18 luglio 2017

GLI INCENDI IN SICILIA E L’IRONIA PER COLPIRE I PIÙ DEBOLI DELLA CATENA


Ma quant’è bello ironizzare sui più deboli? Quant’è bello dare numeri mirabolanti sulla rete, tipo 300 milioni di euro spesi ogni anno per gli operai della Forestale, salvo a scoprire, poi, che i soldi sono stati in parte drasticamente ridotti e, in parte, iscritti nella Finanziaria regionale 2017 pur sapendo che non si materializzeranno mai. Ma tanto che importa? Non è che gli uomini di spettacolo sono tenuti a studiare il Bilancio della Regione siciliana: l’importante è divertirsi e divertire…

Gli incendi si sono ‘mangiati’ mezza Sicilia. Ci sono responsabilità dei Governi, nazionale e siciliano. Ma c’è chi preferisce darle in testa agli operai della Forestale, da sempre comodo capro espiatorio. Soprattutto in questo momento, perché gettandola addosso ai lavoratori si mettono al sicuro i potenti.

Così è tutto un fiorire di ironia. Dice Pif, l’uomo di spettacolo diventato ormai commentatore politico di fatti e cose della Sicilia:

“Gli incendi sono un Jobs Act in salsa siciliana”.

Aggiunge Stefania Petix, inviata di Striscia la notizia in Sicilia:

“La Sicilia paga 26 mila forestali ma ogni estate brucia. Io ad ogni incendio licenzierei 1000 forestali a caso. E vediamo che succede”.

Battuta che sembra aver divertito il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Riccardo Nuti (che in questo momento dovrebbe essere sospeso):

“Ahahahahha ma se nessuno vuole toccare gli operatori forestali con un provvedimento pensa facendolo a caso ahahah”.

Quello che colpisce in questa strana forma di ironia  – strana perché, di solito, l’ironia dovrebbe colpire i potenti, non i più deboli, in questo caso lavoratori da mille euro al mese chiamati a rischiare la vita per spegnere gli incendi nei boschi – è la certezza: i ‘colpevoli’ sono loro: e basta!

Per carità: le mele marce sono ovunque. E nessuno, a priori, può escludere qualcuno. Ma prima di ironizzare su persone – uomini e donne che lavorano: lavoratori – non sarebbe il caso di approfondire meglio come stanno le cose?

Poi ci sono quelli che, sulla rete, scrivono che i forestali della Sicilia costano 300 milioni di euro all’anno. Anche in questo caso, ecco un’altra manifestazione di olimpica certezza!

Insomma, gente molto informata, competente, attenta, osservatori che seguono da anni l’evoluzione – anzi, per essere precisi – l’involuzione del Bilancio della Regione siciliana.

Pensate un po’: 300 milioni di euro per i forestali nella legge di stabilità regionale 2017! E dove li hanno visti?

Noi ricordiamo che i soldi per gli operai della Forestale, quest’anno, ci sono e non ci sono.

Dovete sapere che, da quando il commissario-assessore, Alessandro Baccei è stato inviato in Sicilia dal PD di Renzi, in Sicilia la manovra economica e finanziaria si fa nel seguente modo:

nel Bilancio si mettono i soldi veri, cioè i soldi che ci sono veramente: quindi le spese per la sanità (non tutti, perché una parte la utilizzano per finalità che nulla hanno a che vedere con la sanità), le spese di funzionamento (leggere gli stipendi e i costi del Parlamento siciliano) e i fondi per le spese obbligatorie,
nella Finanziaria, invece, vanno i soldi che ci sono e non ci sono: ci sono capitoli coperti con una parte di soldi veri, capitoli coperti con i cosiddetti ‘accantonamenti negativi’ (soldi che lo Stato dovrebbe erogare entro l’anno) e capitoli ormai a vuoto (tecnicamente si definiscono ‘per memoria’…).
Per gli operai della Forestale non ci sono stati solo tagli pesanti, ma una parte dei fondi stanziati rientra tra i cosiddetti ‘accantonamenti negativi’: circa 162 milioni di euro che lo Stato non ha ancora versato. Un’altra parte ancora delle risorse destinate alla Forestale fa capo ai fondi PAC che, spesso, esistono solo sulla carta perché se ne impossessa il Governo nazionale.

In queste condizioni – e con questi ‘magheggi’ di bilancio – è praticamente impossibile capire quanto è stato stanziato per i forestali quest’anno.

La nostra sensazione è che i fondi siano molto esigui: non si spiegherebbe altrimenti tutto quello che è successo quest’anno: ritardi nell’avviamento al lavoro degli operai della Forestale e mezzi privi di manutenzione e via continuando.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, da parte sua, ha smentito ritardi nell’avviamento al lavoro degli operai della Forestale (qui l’articolo).

Ma in un video (che potete visionare qui) alcuni esponenti del Si.F.U.S., il Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione si dicono cose colto diversa da quelle affermate dall’assessore Cracolici. tale organizzazione sindacale ha anche presentato un esposto contro gli assessori Cracolici e Maurizio Croce (assessore regionale al Territorio e Ambiente).

In questo video si dice che il 151-isti (operai che dovrebbero lavorare 151 giorni all’anno), da gennaio ad oggi, hanno lavorato per un totale di 40 giorni, mentre i 101-isti (operai che lavorano 101 giorni all’anno) hanno preso servizio dopo il 15 giugno.

Sempre in questo video si spiega che c’è una legge regionale – la legge regionale n. 16 del 1996 ripresa dalla legge regionale n. 14 del 2006 – che prevede che i lavori di prevenzione del fuoco debbano iniziare ad aprile.

Altri 10 mila operai della Forestale – i 78-isti (operai che dovrebbero lavorare 78 giorni all’anno) non sono ancora stati avviati al lavoro.

Questa è la realtà: mentre sulla rete si favoleggia di 26 mila operai della Forestale (che invece sono meno di 20 mila) che costano 280 milioni di euro all’anno, si scopre che, per quest’anno, 10 mila di questi operai non sono ancora stati avviati al lavoro; che i 151-isti hanno lavorato, fino ad oggi, sì e no 40 giorni; che i 101-isti lavorano da meno di un mese.

E che lo stanziamento finanziario in parte è stato drasticamente ridotto e che quello che è iscritto nella Finanziaria esiste solo sulla carta!

Che dire? Che un tempo l’ironia colpiva i potenti. Mentre oggi – anche davanti a responsabilità oggettive dei potenti – l’ironia colpisce i più deboli, cioè gente che per mille euro al mese va a spegnere gli incedi rischiando la propria vita.

Sono gli effetti della politica affidata a uomini e donne di spettacolo e a politici improvvisati…
18 Luglio 2017

Fonte: timesicilia.it



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