27 aprile 2015

IN OCCASIONE DELLA FESTIVITÀ DEL 25 APRILE, IN TANTI PER LA GITA FUORI PORTA HANNO SCELTO UNO DEI LUOGHI PIÙ INCANTEVOLI DEL PARCO DELL'ETNA, LA PINETA DI ADRANO. IN TANTI HANNO NOTATO CHE LA PINETA È SOTTO ATTACCO DELLA FAMIGERATA PROCESSIONARIA, IL NEMICO NUMERO UNO DEI PINI


Ieri, in occasione della festività del 25 Aprile, in tanti per la gita "fuori porta" hanno scelto uno dei luoghi più incantevoli del Parco dell'Etna, la Pineta di Adrano




Ieri, in occasione della festività del 25 Aprile, in tanti per la gita "fuori porta" hanno scelto uno dei luoghi più incantevoli del Parco dell'Etna, la Pineta di Adrano. Numerose, infatti, le autovetture parcheggiate nell'ampio spazio di Piano Fiera (1474 m.) che dà accesso al demanio forestale e quindi introduce i percorsi che conducono al rifugio della Galvarina, a Prato Fiorito e in altri percorsi naturali. Una passeggiata ideale per immergersi nella natura ed avvicinarsi all'Etna, percorrendo sentieri naturali delimitati da lunghe file di pini. E in tanti ieri hanno notato che anche la pineta di Adrano è sotto attacco della famigerata processionaria, il nemico numero uno dei pini.
L'insetto che si annida sull'albero e che mette soprattutto paura quando tutto il gruppo di lepidotteri si sposta in fila indiana, centinaia di bruchi della lunghezza di 4/5 centimetri che si incolonnano per decine di metri formando appunto una sorta di processionaria.
Temutissimi sono i loro peli urticanti che possono provocare gravi reazioni allergiche. «Solo a vedere i nidi sull'albero mi è venuto già prurito alla schiena - ha detto ieri una giovane catanese - non pensavo di trovarne così tanti e anche tra i rami più bassi».
E in effetti, ieri, è stato facile imbattersi in tanti nidi di processionaria alla pineta di Adrano, un fenomeno purtroppo diffuso in tutti i boschi etnei. Nidi già visibili negli alberi posti all'ingresso del demanio forestale, infatti, prima ancora di varcare il cancello di Piano Fiera che impedisce l'accesso alle autovetture, ci sono già alcuni pini infestati dal pericoloso lepidottero. Una volta immersi nel cuore della pineta adranita, purtroppo, lo scenario non cambia. Numerosi gli alberi che presentano in maniera visibile i nidi in questione anche in rami bassi. Non è facile la lotta contro la processionaria: abbandonata da tempo quella cosiddetta biologica con i lanci aerei di batteri sulle pinete, l'unico intervento oggi rimane quello più diretto, ovvero il taglio del ramo avvolto dalla processionaria e successiva distruzione del nido con il fuoco. Un intervento quindi non sempre possibile, soprattutto se il nido è situato su rami molto alti.
«Credo che sia opportuno segnalare la presenza di processionaria a chi intende visitare questi luoghi - afferma un ragazzo di Catania che ieri ha effettuato una escursione in bici alla pineta di Adrano assieme ad un gruppo di amici - la reazione allergica ai peli urticanti di questi insetti a volte può essere molto pericolosa. Nidi di processionaria, caduti dagli alberi e secchi, lungo i percorsi ne abbiano trovati a decine».
E' allarme processionaria, dunque, nei boschi alle pendici del vulcano. Un fenomeno che purtroppo non si riesce a contenere.
SALVO SIDOTI



26 Aprile 2015







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