13 gennaio 2017

FORESTALI: SUI CAPI SQUADRA IL TRIBUNALE DEL LAVORO DÀ RAGIONE AI LAVORATORI DELL'ANTINCENDIO. ARENA UGL: SENTENZA STORICA


Lo comunica Franco Arena, segretario regionale dell’Ugl Sindacato Agricoli, Forestali e Pesca. Il sindacalista commenta una sentenza, che definisce “storica”, del 10 gennaio scorso. 2017, emessa dalla Sezione Lavoro del Tribunale di Enna
Il Governo regionale vuole risparmiare sui dipendenti della Forestale. Non si capisce se si tratta di una cosa seria o se questi annunci vengano fatti a ridosso della campagna elettorale per poi ritirarli, affinché i governanti possano farli belli e dire:
“Avete visto? Avremmo dovuto togliervi questi soldi, ma non lo abbiamo fatto: quindi cercate di essere riconoscenti…”.
Gioco vecchio: creare i problemi a ridosso degli appuntamenti elettorali per poi risolverli.
Però questa volta il problema non è stato creato dal Governo. Questa volta è intervenuta la Giustizia, che ha dato ragione a un gruppo di lavoratori del settore forestale della Sicilia.
La storia la racconta Franco Arena, segretario regionale dell’Ugl Sindacato Agricoli, Forestali e Pesca, commentando la storica sentenza, la n.6 del 10 gennaio 2017, emessa dalla Sezione Lavoro del Tribunale di Enna in riferimento alla causa di lavoro iscritta al n.789/15.
Dice Arena:
“Siamo soddisfatti per la sentenza emanata dal Tribunale di Enna, Sezione Lavoro, con la quale il Giudice del Lavoro riconosce la mansione superiore con inquadramento al quarto livello riconducibile alla figura del Capo Squadra per un gruppo di lavoratori forestali dell’antincendio boschivo impegnati nel corso degli anni precedenti come preposti alla sicurezza, dopo aver seguito apposito corso di formazione professionale avviato dalla parte datoriale”.
“Una battaglia legale  –  continua il sindacalista – condotta nel silenzio ed in un clima ostile, perché nessuno nel mondo sindacale credeva alle nostre ragioni, alle ragioni dell’Ugl ed al sacrosanto diritto del lavoratore alla mansione ed alla proporzionalità tra la retribuzione e la quantità e qualità del lavoro svolto come sancito dall’articolo 36 della Costituzione Italiana”.
“Battaglia legale – aggiunge Arena – alla quale abbiamo creduto da subito e che abbiamo affidato avvocato Carmelo Sebeto affinché venissero riconosciuti, ad un gruppo di operai della circoscrizione di Enna, i diritti alla mansione superiore ed alle differenze retributive e siamo soddisfatti perché il Giudice del Lavoro del Tribunale di Enna, con la prima sentenza emessa in data 10.01.2017, ha dato ragione ai lavoratori, riconoscendo in pieno sia il diritto alla differenza retributiva e contributiva e sia, sopratutto, la mansione e la qualifica superiore di 4° livello riconducibili alla mansione di Capo Squadra”.
“Esprimo vivo compiacimento per lo straordinario risultato ottenuto dal sindacato Agricoli e Forestali della Sicilia e che conferma l’impegno costante a favore delle ragioni dei lavoratori forestali della Sicilia. Un sindacato, l’UGL, che si trova da sempre in prima linea per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori forestali e che ha il merito di aver creduto, grazie all’azione di Franco Arena – nonostante l’assenza di precedenti giurisprudenziali in merito, in una battaglia impegnativa che ha avuto il conforto dalla giustizia attraverso il riconoscimento delle ragioni dei lavoratori”.
Di seguito un breve approfondimento dei contenuti della sentenza e degli effetti.
Il Giudice del lavoro del Tribunale di Enna ha dato ragione ai lavoratori forestali dell’antincendio boschivo che hanno svolto l’attività lavorativa come preposti alla sicurezza, condannando l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca mediterranea al riconoscimento in favore degli stessi del diritto alla mansione superiore con inquadramento al 4° livello riconducibile alla mansione di Capo Squadra ed al conseguente pagamento della differenza retributiva maturata, nonché alla ricostituzione contributiva.
Il datore di lavoro, nell’anno 2012, aveva provveduto alla formazione professionale di alcuni dipendenti addetti alle squadre di pronto intervento per la lotta agli incendi per lo svolgimento dell’attività di preposti alla sicurezza dei lavoratori.
Per gli anni a seguire, nel 2013 e 2014, l’I.R.F. di Enna nominava tali soggetti preposti alla sicurezza dei lavoratori, attribuendone i relativi poteri e responsabilità senza, tuttavia, riconoscerne il relativo inquadramento professionale né il corrispettivo aumento della retribuzione.
Secondo il Giudice del Lavoro, in primo luogo, a differenza di quanto sostenuto da tempo dal Tribunale Amministrativo, ai lavoratori forestali va applicato il principio della proporzionalità tra la retribuzione e la quantità e qualità di lavoro svolto, dettato dall’art. 36 della Carta Costituzionale.
Un’importante riconoscimento che attribuisce maggiore dignità all’importante lavoro svolto ogni anno dai forestali dell’antincendio boschivo, impegnati nell’attività di controllo del territorio, nella prevenzione e nello spegnimento degli incendi.
In secondo luogo, ha sancito la supremazia del C.C.N.L. rispetto alla normativa dettata dal T.U. sul pubblico impiego, in quanto lex specialis, ed in particolare sull’efficacia di deroga che il disposto di cui all’art. 8 del C.C.N.L. effettua sull’art. 52 del Testo Unico, con diritto alla superiore qualifica ed al relativo inquadramento professionale qualora la mansione superiore venga svolta per più di 40 giorni nell’anno solare, anche se discontinui.
Il Giudice del Lavoro, accogliendo la tesi difensiva avanzata dall’avvocato Carmelo Sebeto ha accertato che il preposto alla sicurezza ha di fatto svolto una vera e propria attività di controllo e coordinamento della squadra di operai, riconoscendo il corrispettivo inquadramento professionale di 4° livello corrispondente alla mansione di Capo Squadra.
Un’importantissima sentenza che farà sicuramente da apripista al riconoscimento dei diritti dei lavoratori forestali siciliani, spesso disconosciuti dalla Regione Sicilia.

12 Gennaio 2017
http://timesicilia.it/forestali-sui-capi-squadra-tribunale-del-lavoro-ragione-ai-lavoratori/










2 commenti:

  1. Nella provincia di Palermo cosa ne pensano i confederale di questa sentenza che l accordo di non essere capo squadra l anno fatto loro

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  2. Anche in provincia di Agrigento e la stessa cosa.nel 2015 ci dicevano che la stavano risolvendo,la solita presa in giro.bisogna prendere un iniziativa legale in tutte le provinca per farci riconoscere I nostri diritti.

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