23 ottobre 2015

TUTTO QUELLO CHE STA AVVENENDO QUEST’ANNO NEL SETTORE FORESTALE, SIA ALL’ANTINCENDIO CHE ALL’AZIENDA, C’È UN SOLO MODO PER DEFINIRLO "LA GRANDE VERGOGNA"


Ricevo e volentieri
pubblico dalla Uila Catania
Andrea Cavallaro


LA GRANDE VERGOGNA





Cari iscritti/e e cari lavoratori/trici 
Tutto quello che sta avvenendo quest’anno nel settore forestale, sia all’antincendio che all’azienda, c’è un solo modo per definirlo “la grande vergogna”.
Gli avvenimenti accaduti assomigliano ad un film giallo con continui colpi di scena, dove però si conosce fin da subito il colpevole: il Governo Regionale incapace, distratto ed inaffidabile.
Fin dall’inizio le attività di manutenzione e prevenzione incendi sono iniziate con notevole ritardo, con somme stanziate esigue ed a singhiozzo, per un disegno distruttivo di impegnare sempre meno risorse limitando così la qualità e la quantità del lavoro:
-    il servizio antincendio, ritornato miracolosamente autonomo, è stato decurtato del 20% delle risorse con una serie di manovre politiche controverse e pasticciate per far uscire e poi rientrare con ritardo una parte dei lavoratori con il risultato disastroso che sia i 151isti che i 101isti non si sa dove e come possano completare le giornate.
-    Stessa sorte è toccata all’Azienda che ha avuto uno stanziamento regionale talmente insufficiente che è bastato solo per alcuni mesi, con un’attività lavorativa cominciata in ritardo e proseguita a singhiozzo fino alla “farsa” attuale di prolungamento per 3-4 giorni ed infine per 1 giorno!
Se a tutto questo aggiungiamo i notevoli ritardi sui pagamenti, le continue sospensioni dal lavoro, il taglio sul rimborso chilometrico, l’insufficienza dei mezzi e delle attrezzature messi a disposizione, emerge un quadro desolante e deplorevole.
FAI –FLAI e UILA in questi mesi hanno inseguito un governo sempre più latitante con decine di riunioni, sit in , manifestazioni e scioperi nel tentativo quasi disperato di non far bloccare le attività lavorative.
Il Governo ha perseguito, di contro, il disegno subdolo di prendere impegni senza mantenerli e mettendo a disposizione risorse ridicole affermando che le stesse sarebbero arrivate dal Fondo Nazionale Sviluppo e Coesione, che dovevano essere sbloccate con la famosa delibera CIPE, già nel mese di settembre.
In effetti anche in questo caso il Governo ha mentito, in quanto le somme solo state reperite solo da pochi giorni modificando lo stanziamento di circa un miliardo di euro che era solo per investimenti ed infrastrutture, impegnandone € 88.000.000,00 per i lavori forestali suscitando, tra l’altro, la protesta ed i ricorsi di altre categorie nazionali che vedono questa scelta come uno “scippo” alle politiche di sviluppo.
Il risultato di tutte queste infinite menzogne è che non c’è più certezza sul futuro della tutela idrogeologica e sulle immediate attività lavorative, e non è assolutamente escluso se non si arrivano a completare le giornate di legge.
La UILA da troppo tempo ha affermato che era necessaria una radicale riforma del settore per individuare nuove risorse e nuove competenze e che, continuando su un percorso vecchio e sperimentato, saremmo giunti al capolinea.
Purtroppo in questo momento dobbiamo salvare la nave che affonda e questo significa che entro la prossima settimana il sindacato deve fare un’azione forte e dirompente usando ogni mezzo democratico per pretendere che tutti i forestali possano completare le giornate ed se possibile ognuno nelle rispettive competenze del Corpo e dell’Azienda Forestale.
Ma sia ben chiaro che in ogni caso i lavoratori forestali hanno perso ogni dignità e la programmazione, la progettazione e la qualità del lavoro sono ridotte ai minimi termini: tutto è un alternarsi di elemosine e mendicanti.
Vi chiediamo in questi momenti drammatici di non dividerci ma di stare uniti per lottare con ogni mezzo e salvare ancora quello che è possibile della nostra dignità e del nostro lavoro, con una sola parola d’ordine:

SCIOPERO GENERALE AD OLTRANZA









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