonio da promuovere e garantire dall'altro ha avuto la fortuna di impegnare somme, anche se irrisorie, per il ripristino dell'impianto idrico e la realizzazione dell'impianto di illuminazione nell'area mineraria di Floristella, elementi questi importanti che rientrano nell'azione di bonifica del sito minerario. Il sito Floristella si presta anche a passeggiate dei tanti turisti a piedi ma anche di appassionati a cavallo. La "rinascita" del luogo si è avuta con la venuta di molti studenti di vari comuni dell'isola, la maggior parte dell'ennese ma anche del ragusano, del nisseno del catanese e del palermitano durante alcune manifestazioni, la più partecipata quella della festa dell'Unità D'Italia nel 2013 ma anche le manifestazioni a Piazza Armerina ed Enna, dove il nome del luogo di Floristella e dei «carusi» ha centrato il tema su verità e giustizia, in un contesto politico, sociale in cui tutti i cittadini dimostrano di averne bisogno. Oltre agli scout della zona erea diverse le associazioni che hanno fatto visita come l'associazione italiana guide ambientali escursionistiche (Aigae) dove ha tenuto un'assemblea con il presidente regionale Violetta Francese affiancata dal presidente nazionale Stefano Spinetti. In quel frangente si parlò di turismo ambientale una risorsa da cui partire per rilanciare il territorio ennese.
L'Aigae scelse per la sua assemblea regionale il parco Floristella non solo per la centralità che il sito ricopre nell'isola ma per il grande interesse che la importante istituzione territoriale suscita nel mondo dell'escursionismo e del turismo ambientale italiano. Di recente il sito oltre che di turisti ha registrato la presenza del presidente emerito della Repubblica di Romania, Emil Constantinescu, in visita del parco archeologico minerario che fa parte del Geopark "Rocca di Cerere", sito Unesco. La visita di Costantinescu, esponente della World Academy of Art and Sciences (Waas), è stata incentrata sulle prospettive di collaborazione futura dei geoparchi siciliani alla creazione di percorsi europei per la libera circolazione delle idee e della cultura.
RENATO PINNISI

27 Febbraio 2014




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