22 marzo 2013

CANCELLERI (M5S): PARLIAMO DI LAVORO CHE E' LA VERA PRIORITA'


Cancelleri detta la linea a Crocetta:
"Macché legge elettorale, ora l'Ars parli di lavoro"

 

Intervista a tutto campo al portavoce del Movimento 5 Stelle: "Se Crocetta vuole i nostri voti adesso dobbiamo fare leggi per creare occupazione sostenere le imprese. Noi organici alla maggioranza? Tutt'altro: se il centrodestra presenta buone proposte le appoggeremo". E a Caputo e Cracolici dice...





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Giancarlo Cancelleri, foto livesicilia.it


PALERMO – Dice che il suo movimento non farà parte della maggioranza “vita natural durante”. Ma Giancarlo Cancelleri, all'indomani della battaglia sulle Province, detta la linea a Rosario Crocetta: “Adesso – spiega il portavoce del Movimento 5 Stelle all'Ars - è il momento di usare i soldi che stiamo risparmiando. Serve un'iniezione di risorse ad appannaggio delle piccole imprese e delle attività artigianali per creare reddito e lavoro. Se Crocetta proporrà questo avrà i nostri voti all'Ars come fatto mercoledì”.


A proposito: tutti adesso rivendicano la paternità della riforma. Qualcuno l'avrà proposta per primo.
“Io posso fornirle tutte le dichiarazioni dei politici dalle elezioni Politiche fino a ieri. Sarebbe interessante analizzare l'evolversi degli schieramenti: prima 'Si vota ad aprile', poi 'Si vota a maggio', 'Si sposta di un anno', 'Si riducono i consiglieri'. Solo noi, sin dal principio, abbiamo detto che bisognava abolire le Province. Di chi è la paternità? Di qualcuno o di nessuno, è ovviamente il voto di diversi schieramenti politici, ma quelli che ci hanno creduto sempre siamo noi”.


Diversi schieramenti politici. Eppure qualcuno vi accusa di essere organici alla maggioranza, o almeno di comportarvi come se fosse così.
“Non siamo né la stampella, né il bastoncino, né la terza gamba come qualcuno ha detto. Siamo una forza di opposizione che vuole valutare nel merito ogni provvedimento. Se come l'abolizione dell Province ci stanno bene lo voteremo. Ieri abbiamo lavorato su una priorità importante. Ma non basta”.


Cosa serve?
“Si sta facendo un gran parlare di risparmi. Beh, è il momento di utilizzarli creando sviluppo. Continuare a parlare di riforma elettorale, doppio voto di genere o eliminazione del simbolo dalle schede è assurdo. Cioè, non mi fraintenda: il doppio voto di genere è condivisibile, ma non è una priorità in una Sicilia in cui ogni giorno ci sono manifestazioni della Formazione, della Gesip, dei Forestali, dei Forconi o di altro. Dovremo dare risposte a questa gente, anche perché siamo seduti su una polveriera: i miei colleghi che parlano di altre priorità stanno lì, sulla polveriera come noi, e giocano con l'accendino”.


Mi sembra di poter sintetizzare così: se Crocetta proporrà i provvedimenti che voi ritenete prioritari siete pronti a sostenere la maggioranza, ma escludete la possibilità di entrare ufficialmente nella coalizione di governo.
“Noi saremo vita natural durante equidistanti. Anche perché, capiamoci: fin qui, ad eccezione della legge approvata mercoledì e della riforma degli Ato, carne grossa all'Ars non ne è arrivata. Insomma: non abbiamo discusso disegni di legge di quelli che cambiano il volto della Sicilia. Se arriverà qualche buon disegno di legge presentato dal centrodestra voteremo con loro”.


A proposito dei disegni di legge del centrodestra: qualche giorno fa c'è stata una polemica con Salvino Caputo, che dopo un vostro comunicato in cui elencavate i vostri ddl ha fatto presente che lui da solo ne aveva presentati più di tutti voi.
“Ci mancherebbe, ma noi non abbiamo fatto quel comunicato per dire che siamo i più produttivi. Ci siamo limitati a dare conto della nostra attività: abbiamo fatto questo. D'altro canto sarebbe interessante capire cosa hanno fatto gli altri deputati quando era novizi. Con tutto il rispetto per il presidente Caputo, lui può tirare fuori dal cassetto le cose rimaste dalla passata legislatura. Noi non possiamo farlo”.


Chiaro. A proposito di rapporti con gli altri partiti: il sostegno del Movimento 5 Stelle a un governo nazionale, anche tecnico, è da escludere?
“Io lo apprendo dai portavoce di Roma...”.


Beh, avrà parlato con sua sorella Azzurra.
“Sì, ma lo apprendo anche dai giornali, dai blog, dai video che fanno sul web. Per ogni riunione c'è un video nel qual si racconta quello che accade. Non voteranno la fiducia a nessun governo formato dai partiti. Se si supera la fiducia, al Senato si comporteranno come facciamo noi qui all'Ars”.


Insomma, niente fiducia sempre e comunque. Il governo, per quello, deve cavarsela da solo.
“Ora non so bene quali saranno le dinamiche, se usciranno dall'Aula o voteranno no. Credo che non l'abbiano ancora deciso”.


A proposito di Azzurra: c'è stata una polemica sulla sua elezione a deputata nazionale. L'ha messa in imbarazzo, lo rifarebbe se potesse?
“No, non mi ha messo in imbarazzo e ovviamente se si riverificano le condizioni Azzurra rimane l'ultima a dovere scegliere. Se lo vuole rifare per me va bene. Noi abbiamo scelto i deputati attraverso le Parlamentarie: io ho potuto incidere solo con il mio voto. È stata una grande prova di democrazia e quindi non abbiamo neanche commentato la polemica: il nostro non è un movimento che sceglie le persone e le piazza lì dopo riunioni nelle segreterie di partito”.


A proposito di democrazia del web: oggi Riccardo Nuti ha espresso su Facebook il proprio disappunto perché non è stato permesso ai vostri militanti di decidere sui cosiddetti “senatori dissidenti” che hanno votato Pietro Grasso. È d'accordo con lui?
“Il movimento ha fatto della partecipazione la sua forza: discutiamo, ci confrontiamo e se non si è d'accordo poi si vota. Ci siamo imposti come regola di accettare la scelta del gruppo”.


Vale per l'elezione di Grasso, ma anche per la decisione di evitare una discussione sul web.
“Certo, vale anche per la decisione sui dissidenti. Hanno deciso che non era il caso di mandarli via. Io sono anche d'accordo: mi sembrava esagerato parlare di espulsioni”.


Va bene. Dopo la deviazione romana, torniamo in Sicilia. Oggi Venturino e Trizzino hanno incontrato il console americano per parlare del Muos.
“Beh, l'hanno incontrato in quanto vicepresidente dell'Ars e presidente della commissione Ambiente, non come esponenti del Movimento”.


Sì, ma come esponenti del Movimento cosa avreste voluto dirgli?
“Chiaramente l'America non vuole mollare. Tutto sommato hanno le carte in regola e hanno speso miliardi, però tornare indietro rispetto al provvedimento di un governo precedente è un nostro diritto. La popolazione è in agitazione: dobbiamo fermarci un attimo e capire. Fin quando non sapremo se fa male o no, i lavori devono rimanere fermi”.


In fondo anche questo è stato un punto d'incontro con Crocetta.
“Sì, il governo ha adottato buone soluzioni, ma dovrebbe essere più presente sul territorio. Spero che la manifestazione di giorno 30, alla quale parteciperemo da invitati, sia molto partecipata e che si svolga nel modo più pacifico possibile”.


A proposito di Crocetta: ha annunciato di aver tagliato il proprio stipendio del 30%.
“L'ho appreso dai giornali. Sarebbe molto bello sapere a quanto ammonta il taglio e a cosa si riferisce: lui riceve l'indennità di parlamentare e quella di presidente. Ha tagliato entrambe o solo una? E poi: cosa fa con il taglio? Immagino abbia lo stesso problema che abbiamo noi. Cosa fa, un bonifico?”.


Un'ultima cosa. Qualche giorno fa Antonello Cracolici ha detto a LiveSicilia: “Se dici a un politico 'guadagna 2.500 euro al mese' lo stai incitando a rubare. Un politico spende 40-50 mila euro in una campagna elettorale”.
“Si avvitano su risposte incredibili. Quaranta-cinquanta mila euro per una campagna elettorale? Tutto il Movimento 5 Stelle ha fatto due campagne elettorali, quella per le Regionali e quella per le Politiche, con 30 mila euro. E con quei soldi abbiamo raddoppiato i nostri voti. Spendano di meno e si taglino l'indennità”. 
22 Marzo 2013





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