11 gennaio 2015

LA PROTESTA DEL SINDACATO FORESTALI. CONTESTATA L'ANNUNCIATA RIFORMA NEL COMPARTO AGRO-FORESTALE «UN RISPARMIO SULLA PELLE DEI FORESTALI»


La protesta del sindacato forestali. Contestata l'annunciata riforma nel comparto agro-forestale


«Un risparmio sulla pelle dei forestali»



«Ormai siamo abituati solo a sentire la parola "riforma", che però una volta messa in pratica peggiora sicuramente le condizioni economiche dei lavoratori, in questo caso a essere colpiti sono i forestali, perché le riforme dei nostri tempi sono sempre tendenti al risparmio». A parlare è il segretario generale del Sifus (Sindacato italiano forestali uniti per la stabilizzazione), Maurizio Grosso, il quale a nome e nell'interesse dei braccianti respinge in toto i contenuti della ventilata ipotesi di tagli e riordino nel comparto agro-forestale. Gli aspetti innovativi cui fanno riferimento le notizie di stampa si inquadrano nel: blocco del turnover; nel transito del 20% degli addetti antincendio alla manutenzione; nessun obbligo per il rispetto delle garanzie occupazionali per tutti i contingenti; nel la decurtazione del 30% della forza lavoro, affidandosi ad imprecisati prepensionamenti.
«Se queste indiscrezioni della stampa dovessero, sciaguratamente, corrispondere a verità, significherebbe che il Governo Crocetta, con la nobile scusa di risparmiare - ha detto Grosso - in realtà mira al definitivo smantellamento del comparto forestale e pertanto, a quello del patrimonio boschivo siciliano che nel 2014 ha subito un incremento di incendi rispetto al 2013, di oltre il 600%. A questo orientamento diciamo no. Il risparmio, come al solito lo si chiede, ai più deboli, a chi non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, a coloro che, come gli operai forestali, guadagnano un misero salario l'anno. Le ipotesi di riforma annunciate non coincidono con la razionalizzazione: si vuole solo tagliare anziché fare una vera riforma rivolta al futuro. Su questo fronte esiste una strada alternativa rappresentata dal ddl. 104/2013, ovvero disegno di legge organico sulla stabilizzazione e riordino complessivo della materia forestale, attualmente fermo in commissione territorio e ambiente».
«Tramite detto Ddl, è possibile - insiste il rappresentante provinciale del Sifus, Michele La Porta - riformare il settore dentro un quadro di sviluppo sostenibile, di pubblica utilità e messa in sicurezza del territorio, abbattendo notevolmente le spese di bilancio annuale».
«La riforma approntata, invece, dall'assessorato all'Agricoltura di concerto con quello al Bilancio - hanno continuato i due sindacalisti - va in tutt'altra direzione. Prima di organizzare eclatanti azioni di lotta finalizzate a bloccare un piano mortale per il comparto, il Sifus ha richiesto un incontro con l'assessore all'Agricoltura, on. Caleca e con il presidente della Regione, Crocetta. In assenza di risposte ci autoconvocheremo mercoledì prossimo, 14 gennaio, all'assessorato regionale all'Agricoltura, per evidenziare il malumore della categoria Palermo, in vista di un ormai probabile stato di agitazione».
CARMELO LOIBISO


10 Gennaio 2015





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