18 marzo 2024

SIFUS CONFALI: SCHIFANI, SAMMARTINO E PAGANA COME CIMABUE: FANNO UNA COSA E NE SBAGLIANO DUE. LA LOTTA AGLI INCENDI BOSCHIVI SI VINCE CON LA PREVENZIONE NON CON GLI SCOOP GIORNALISTICI. SE NON CAMBIANO REGISTRO DIVENTA OBBLIGATORIO LO SCIOPERO A PALERMO IL 3 APRILE


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Sifus Confali - Segreteria Generale

Palermo 18-03-2024 - Le risposte del Presidente Schifani, ma anche degli Assessori Pagana e Sammartino contri gli incendi boschivi continuano ad essere, anche nel 2024, in continuità con quelle degli anni precedenti ossia, con gli anni, in cui la regione siciliana è stata leader in Italia e in Europa per estenzione di superficie boscata bruciata. Avviare gli operai addetti antincendio dal 15 maggio al 30 ottobre, mettere a disposizione della campagna antincendio ulteriori mezzi aerei che non potranno attingere l'acqua dalle dighe poiché vuote, serve solo per "scoop giornalistici" se  gli operai medesimi, non troveranno nei  boschi realizzati i cosiddetti lavori di sottobosco (spalcature, diradamento, scollamento, rimozione degli alberi caduti) e i viali parafuoco. Gli incendi boschivi si sconfiggono pertanto, solo se prima di realizzare la lotta attiva, si è stati in grado di attivare quella passiva. La lotta passiva consiste nei lavori di manutenzione preventiva che devono essere eseguiti secondo le necessità del ciclo biologico della natura e quindi, attraverso l'utilizzo degli operai addetti alla manutenzione tutto l'anno. Oggi, il Governo  Schifani, avrebbe davvero la possibilità di voltare pagina nella lotta  contro gli incendi. Dovrebbe approvare la proposta di riforma del comparto promossa dal sifus attraverso il ddl 664 depositato dall'on. Cateno De Luca. Il ddl 664/23 consente, attraverso modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16/96, in un ottica che fa sistema tra patrimonio boschivo, ambiente, territorio, turismi e lavoro, di utilizzare gli operai forestali con contratti  a tempo indeterminato tutto l'anno. Ciò è possibile con una spesa di complessivi 490 milioni di euro: 280 milioni di euro dal bilancio 2024 già disponibile e 210 milioni dai fondi extraregionali. Se il Governo Schifani continuerà a rimanere sordo , saremo costretti a farci ascoltare con la manifestazione del 3 aprile a Palermo.  
Maurizio Grosso -  Segretario Generale SiFUS



LA PRIMAVERA BUSSA ANCORA IN SICILIA: ATTESI 27 GRADI. DALLE PIOGGE SI PASSERÀ A UN SUSSULTO DI PRIMAVERA CON L’ANTICICLONE AFRICANO, L'ALTRA PRESSIONE PORTERÀ BEL TEMPO E CALDO


Dal sito www.direttasicilia.it

Dalle piogge si passerà a un sussulto di primavera con l’anticiclone africano, l'altra pressione porterà bel tempo e caldo

18/03/2024
Nella settimana che sta per iniziare l’Italia sarà interessata da condizioni meteo instabili che porteranno piogge su diverse regioni. Secondo le previsioni, i temporali più intensi sono attesi al Nord Est, con il rischio di forti rovesci soprattutto nella giornata di martedì. Il maltempo poi si estenderà in serata anche al Centro Sud. Tuttavia questa fase di instabilità sarà di breve durata. Già da mercoledì l’alta pressione nordafricana tenderà ad espandersi sul Mediterraneo, garantendo maggiore stabilità su tutto il Paese e un deciso aumento delle temperature, specie nei valori massimi.

L’afflusso di aria calda sarà favorito da un vortice ciclonico in transito sulle coste marocchine. Il weekend si preannuncia soleggiato e con clima quasi estivo, con picchi fino a 25-27°C nelle Isole Maggiori. Sembra dunque in arrivo un assaggio di primavera dopo il maltempo dei primi giorni della settimana.




RIFORMA FORESTALE, SÌ. MA QUANDO!? ASSEMBLEA UILA A RAGUSA CON NINO MARINO, ENZO SAVARINO, GIOVANNI D’AVOLA E MARIA CONCETTA DI GREGORIO


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Sicilia UILA



ECCO IL DECRETO ASSESSORIALE N. 114/GAB DEL 15.3.2024 CON IL QUALE SI STABILISCE CHE LA CAMPAGNA ANTINCENDIO BOSCHIVO AVRÀ INIZIO IL 15 MAGGIO E TERMINERÀ IL 31 OTTOBRE




Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana




NON “CAMPAGNA ANTINCENDI” MA “CAMPAGNA PER LA PREVENZIONE DEGLI INCENDI BOSCHIVI”. SI INIZIERÀ CON UN MESE E MEZZO DI RITARDO CON LE STESSE FACCE E GLI STESSI MEZZI DEL FLOP 2023


Dal sito www.thehour.info

Anche le parole utilizzate dal Governo sono improprie. I nostri dubbi su quanto è stato annunciato in materia di prevenzione degli incendi boschivi che, lo ricordiamo, sono quasi tutti dolosi

18 Marzo 2024
“La campagna antincendio in Sicilia partirà il 15 Maggio e si concluderà il 31 Ottobre”, annuncia uno scoppiettante comunicato stampa del Governo regionale di Renato Schifani. Contrariamente a quanto pensano gli attuali governanti della Sicilia, si comincerà con ritardo, se è vero che nei giorni scorsi, con una mezza sciroccata nemmeno troppo calda, ha preso fuoco il verde dei monti che sovrastano Castellammare del Golfo, nel Trapanese. Il caldo che è già alle porte e la natura dolosa degli incendi suggerirebbero di iniziare ora non la campagna antincendio ma la campagna per la prevenzione degli incendi. Nel comunicato leggiamo che il decreto dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Elena Pagana, “anticipa per la prima a volta a Maggio” l’avvio di questa benedetta campagna che, detto per inciso, non ci convince proprio. Sempre nel comunicato leggiamo che viene esteso “a cinque mesi e mezzo il periodo in cui è operativa la macchina di contrasto ai roghi boschivi”. Anche in questo caso manca la parola “prevenzione” che, evidentemente, è difficile fare entrare nelle teste dei governanti siciliani. (sopra foto di un incendio boschivo tratta da ilSicilia.it)

Nel comunicato della presidenza della Regione ci sono troppi ‘buchi’. Esempio: in cosa consiste l’attività di prevenzione degli incendi boschivi e degli incendi nelle aree comunali e private abbandonate?

Dice il presidente della Regione, Schifani: “È un ulteriore tassello di una programmazione che ci possa consentire di avere uomini e mezzi disponibili in un periodo più ampio. Una necessità legata ai cambiamenti climatici a causa dei quali, purtroppo, la stagione degli incendi boschivi si allunga di anno in anno. Non vogliamo farci trovare impreparati, per cui stiamo mettendo in campo misure che servono ad avere una capacità di intervento più efficiente e coordinata di tutte le forze disponibili. Abbiamo, infatti, il dovere di dare sicurezza ai cittadini e alle attività agricole e produttive. In quest’ottica, abbiamo già aggiudicato la gara per il noleggio di 10 elicotteri leggeri e a breve dovrebbe concludersi anche quella per i mezzi pesanti. Nel frattempo, va avanti anche il progetto di una ‘control room’ regionale unica per le emergenze, che metta insieme Protezione civile e Corpo forestale, anche con l’utilizzo di sistemi all’avanguardia per il monitoraggio del territorio nella logica della prevenzione”. Spunta la parola “prevenzione” ma non viene illustrato in che cosa consista la prevenzione degli incendi immaginata dall’attuale Governo regionale. E ci piacerebbe capire cosa sono i “mezzi pesanti”.

Ancora una volta si parte in ritardo, sottovalutando il problema

Proseguendo con la lettura del comunicato della Regione siciliana crescono le nostre perplessità: “La decisione di iniziare il 15 Maggio è stata presa anche in considerazione degli eventi incendiari di straordinaria violenza che si sono verificati nel 2023 e dell’andamento climatico che vede la Sicilia alle prese con una gravissima condizione di siccità”. Quindi si inizia il 15 Maggio e non l’1 Maggio! E se tra Aprile e il 15 Maggio si dovessero materializzare caldo e sciroccate che si farà? Egregio presidente Schifani ed egregia assessore Pagana, sentiamo il dovere di dirvi che gli “eventi incendiari di straordinaria violenza” si sono verificasti pure nel 2021 e nel 2022, anche a Maggio. Anzi, per essere precisi, nel 2021 il fuoco ha incenerito 82 mila ettari di verde con incendi boschivi iniziati a Maggio: un record negativo assoluto. Non è andata meglio nel 2022 con oltre 65 mila ettari di verde boschivo andati in fumo. Lo scorso anno la stima è stata di 51 mila ettari di verde bruciati (in realtà abbiamo la sensazione che i danni siano stati maggiori). Un dato è incontestabile: dopo quanto accaduto negli ultimi tre disastrosi anni, in Sicilia si va esaurendo il verde boschivo da bruciare. “L’anno scorso – sottolinea l’assessore Pagana – abbiamo avviato la campagna antincendio i primi giorni di Giugno, in anticipo rispetto alle altre regioni. Quest’anno, insieme con il presidente Schifani, abbiamo programmato di partire ancora prima. Con i cambiamenti climatici in atto, sempre più evidenti, il concetto di stagionalità è largamente superato ed è necessario che la complessa macchina dell’antincendio boschivo regionale sia pronta il prima possibile”. Ribadiamo: non state partendo in anticipo, egregi governanti, ma con un ritardo di almeno un mese e mezzo. Ci auguriamo che da qui al 15 Maggio non succeda nulla.

Senza offesa per nessuno, va detto che lo scorso anno Corpo forestale, Protezione civile a aerei anfibi non hanno brillato per grande efficienza: anzi

A parte i ritardi, ci piacerebbe capire in che cosa consisterà la “campagna antincendio” in Sicilia: quanti operai forestali verranno impiegati? Verranno realizzate le opere di prevenzione del fuoco, a partire dai viali parafuoco? Qualcuno si occuperà delle aree comunali e private abbandonate, a parte gli inutili appelli ai Sindaci e agli stessi privati? Il Governo prevede di dislocare gli operai forestali in servizio ha 24 in quello che resta delle aree verdi siciliane dopo tre anni di incendi estivi micidiali? O assisteremo alle solite sceneggiate degli aerei che arrivano quando gli incendi boschivi sono già esplosi? Ci permettiamo di ricordare che quasi tutti gli incendi boschivi sono dolosi e non sappiamo che tecniche incendiarie utilizzano i criminali che danno fuoco ai boschi. Almeno noi non lo sappiamo, se Governo, Corpo forestale e Protezione civile ne sanno più di noi, ebbene, ciò non potrà che farci piacere. Anche se ci permettiamo di ricordare che lo scorso anno Corpo forestale, Protezione civile e aerei anfibi, in materia di prevenzione e di lotta agli incendi, non hanno raggiunto risultati esaltanti: anzi. L’importante, presidente Schifani e assessore Pagana, è che se le cose dovessero andare male non cercherete giustificazioni dicendo che “gli incendi sono dolosi”: perché questo lo sappiamo già in partenza ed era chiaro anche la scorsa Estate quando, davanti a una devastazione dell’ambiente frutto anche dei vostri errori, abbiamo assistito alla solita arrampicata sugli specchi.




258° POST. CONSTATIAMO CON RAMMARICO CHE ANCHE IN QUESTA LEGISLATURA AL MOMENTO GLI IMPEGNI NON SONO RISPETTATI. L'ASSESSORE SAMMARTINO AVEVA DETTO DI PORTARE LA RIFORMA ALL'ARS IN ESTATE. AVEVA ANCHE PROMESSO AI SINDACATI IL VARO DEL DDL ENTRO GIUGNO. A QUESTO PUNTO CHIEDIAMO AI SINDACATI CHE È NECESSARIA UNA SVOLTA: È ARRIVATO IL MOMENTO DI AUTOCONVOCARSI!



Incontro Dicembre 2022

  • 23 Dicembre 2022 - Giornale di Sicilia. L'Assessore Sammartino: Il rinnovo del contratto è il primo atto di una diversa organizzazione del settore a cui stiamo lavorando, e che culminerà nella riforma che porterò all'Ars in estate




01 Marzo 2023






ART. 56 COMMA 2 E 3 DELLA L.R. 16/96. DA UNA NOSTRA INTERPRETAZIONE, LA CAMPAGNA ANTINCENDIO POTREBBE ESSERE ANTICIPATA ADDIRITTURA PRIMA DEL 15 MAGGIO. MA SICCOME NON SIAMO NÈ AVVOCATI E NÈ LEGISLATORI, LANCIAMO LA PALLA A CHI DI COMPETENZA



di Michele Mogavero
Interpretando i commi 2 e 3 dell'Art. 56 L.R.16/96, può venire fuori che le attività antincendio possono iniziare prima del 15 maggio.
Il ragionamento sui commi, visto che non siamo nè avvocati nè legislatori, può essere del tutto errato, però utile ad aprire una discussione e lanciare la palla a chi di competenza.

Il comma 2 dice che le attività antincendio sono programmati di norma, dal 15 maggio e dal 15 giugno di ciascun anno. Perfetto, dal nostro punto di vista, questo comma non lascerebbe margini ad interpretazioni diverse.

Però il comma 3 dice anche, che in relazione a specifiche esigenze tecniche ed all'andamento climatico, la data di avviamento al lavoro potrà, anche limitatamente a determinati territori, essere variata.

Da ignoranti in materia, abbiamo capito che si può anticipare anche prima del 15 maggio, qualora si verificassero specifiche esigenze tecniche all'andamento climatico. E ed è proprio questo quello che sosteniamo.

Quindi, visti i numerosi incendi che ci sono già stati e visto l'andamento climatico, ci sarebbero tutti i presupposti per anticipare ancora prima del 15 maggio la campagna antincendio 2024.

Se le attività antincendio sono programmati di norma, dal 15 maggio e dal 15 giugno di ciascun anno, non ci sarebbe stato motivo di scrivere il comma 3. Attenzione, quest'ultimo comma, specifica che la data di avviamento può essere variata. Variata prima del 15 maggio?

Passiamo la parola ai competenti in materia...



ASSESSORE FALCONE, SE VERAMENTE ANCHE LEI VUOLE FARE LA RIFORMA DA QUÌ A BREVISSIMO, È ANCORA IN TEMPO. QUESTE PAROLE PERÒ LE HA PRONUNCIATE ALL'ARS PIÙ DI DUE MESI FA, MA ANCORA DI RIFORMA NEMMENO L'OMBRA. ASSESSORE FALCONE, O LA SI APPROVA ALL'ARS PRIMA DELLE ELEZIONI EUROPEE, O ALTRIMENTI È STATA SOLO FUFFA. PUNTO!







INCENDI IN SICILIA: NEL 2023 IN FUMO 51 MILA ETTARI, PIÙ DEL DOPPIO DI TUTTE LE ALTRE REGIONI ITALIANE MESSE INSIEME


Dal sito palermo.gds.it

La provincia che soffre di più è quella di Palermo, con circa un terzo del totale nazionale delle superfici forestali bruciate

di Giovanna Cirino 17 MARZO 2024
L’incendio che pochi giorni fa ha distrutto Monte Inici, che domina Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, riducendo in cenere oltre 350 ettari di bosco e macchia mediterranea e mandando in fumo il 30 per cento degli alberi, è solo l’ultimo di una lunga serie che ha visto nel 2023 il suo annus horribilis. In Sicilia, infatti, la scorsa estate, le fiamme hanno divorato circa 51 mila ettari, nella maggior parte dei casi terreni agricoli e boschi, sferrando un duro colpo all’economia dell’Isola, con danni stimati dalla Protezione civile in decine di milioni.

Una superfice più che doppia rispetto a tutte le altre regioni italiane messe insieme. A parlare sono i dati dell’ultimo Rapporto sugli incendi boschivi realizzato dall’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. L’Isola risulta «la regione con la maggior superficie percorsa da incendi, sia come area totale, che come area a copertura esclusivamente forestale».

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La provincia che soffre di più è quella di Palermo «che da sola rappresenta circa un terzo del totale nazionale delle superfici forestali percorse da incendio (3.174 ettari), seguono Messina (1.066 ettari) e Siracusa (995 ettari)», anche se i roghi non hanno risparmiato il resto del territorio siciliano. A proposito di Palermo si ricorda ancora con preoccupazione l’allarme diossina scattato dopo l’incendio che ha colpito la discarica di Bellolampo: l’Arpa aveva rilevato la presenza della sostanza in contrada Inserra, i cui valori superavano di dieci volte l’ordinario.

Il problema degli incendi in Sicilia non è una novità. Secondo una relazione della Commissione regionale antimafia, nel 2021, i roghi sono stati più di ottomila, cioè una media di 135 al giorno. E negli anni successivi le cose non sono andate meglio. Molti incendi sono causati dal cambiamento climatico, ma ci sono anche altri fattori, come siccità, ondate di calore eccessivo, fulmini, a cui si aggiunge l’irresponsabilità di alcuni comportamenti umani, per esempio i mozziconi di sigaretta abbandonati nella natura. Diverso è invece il caso dei roghi dolosi. Secondo la Protezione civile, in Italia il dolo è la causa preponderante. Ogni anno nel nostro paese si verificano migliaia di reati di questo tipo che causano danni incalcolabili, in termini di perdita di biodiversità, in valore economico e in sacrificio di vite umane.




QUARANT’ANNI DI RISERVE NATURALI IN SICILIA. CELEBRATA LA RICORRENZA DELL'ISTITUZIONE DELLE PRIME AREE PROTETTE NELL'ISOLA. LE INTERVISTE AGLI ASSESSORI PAGANA E SAMMARTINO. VIDEO


Celebrata la ricorrenza dell'istituzione delle prime aree protette nell'isola.

16 Marzo 2024
La Sicilia ha tagliato il traguardo dei 40 anni di aree protette. Gli assessori Pagana e Sammartino hanno annunciato un Catalogo per l’educazione ambientale, riserve patrimonio per biodiversità e turismo sostenibile»

Quaranta anni fa venivano istituite le prime 17 riserve naturali in Sicilia. Una ricorrenza celebrata nel Centro per la conservazione del germoplasma vegetale di contrada Marianelli, nell’Oasi faunistica di Vendicari a Noto. La struttura, per l’occasione, ha ospitato il convegno “Festeggiamo la Bellezza della natura”, promosso dai dipartimenti dell’Ambiente e dello Sviluppo rurale della Regione Siciliana. Si tratta della giornata di apertura delle attività promozionali del Sistema delle aree protette della Sicilia, che proseguirà con diversi appuntamenti nell’arco del 2024. Sono intervenuti anche gli assessori regionali del Territorio e dell’ambiente, Elena Pagana, e dell’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, Luca Sammartino.




Il Sistema delle aree naturali protette siciliane occupa circa il 20 per cento del territorio regionale ed è composto da 75 riserve naturali, 4 parchi regionali, 245 siti “Natura 2000”, 1 parco nazionale, 7 aree marine protette, 93 geositi e 2 geopark Unesco. Questa rete ha svolto un ruolo fondamentale nella protezione della biodiversità e nella promozione del turismo naturalistico in tutta la regione. Attraverso strategie di conservazione e gestione sostenibile, queste aree hanno contribuito a preservare e valorizzare gli ecosistemi unici presenti nel territorio siciliano. 

Le celebrazioni per i 40 anni delle aree protette della Sicilia proseguiranno nelle prossime settimane con altri eventi organizzati dal dipartimento regionale dell’Ambiente in collaborazione con il dipartimento regionale dello Sviluppo rurale, con le Città metropolitane, i Liberi consorzi comunali e altri enti gestori. In calendario anche la partecipazione a diversi appuntamenti fieristici di settore, eventi nelle scuole e altre iniziative sia a livello regionale sia nazionale.

M.T.




17 marzo 2024

LE PAROLE DELL'ASSESSORE REGIONALE PAGANA E DEL SINDACO DI CEFALÙ SULL'EMERGENZA INCENDI. VIDEO TELE MISTRETTA




PREVENZIONE INCENDI E SALVAGUARDIA DEL CREATO, INCONTRO A CEFALÙ ORGANIZZATO DALLA CESI. VIDEO TELE MISTRETTA




SIFUS CONFALI: TOUR PRO SCIOPERO OPERAI FORESTALI DEL 3 APRILE 2024 PRESSO L’ASSESSORATO AGRICOLTURA A PALERMO


Ricevo e pubblico
dalla Segreteria Regionale 
Sifus Confali 

GIORNO 20 MARZO SAREMO A CACCAMO in via Giovanni Chiaramonte 1 per spiegare meglio le ragioni della manifestazione. 

Interverrà Giuseppe Fiore segretario generale Sifus Confali Palermo.  

SIFUS CONFALI SICILIA


GIUSEPPE FIORE, SIFUS CONFALI: INCENDI? MI SEMBRA CHE ANCORA NON SI SIA CENTRATO IL PROBLEMA!


Ricevo e pubblico
dal Segretario Reg.le Sifus Confali
Giuseppe Fiore

INCENDI? Mi sembra che ancora non si sia centrato il problema!  Per mitigare il rischio di incendi boschivi, si deve intervenire con LA PREVENZIONE, che tecnicamente significa immettere nei cantieri  tutti i lavoratori forestali da Gennaio a Dicembre, per intervenire con la pulizia del sottobosco (spalcature, diradamenti ecc) per poi terminare con la ripulitura dei viali parafuoco. Dopodiché procedere con i presidi, ronde e operai antincendio per proteggere quello che rimane del patrimonio boschivo.  La Regione si deve attrezzare di tutti gli strumenti: uomini e mezzi efficienti per combattere questa guerra contro l’ambiente, il territorio e la collettività.   Per queste ragioni si deve procedere con una Riforma sul modello del DDL 664 per dare le giuste risposte all’ambiente e ai lavoratori forestali precari da una vita!  
G. Fiore SIFUS CONFALI



SIFUS CONFALI: MA A QUESTI SCIENZIATI, QUALCUNO LI HA AVVISATI CHE GIÀ A MARZO, IN SICILIA, CI SONO INCENDI CHE LAMBISCONO LE ABITAZIONI?


Ricevo e pubblico
Segretario Gen.le Reg.le Sifus Confali
Ernesto Abate

Ma a questi scienziati, qualcuno li ha avvisati che già a marzo, in Sicilia, ci sono incendi che lambiscono le abitazioni?

Li hanno pure avvisati che al territorio non importa se ad appiccare il fuoco siano piromani ed incendiari oppure trattasi di fuoco naturale non stimolato dall'uomo?

Gli hanno spiegato che far partire la campagna antincendio dal 15 maggio e fino al 31 ottobre potrebbe non bastare, considerato che quest'anno non c'è acqua da poter attingere dai laghetti ed invasi artificiali poiché a secco per scarsa piovosità e mediocre attività di regimazione delle acque?

A questi signori, gli hanno spiegato che l'unica acqua prelevabile di sicuro è quella del mare?

Quindi salmastra?

Quindi dannosa per la natura e per gli effetti postumi che non favoriscono di certo il ciclo biologico delle piante?

Gli hanno pure spiegato che gli unici mezzi di soccorso saranno i canadair a prezzi scioccanti, poiché un'ora di volo costa approssimativamente 6000 € per le tasche dei cittadini, visto che tale costo andrà a carico delle casse regionali?

Li hanno informati bene a lor signori sulla schiuma rossa contenuta nei serbatoi dei canadair che serve a ritardare la naturale ricrescita della vegetazione una volta finito l'effetto coltre sui terreni cosparsi di cenere? 

Gli hanno provato a spiegare che la continua, costante e programmatica manutenzione e il riefficientamento delle infrastrutture sono alla base della sicurezza e della tutela del territorio e dei suoi abitanti?

Noi del Sifus abbiamo provato a spiegarlo all'assessore Pagana lo scorso 26 febbraio e le abbiamo chiesto di farsene portavoce con il suo omologo per l'agricoltura, lo sviluppo rurale e della pesca mediterranea e sembrava essersene convinta per senso di responsabilità!

Oggi proviamo a imboccargli queste nozioni all'omologo, attraverso un semplice esempio della vita quotidiana di un automobilista, un dato che accomuna tutti o quasi:

Se abbiamo una vettura la laviamo, la curiamo, la sottoponiamo ad un controllo periodico a prescindere dai mesi dell'anno, poiché ci sono lavori scandagliati e ben programmati, in funzione dei chilometri percorsi e degli anni trascorsi.
Non è che ci si sveglia la mattina del viaggio estivo, pensando di affrontare con la famiglia ed ancora dobbiamo fare controllare la pressione delle ruote e il liquido di raffreddamento del radiatore e poi magari il tagliando lo facciamo a Roma, visto che siamo di passaggio in questo itinerario di 3.159,1 km che ci impegna da Palermo - punto logistico della politica siciliana - all'estremo nord della Gran Bretagna a rinfrescarci le idee.
Perché se così fosse, difficilmente la macchina scelta per il viaggio - una onesta e datata Fiat 127 - riuscirà a portarci a destinazione e ancor meno a ritornare al punto di partenza!
Forse adesso il concetto è più chiaro‼️
Per un corretto approfondimento su ciò che è accaduto lo scorso 26 febbraio 2024 in assessorato al Territorio e dell'Ambiente, clicca qui ⤵️⤵️⤵️
Segr Gen Reg Ernesto Abate



INCENDIO IN ZONA FONTANA ROSSA AD ERICE


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S.O.S. Valderice 


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257° POST. CONSTATIAMO CON RAMMARICO CHE ANCHE IN QUESTA LEGISLATURA AL MOMENTO GLI IMPEGNI NON SONO RISPETTATI. L'ASSESSORE SAMMARTINO AVEVA DETTO DI PORTARE LA RIFORMA ALL'ARS IN ESTATE. AVEVA ANCHE PROMESSO AI SINDACATI IL VARO DEL DDL ENTRO GIUGNO. A QUESTO PUNTO CHIEDIAMO AI SINDACATI CHE È NECESSARIA UNA SVOLTA: È ARRIVATO IL MOMENTO DI AUTOCONVOCARSI!



Incontro Dicembre 2022

  • 23 Dicembre 2022 - Giornale di Sicilia. L'Assessore Sammartino: Il rinnovo del contratto è il primo atto di una diversa organizzazione del settore a cui stiamo lavorando, e che culminerà nella riforma che porterò all'Ars in estate




01 Marzo 2023






SI AVVICINA LA FUFFA, LO SPOT ELETTORALE O TUTTI E DUE? NOI L'ABBIAMO DETTO NEI PRIMI GIORNI DEL MESE DI GENNAIO, QUANDO ABBIAMO LETTO LA BOZZA DI RIFORMA PRESENTATA AI SINDACATI. OGGI CI SENTIAMO DI ESCLUDERE PURTROPPO LA PAROLA "REALTÀ". SCOMMETTO UN CAFFÈ CON L'ASSESSORE SAMMARTINO


di Michele Mogavero
Si avvicina la fuffa. Non c’è bisogno di parole quando a parlare sono i fatti e i fatti sono spietati.
Abbiamo appreso personalmente che la riforma sta per essere esitata dalla Giunta con il beneplacito dei Sindacati, l'Assessore Sammartino mi ha detto che è stata anche migliorata. Ok, va bene tutto, ma se viene FORSE, anzi togliamo il FORSE, approvata entro l'anno è solo una fuffa e un contentino elettorale in vista delle elezioni Europee.
Mi dispiace, ma il Blog è coerente su tutto fino alla morte. Il tempo in effetti non è ancora scaduto e ci sarebbero tutte le condizini per far approvare la riforma (migliorata?) entro il 9 giugno. Ma purtroppo non sarà probabilmente così, questo hanno criptato le nostre orecchie. Ma addirittura sarebbe in discussione anche l'approvazione entro l'anno.

E se viene rimandata alla scadenza della legislatura in prospettiva delle prossime elezioni regionali?
Ebbene, anche questo forse hanno criptato le nostre orecchie, anche se c'era un pò di confusione. Ma a prescindere dalla confusione, il Blog pensa che finirà proprio così e su questo vorrei scommettere un caffè con l'Assessore Sammartino.

In ogni argomento si può sempre cambiare idea, ma sulla possibilità di rimandare l'approvazione della riforma all'Ars a non si sa quando (ci potrebbe essere lo spettro addirittura entro la legislatura) questo è inaccettabile. Mi dispiace tantissimo che le OO.SS. fanno filare tutto liscio.

27 giornate per tutti quest'anno? 
Ma quando mai, per i 151isti di sicuro non sono previste 27 giornate, solo qualcosina. Si cercano smentite! Venghino signori, venghino.

Le 27 giornate per tutti e quindi anche per i 151isti, saranno nella riforma?
Si!

Ma quando viene approvata dall'Ars?
Spallucce, che significa non sappiamo.

Quì non c'era confusione e la domanda è stata ripetuta più volte, da questo abbiamo capito che la riforma sarà sì, approvata nelle prossime settimane dalla Giunta, ma dall'Ars non è dato sapere.
Si cercano smentite! Venghino signori, venghino.

Noi comunque vorremmo essere smentiti, solo così possiamo essere i più felici del mondo. Per favore, smentiteci su tutto ciò che abbiamo criptato (?). 
Per favore, per favore, per favore...

Ma siamo certi che le smentite non arriveranno, il tempo sarà galantuomo come sempre. E noi saremo sempre quì a raccontare le solite cose, le solite promesse, ecc. ecc. ecc.



Complimenti sempre all'autore per questa immagine


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"DALL'EMERGENZA ALLA PREVENZIONE", PER FERMARE GLI INCENDI. A CEFALÙ, LA PASTORALE SOCIALE E PER LA SALVAGUARDIA DEL CREATO, L'OSSERVATORIO GIURIDICO IL LABORATORIO SOCIO ECONOMICO CON LE ISTITUZIONI CIVILI


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Cesi

Custodire il creato è generare nuova economia, ridare dignità al mondo, rispettare l'uomo e la sua casa. È cura, salvaguardia, bellezza, lavoro, vita.
"Dall'emergenza alla prevenzione ", per fermare gli incendi.
A Cefalù, la Pastorale sociale e per la Salvaguardia del creato, l'osservatorio giuridico il Laboratorio socio economico con le istituzioni civili.






ANTICIPATA AL QUINDICI MAGGIO LA CAMPAGNA ANTINCENDIO. UOMINI E MEZZI IMPEGNATI IN UN PERIODO PIÙ AMPIO PER COMBATTERE MEGLIO I ROGHI. IL SERVIZIO DELLA TGR SICILIA


Dal sito www.rainews.it

16 Marzo 2024 - Giuseppe Marino
Anticipata al quindici maggio la campagna antincendio. Uomini e mezzi impegnati in un periodo più ampio per combattere meglio i roghi




ELICOTTERI, DRONI E UNA CONTROL ROOM CONTRO CHI BRUCIA LA SICILIA. I PRIMI ROGHI E IL CAMBIO CLIMATICO HANNO INDOTTO LA REGIONE AD ANTICIPARE LA CAMPAGNA ANTINCENDIO. VERRANNO NOLEGGIATI DIECI VELIVOLI E A BREVE DOVREBBE CONCLUDERSI ANCHE LA GARA PER I MEZZI PESANTI


Dal sito gds.it

I primi roghi e il cambio climatico hanno indotto la Regione ad anticipare la campagna antincendio. Verranno noleggiati dieci velivoli e a breve dovrebbe concludersi anche la gara per i mezzi pesanti

17 MARZO 2024
Mentre venti e temperature tornano ad alzarsi, le cronache dell’anno scorso (e pure quelle più recenti) scottano ancora, nella memoria di chi le ha vissute da vicino ma anche nell’agenda politica della Regione, tanto da accelerare sulla campagna antincendio, che per il 2024, con una decisione senza precedenti, in Sicilia partirà tra meno di due mesi concludendosi il 31 ottobre.
Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Elena Pagana, che estende a cinque mesi e mezzo la fase in cui tenere «accesa» la macchina di contrasto ai roghi boschivi, anticipandone l’avvio, per la prima volta, a maggio (giorno 15). In quest’ottica, la Regione ha aggiudicato la gara per il noleggio di dieci elicotteri leggeri e a breve dovrebbe concludersi anche quella per i mezzi pesanti, ossia due aeromobili con capienza da cinquemila litri d’acqua.

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Nel frattempo, va avanti anche il progetto di una «control room» regionale unica per le emergenze, che metta insieme Protezione civile e Corpo forestale, «anche con l’utilizzo di sistemi all’avanguardia per il monitoraggio del territorio nella logica della prevenzione», conclude Schifani. Già l’anno scorso, fa notare l’assessore Pagana, «abbiamo avviato la campagna i primi giorni di giugno, in anticipo rispetto alle altre regioni. Quest’anno abbiamo programmato di partire ancora prima», perché «con i cambiamenti climatici, sempre più evidenti, il concetto di stagionalità è largamente superato ed è necessario che la complessa macchina dell’antincendio sia pronta il prima possibile».

Un servizio completo di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

Fonte: gds.it




FOCUS SUGLI INCENDI, PRIMA PARTE


Dal sito www.youtube.com

15 Marzo 2024
Praticamente sta bruciando tutto. E se continua così in Sicilia, quanto prima, resteranno davvero pochi “ciuffetti” di verde con una copertura boschiva a macchie di leopardo, sempre più diradata e sporadica. Con i pochi boschi rimasti che rischiano di scomparire del tutto. Definitivamente.

I dati sul trend degli incendi nell'isola sono a dir poco allarmanti. Decisamente da codice rosso, lasciando intravedere, tra una devastazione e l'altra, il rischio desertificazione, con montagne rese brulle dalla mancanza di vegetazione, con tutto ciò che ne deriva per ciò che riguarda gli aspetti del dissesto idrogeologico e per il conseguente pericolo di frane e smottamenti. In assenza di alberi viene infatti meno l'ancoraggio assicurato dalle radici delle piante che trattengono il terreno. Per non parlar degli enormi danni ambientali, con interi habitat e tutta la biodiversità incenerita dai roghi. Il patrimonio naturalistico, incendio dopo incendio, si va assottigliando sempre più.

I dati sugli incendi fotografano una situazione drammatica con una serie storica impressionate: dal 1978 al 2020 in Sicilia la superficie totale percorsa da fuoco in questi 42 anni è stata di 626.872 ettari, volendo fare paragone un'estensione più grande delle province di Trapani ed Agrigento messe assieme, registrando una tendenza in costante aumento degli incendi boschivi, che nel decennio 2010-2020 sono stati 10.166, divorando una superficie di 237.108 ettari, di cui 56.443 ettari di boschi.

Un'escalation che è andata aumentando nell'ultimo triennio. Nel 2023 il sistema Copernicus Emergency EFFIS ha rilevato 233 grandi incendi boschivi per una superficie totale di 15.348 ettari. Un autentico bollettino di guerra con la natura ferita a morte dove le fiamme hanno lasciato distruzione e desolazione, praticamente in tutte le province siciliane, nessuna esclusa.

Nel Trapanese lo scorso anno, in base ai dati del Sif, il Sistema informativo forestale, sono andati a fuoco 2.995 ettari di superficie forestale, di cui 1234 ettari di boschi, praticamente il doppio rispetto al 2022, quando invece il totale della superficie percorsa era stato 30449 ettari, di cui 668 boscati. Comunque sempre di più rispetto al 2021, anno che in provincia di Trapani ha registrato 65 incendi che hanno ridotto in cenere 2.613 ettari. Anche in questo caso il bilancio dei boschi divorati dalle fiamme è piuttosto alto, 391 ettari. Ma, volendo fare un po' di statistiche, un terzo rispetto al 2023.

Gli incendi boschivi stanno dunque continuando ad aumentare, facendo sempre più danni e mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini, ma anche di chi è impegnato nelle operazioni di spegnimento. Lo scorso anno, non va dimenticato, ci sono state diverse vittime e ad ogni rogo tante persone rischiano la vita, a partire da chi è chiamato a domare incendi sempre più vasti che vedono vigili del fuoco, forestali e volontari di Protezione civile impegnati nelle difficili e impegnative operazioni di spegnimento, provando per quando possibile a salvare il salvabile. Purtroppo sempre meno a scorrere l'elenco delle montagne che puntualmente, spesso ad ogni soffiare di scirocco, si ritrovano avvolte dalle fiamme.
Mario Torrente




LA CATASTROFE DEGLI INCENDI IN SICILIA, IL MODELLO DI ERICE PER LA PREVENZIONE. STUDIO DEL FENOMENO, PREVENZIONE CORRETTE POLITICHE DI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO E DI GESTIONE FORESTALE CON UNA VISIONE GLOBALE. ECCO COME AGIRE


Dal sito trapani.gds.it

16 MARZO 2024
Studio del fenomeno, prevenzione corrette politiche di pianificazione del territorio e di gestione forestale con una visione globale. Ecco come agire

L'ultimo disastroso incendio, una settimana fa a Castellammare del Golfo, ha ridotto in fumo il 30% degli alberi sul Monte Inici. L'ennesimo scempio che va ad aggravare il bilancio dei danni in Sicilia. Solo nell'estate 2023, gli incendi hanno divorato più di 51 mila ettari, per lo più campi coltivati. Una superfice più che doppia rispetto a tutte le altre regioni italiane messe insieme, che complessivamente hanno sacrificato alle fiamme poco più di 23 mila ettari. Per questo sono auspicabili provvedimenti radicali e si rende necessario che si applichino le norme esistenti e si lavori a nuovi strumenti per combattere il fenomeno.  Un importante contributo è arrivato da Erice, dove nelle ultime stagioni il sistema di prevenzione e tutela ha funzionato, e dove si è tenuto ieri (venerdì 15/03/2024)  nell’aula Dirac dell’istituto Blackett - San Domenico Fondazione Ettore Majorana un importante convegno, organizzato dal Comune di Erice, dal titolo «Incendi boschivi. Perché».

Un'intera giornata, organizzata dal Comune di Erice in collaborazione col Rotary Club Trapani-Erice, dedicata agli incendi boschivi durante la quale, grazie ai contributi di relatori di eccezione, esperti del mondo scientifico e delle autorità, è stato possibile sviscerare tutti gli aspetti legati al tema. Nove ore di riflessione, intervallati da un piacevole momento di ristoro reso possibile grazie alla collaborazione con l'istituto d'istruzione superiore Ignazio e Vincenzo Florio di Erice, i cui studenti hanno preparato un ottimo pranzo per gli ospiti.

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Gli aspetti psicologici, psichiatrici ed emotivi che inducono il piromane ad appiccare il fuoco, sono stati approfonditi grazie agli interventi della dottoressa Francesca Bartoccini, psicoterapeuta sistemico relazionale e psicologa dell'emergenza, nonché presidente di MaydayItalita (“L'atto incendiario: L'identikit del piromane”) e di Luigi De Luca, direttore del centro di formazione Catania del Cnvvff (“Simbologia e fascino del fuoco: aspetti psicosociali dell'atto incendiario). Gli aspetti giuridici sono stati snocciolati da Antonella Trainito, sostituto procuratore presso la Procura di Trapani (“Il nuovo assetto del reato di incendio boschivo”), dal commissario superiore del corpo forestale Sicilia, Luca Ferlito, e dal tenente colonnello dei carabinieri forestali, Andrea Li Volsi.

Grande spazio è stato dato anche agli aspetti naturalistici: se ne sono occupati Donato Salvatore La Mela Veca, professore associato in selvicoltura e pianificazione forestale dell'Università degli Studi di Palermo, e Gianluigi Pirrera, vice presidente AIPIN - Associazione Italiana per l'ingegneria naturalistica, socio esperto docente in materia di ingegneria naturalistica, (“Multifunzionalità delle foto trappole per usi di Protezione Civile e prevenzione”). La globalità del fenomeno è stata evidenziata da Fabrizio Zichichi, membro del Cda Fondazione Ettore Majorana e centro di cultura scientifica ets (“Incendi, un'emergenza planetaria”). Molto apprezzati i contributi di Antonio Parrinello, dirigente del Servizio regionale 16 di Protezione civile della provincia di Trapani, e dei volontari di Protezione civile Marco e Antonino Stefano che hanno raccontato la propria esperienza di volontariato e di denuncia di un atto incendiario tramite l'installazione di una fototrappola.

Hanno portato i saluti istituzionali Luciano Zanta Platamone, vicecapo di gabinetto della prefettura di Trapani, il sindaco di Erice Daniela Toscano Pecorella, l'assessore con delega alla Protezione civile Paolo Genco, il vice comandante dei vigili del fuoco di Trapani,  Vito Pipitone, il dirigente del Corpo Forestale di Trapani, Francesco Trapani, il giornalista e segretario provinciale Assostampa, Vito Orlando che ha fornito il punto di vista legato al mondo dell'informazione, il comandante della polizia locale Giacomo Ippolito, e l'ispettore Vincenzo Varvara. Sono intervenuti anche i deputati regionali Cristina Ciminnisi e Dario Safina, ed il sindaco di Custonaci, Fabrizio Fonte, che è anche un giornalista.

Durante il convegno è stato proiettato un contributo video fornito dal ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, mentre le conclusioni sono state affidate all'assessore regionale al territorio e ambiente, Elena Pagana. Contributi anch'essi molto apprezzati. Hanno assistito al convegno rappresentanti delle autorità, delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, del mondo del volontariato, nonché cittadini.

Nell'ambito della giornata è stato inoltre presentato il progetto "Cuore e fiamme" del Rotary Club Trapani-Erice che ha proceduto alla consegna di un modulo antincendio, di un defibrillatore e di alcuni presidi di primo soccorso, all'associazione di protezione civile Humanitas ODV. La consegna è stata effettuata dal Governatore del Distretto 2110, Goffredo Vaccaro, e dal presidente del Rotary Club Trapani-Erice, Vito Agosta.

Da segnalare che, in apertura di manifestazione, è stato proiettato un emozionante video, realizzato dal giornalista Mario Torrente col montaggio di Fabrizio Calamia e la voce di Nicola Rach (team dell'emittente televisiva Telesud Trapani).

«Credo che questa importante giornata di riflessione sia stata produttiva e utile - commenta il sindaco, Daniela Toscano Pecorella -. Durante queste nove ore si sono avvicendati sul palco esperti in materia ed autorità che hanno portato le proprie testimonianze e degli spunti che senza alcun dubbio saranno presi in considerazione e recepiti sia dal Governo nazionale che da quello regionale. Ringrazio il ministro Musumeci per il contributo che ha fornito e l'assessore Elena Pagana per aver compreso l'importanza del convegno e per aver partecipato con un intervento appassionato ed intelligente. Grazie a tutti i relatori per la disponibilità e per la pazienza. Grazie al Rotary Club Trapani-Erice per il bel gesto nei confronti dell'associazione Humanitas ODV e per la collaborazione. Grazie, infine, al personale comunale per aver organizzato l'evento e, in particolare,  Giuseppe Tilotta per aver fortemente voluto questa giornata e per aver curato ogni dettaglio con passione e determinazione».

«A nome del Governo nazionale, manifesto apprezzamento per l'iniziativa, e per lo spessore e la qualità dei relatori di quello che è un importante momento di confronto e di dibattito - ha detto nel suo intervento il ministro Musimeci . . Su questo tema abbiamo bisogno di riflettere e confrontarci, di individuare strategie, soluzioni che possano consentire anche alla nostra Sicilia di sottrarsi, o quantomeno mitigare, le nefaste conseguenze di un fenomeno che, ormai, non conosce più confini.

Da parte mia, massima disponibilità ed attenzione ai temi del convegno, e soprattutto alle proposte che emergeranno dal dibattito. Sarò ben felice di ricevere, attraverso gli organizzatori, eventuali suggerimenti, anche in termini di modifica o revisione normativa, da portare all'esame del Dipartimento della Protezione Civile e del Governo. Sono certo che da questa giornata di confronto emergeranno ulteriori stimoli e contributi. Grazie al Comune di Erice e al Rotary Trapani-Erice».

«La parola d'ordine è dev'essere strategia, in ordine all'adattamento ai cambiamenti climatici, alla collaborazione tra istituzioni e tra dipartimenti della Regione Siciliana - ha detto l'assessore Pagana -. Sono tuttavia certa di una cosa e, in questo senso, faccio mia una frase del commissario superiore del Corpo Forestale Sicilia, Luca Ferlito: esiste una legalità organizzata. Per ogni piromane ci sono 100 persone perbene che contrastano gli incendi. La partecipazione è fondamentale ed un ruolo principale ce l'hanno i cittadini. La campagna antincendio va fatta tutto l'anno e deve coinvolgere tutti. Io immagino i siciliani che, affezionati al proprio territorio, di cui divengono custodi. Torno a casa più ricca dopo una bella giornata di studio e di confronto, certa che da questo convegno verranno fuori soluzioni positive».

Nella foto il sindaco di Erice, Daniela Toscano




16 marzo 2024

CAMPAGNA ANTINCENDIO IN SICILIA ANTICIPATA AL 15 MAGGIO


Dal sito gds.it

Il presidente Schifani e l'assessore Pagana: «È un ulteriore tassello di una programmazione che ci possa consentire di avere uomini e mezzi disponibili in un periodo più ampio» 

16 Marzo 2024
La decisione di iniziare il 15 maggio è stata presa anche in considerazione degli eventi incendiari di straordinaria violenza che si sono verificati nel 2023 e dell’andamento climatico che vede la Sicilia alle prese con una gravissima condizione di siccità.  «L’anno scorso - sottolinea l’assessore Pagana - abbiamo avviato la campagna antincendio i primi giorni di giugno, in anticipo rispetto alle altre regioni. Quest’anno, insieme con il presidente Schifani, abbiamo programmato di partire ancora prima. Con i cambiamenti climatici in atto, sempre più evidenti, il concetto di stagionalità è largamente superato ed è necessario che la complessa macchina dell’antincendio boschivo regionale sia pronta il prima possibile».

Fonte: gds.it


SE VUOI LA VERITÀ LA DEVI CERCARE! TUTTI SANNO MA NESSUNO NE PARLA. CI SARANNO SORPRESE, PIÙ BRUTTE CHE BELLE. HO DETTO ALL'ASSESSORE CHE SI È GIÀ IN CAMPAGNA ELETTORALE, MA LUI NON ERA D'ACCORDO. É STATO COMUNQUE POSITIVO ASCOLTARE I DIVERSI PUNTI DI VISTA, CHE PROBABILMENTE APPROFONDIREMO


Post muto

Se vuoi la verità la devi cercare!
Tutti sanno ma nessuno ne parla.
Ci saranno sorprese, più brutte che belle. Ho detto all'Assessore che si è già in campagna elettorale, ma lui non era d'accordo. É stato comunque positivo ascoltare i diversi punti di vista, che probabilmente approfondiremo.