06 dicembre 2014

RISCHIO IDROGEOLOGICO, L'ASSESSORE CROCE PORTA A ROMA 640 PROGETTI. CROCETTA PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTI INTERVENTI INTENDE UTILIZZARE I BRACCIANTI DELLA FORESTALE




Rischio idrogeologico, Croce porta a Roma 640 progetti





Lillo Miceli
Palermo. Anche la Regione siciliana ha presentato ieri il programma di opere per combattere il dissesto idrogeologico, nell'ambito della campagna #italiasicura lanciata dal governo Renzi per risanare il territorio italiano messo a dura prova dalle recenti insistenti piogge, ma anche da decenni d'incuria.
L'assessore al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, ha consegnato, così come era stato chiesto, un voluminoso dossier in cui sono indicati, provincia per provincia, gli interventi più urgenti ed i progetti già cantierabili. Un elenco di ben 640 opere di risanamento del territorio su 4.751 complessivi presentati da tutte le Regioni.
Gli interventi previsti in Sicilia sono 640 per un importo di 1.565.354.206 euro. Tutte le richieste ammontano a circa 12,5 miliardi, ma per i prossimi sette anni, il governo nazionale ha messo a disposizione 7 miliardi, un miliardo per ogni anno. Però, trattandosi di fondi del Piano azione coesione, la ripartizione delle somme seguirà la regola del 20-80, cioé l'80% delle risorse alle Regioni del Sud, il 20% a quelle del Nord.
«I criteri per il finanziamento dei progetti - sottolinea l'assessore Croce - sono essenzialmente due: gli interventi nelle aree di maggiore rischio e la cantierabilità dei progetti stessi».
L'istruttoria dovrebbe essere conclusa entro dicembre e all'inizio del prossimo anno ci sarà la firma degli accordi di programma quadro (Apq) tra il governo nazionale e le singole regioni. I progetti in aree a forte dissesto idrogeologico (R4), presentati da Croce, sono 225, su 640, per un importo di circa 600 milioni di euro. I progetti definitivi sono 123 e gli esecutivi 102.
«Appena sottoscritto l'Accordo di programma - continua l'assessore al Territorio e Ambiente - si potranno indire le gare di appalto. Peraltro, la regia in qualità di commissario governativo sarà del presidente della Regione, Rosario Crocetta, mentre come soggetto attuatore è stato nominato Marco Lupo, ex dirigente generale del dipartimento Servizi di pubblica utilità». Crocetta per la realizzazione di questi progetti intende utilizzare i braccianti della forestale.
Tra le regioni del Sud, la Sicilia è la seconda ad avere chiesto la cifra maggiore, prima è la Campania con 2,4 miliardi di euro. «Non voglio avventarmi in previsioni - rileva l'assessore Croce - ma ritengo che per la prima tranche del 2015, potremmo ottenere intorno ai 250 milioni. Ovviamente, la Regione potrà destinare ulteriori risorse alla lotta contro il dissesto idrogeologico, ma per spenderli, come tutte le Regioni, dovrà versarle nel calderone generale per evitare doppioni negli interventi o la mancanza dei requisiti. Ciò non significa che le risorse della Sicilia possano essere destinate a vantaggio di Calabria o Campania, perché ogni Regione ha il proprio Apq».
La mappa del dissesto idrogeologico della Sicilia è in fase di continuo aggiornamento. Le aree più colpite sono o quelle in cui negli ultimi anni si è costruito senza alcun rispetto per fiumi, torrenti e terreni; oppure le zone interne progressivamente abbandonate dagli abitanti, costretti ad emigrare per mancanza di lavoro. Nelle aree interne vive il 10% dell'intera popolazione.


05 Dicembre 2014



Con la speranza che i forestali possano incrementare le giornate lavorative

http://forestaliantincendiosicilia.blogspot.it/









DALLA REGIONE SICILIANA PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO E TUTELA DELL'AMBIENTE


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