15 aprile 2015

L'IMPIEGO ATTIVO DEI FORESTALI NELLA PREVENZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO COSTEREBBE ALLE CASSE PUBBLICHE MENO DI QUANTO COSTA POI FAR FRONTE AI DISASTRI CHE IL DISSESTO GENERA


Cgil e Cisl dopo il crollo del viadotto Himera 

Un commissario straordinario con ampi poteri di progettazione e realizzazione degli interventi stradali e autostradali che controlli anche l'Anas.


 Emanuele Gallo e Ignazio Giudice

L'impiego attivo dei forestali sul fronte della prevenzione e del dissesto idrogeologico. Il ricorso alla "cooperazione assistita" Stato-Regione in tema di fondi dell'Unione Europea per infrastrutture di trasporto e collegamento. E una corsia preferenziale all'Ars per il varo della riforma degli enti di area vasta "perché tra le competenze di liberi consorzi e città metropolitane, rientra proprio la materia dei collegamenti stradali secondari".
Sono le proposte dei segretari di Cgil e Cisl Ignazio Giudice e Emanuele Gallo a seguito della frana e del cedimento di un pilone del viadotto Himera, nell'autostrada Palermo-Catania. "Un crollo che pesa come un'ipoteca sul presente e sul futuro dei cittadini di tante province della Sicilia compresa Caltanissetta - lamentano Giudice e Gallo - anche alla luce della situazione disastrata della viabilità nell'Isola e dell'arretratezza dei collegamenti ferroviari tra l'est e l'ovest della regione".
È la drammaticità della situazione, sostengono i due segretari che impone "l'intervento coordinato Stato-Regione e anche la nomina di un commissario straordinario quale garanzia di massima celerità degli interventi. Il neo-ministro Del Rio non perda tempo", esortano Cgil e Cisl. I disastri, infatti, vanno prevenuti con opere di messa in sicurezza, con il controllo reale dei lavori, dei collaudi da affidare a soggetti terzi e non a semplici dichiarazioni di agibilità delle stesse imprese che eseguono i lavori, così si alimenta il conflitto.
Tra l'altro, "l'impiego attivo dei forestali nella prevenzione del dissesto idrogeologico costerebbe alle casse pubbliche meno di quanto costa poi far fronte ai disastri che il dissesto genera". Giudice e Gallo concludono esortando i Sindaci dei Comuni della provincia di Caltanissetta ad avere un coraggioso scatto d"orgoglio per evitare che una provincia già povera e provata dalla crisi come quella di Caltanissetta, diventi una provincia disperata perché da oggi il trasporto delle merci aumenterà e tutto sarà piú complicato compresa la vita dei cittadini.


14 Aprile 2015




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