20 settembre 2014

LA REGIONE A CACCIA DEI SOLDI PER GLI STIPENDI DEI 25 MILA FORESTALI. CON I SOLDI A DISPOSIZIONE, CHI DOVEVA FARE 151 GIORNATE NON ANDRÀ OLTRE LE 101, CHI DOVEVA FARNE 101 SI FERMERÀ A 51 E GLI ALTRI FARANNO AL MASSIMO UNA TRENTINA DI GIORNATE DI LAVORO


La Regione a caccia dei soldi per gli stipendi


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In bilico 27 mila salari. Casse vuote all’assessorato all’Agricoltura. Ultimatum di 7 giorni dei sindacati: poi sciopero generale



di GIACINTO PIPITONE
PALERMO. A più di tre mesi dalla fine dell’anno le casse dell’assessorato all’Agricoltura sono già vuote. Negli enti collegati non si pagano gli stipendi da tre mesi, i forestali rischiano di vedere interrotto in anticipo il loro impiego e i fornitori dell’amministrazione non vengono pagati per non sottrarre fondi alle buste paga. È scattata l’emergenza e i sindacati hanno assegnato un termine di 7 giorni al governo per dare certezze sul futuro di circa 27 mila operai stagionali e precari vari: poi scatterà lo sciopero generale.

Il problema principale riguarda i circa 25 mila forestali. Il loro budget doveva essere integrato da risorse europee ma - spiegano i sindacati - una parte di queste non può essere utilizzata per pagare stipendi essendo limitata agli investimenti. Risultato: mancano almeno una trentina di milioni, secondo un calcolo che è stato fatto in una riunione in commissione Bilancio all’Ars convocata da Nino Dina (Udc). A questo punto Fan Cisl, Flai Cgil e Uila hanno scritto al presidente della Regione: «Si rischia di compromettere diritti non solo salariali. È un’emergenza sociale senza precedenti».

Il problema è portare a compimento almeno il numero minimo di giornate previste annualmente: 78, 101 o 151 a seconda degli scaglioni in cui ogni forestale è inserito. «Ma con i soldi a disposizione - ha calcolato Gaetano Pensabene della Uil - chi doveva fare 151 giornate non andrà oltre le 101, chi doveva farne 101 si fermerà a 51 e gli altri faranno al massimo una trentina di giornate di lavoro». Per Cgil, Cisl e Uil tanto basta per annunciare «attivare, nostro malgrado, le iniziative di lotta più opportune, compreso lo sciopero generale complesso e difficile da governare».

20 Settembre 2014
http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/375332/







Il Governo litiga per le poltrone e i forestali ne piangono le conseguenze. Mai successo nella storia che un forestale nonostante la legge, rischia di dover tornare a casa anzitempo

C'è un detto, ma anche un colpevole: Chi comanda (a Roma e a Palermo) fa legge.










2 commenti:

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