01 giugno 2014

IL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA RIPERIMENTAZIONE DEL PARCO DELL'ETNA, CARLO CINCOTTI: PIENA SOLIDARIETA' AI LAVORATORI ANTINCENDIO CHE SARANNO IMPEGNATI SULL'ETNA, L'AUGURIO CHE NEI PROSSIMI MESI, L'INTERO SERVIZIO POSSA ESSERE REGOLARIZZATO E STABILIZZATO



«Sull'Etna manca la ricettività»






Mi riferisco ad una notizia riportata su "La Sicilia": «L'Ars approva il finanziamento per i lavoratori forestali», per esprimere ai lavoratori antincendio che saranno impegnati sull'Etna, la mia solidarietà e l'augurio che nei prossimi mesi, l'intero servizio possa essere regolarizzato e stabilizzato. E' indubbio infatti, l'opera meritoria di questi lavoratori che, specialmente negli ultimi anni, hanno preservato le aree boschive etnee che, altrimenti, sarebbero andate in fumo. Ma ciò che mi ha colpito veramente è stato un convegno organizzato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche - Facoltà di Filosofia - avente ad oggetto: "Etna: etica e ambiente", a cui hanno partecipato un gruppo di studenti della medesima facoltà allo scopo di promuoverne l'educazione ambientale. Premesso che non voglio polemizzare nè con l'autorevolezza dei relatori, nè con la buona fede degli stessi i quali hanno dato il meglio di sè per convincere gli astanti su un punto fondamentale e centrale: "L'Etna non deve essere fonte di economia ma fonte di riflessione e di meditazione" e senza voler entrare nel merito del concetto di natura, di bello, di etico, di estetico e quant'altro possa essere sciorinato dagli autorevoli professori di filosofia, io voglio solo far osservare che il godimento e la fruizione del bello o la fruizione della riflessione estetica o la meditazione trascendentale non possono necessariamente prescindere dagli agi di un ambiente consono ed accogliente che permetta l'uso dei più elementari strumenti di vivibilità come i servizi igienici, la cui mancanza ha necessariamente costretto gli studenti in visita nelle bellissime aree aree altomontane del vulcano a fare i propri bisogni sotto i lecci o le roverelle o tra le cuspidi della pietra lavica. La fruizione ed il godimento dei beni ambientali non può prescindere dagli agi offerti da strutture turistiche, alberghi, villaggi turistici, strutture ricettive, centri benessere e centri termali. Basta fare un giro per il mondo per vedere che in tutti i posti più belli sono sempre allocate bellissime strutture ricettive (vedi la spiaggia di Waikiki ad Honolulu dove si osservano i più bei tramonti del globo e dove c'è il più grande villaggio turistico - l'Hilton Hawaian Village - del mondo con ventimila posti letto e dove ogni ora arrivano migliaia di turisti da tutto il mondo e dove vi sono numerosi vulcani anche attivi; vedi Sharm, Rodi, Creta, Cortina, Madonna di Campiglio ecc. Mi auguro che un giorno non lontano la luce contemplativa possa illuminare le menti di politici, sindaci, assessori, presidenti di regione affinchè la nostra Etna diventi una chance per il futuro dei nostri giovani che ogni giorno abbandonano questa terra per l'inerzia, l'immobilismo e la cultura del parassitismo, per trovare un lavoro in terre straniere lontano dalle proprie famiglie, dagli amici e dagli affetti più cari. Mi auguro che un giorno possano arrivare turisti da tutto il mondo sull'Etna, non per il solito mordi e fuggi, ma per restarvi e godere delle bellezze naturalistiche della montagna, per sentire il battito roboante del vulcano che è stato, fin dall'antichità, croce e delizia di asceti, viaggiatori, scrittori, scienziati, poeti, filosofi e turisti e per poter gustare le delizie di questa terra meravigliosa, oggi umiliata, bistrattata e offesa da negligenza e malafede.
Carlo Cincotti 
Presidente del Comitato per la riperimetrazione del parco dell'Etna

 31 Maggio 2014






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