20 novembre 2017

LA LETTERA DEL GENERALE DEI CARABINIERI FORESTALI GUIDO CONTI A MATTEO RENZI

Il generale Guido Conti, trovato morto la sera di venerdì 17 novembre a Pacentro in Abruzzo, nel 2016 scrisse una lettera a Matteo Renzi. Era l’epoca della pessima riforma Madia che aboliva il Corpo Forestale dello Stato. Leggendo la lettera si intuisce il risultato effettivo, se non ricercato, delle squallide riforme renziane: non tanto risparmiare qualche spicciolo – obiettivo completamente fallito – quanto picconare l’identità nazionale italiana fatta di provincie, scuola, Costituzione, tutela dei lavoratori e corpi militari con tradizioni bicentenarie di difesa del territorio e della natura.

Una lettera commovente e imbevuta di dignità e senso dello Stato: quello che manca totalmente a Renzi e alla sua cerchia. Lettera inevitabilmente caduta nel nulla del vuoto culturale e morale del Giglio Magico e del partito che lo ospita, organismo malato che nutre e protegge il parassita che lo divora. Nonostante l’accorato e commovente appello di un fedele servitore dello Stato infatti la pessima riforma Madia venne varata “con animo lieto e, mi consenta, assoluta misconoscenza”: le “cose buone” sono state gettate al vento da politicanti senza senso dello Stato, gente mediocre e incapace, ministri per meriti parentali. Gente di nessun valore che prevale su persone di valore come il generale Conti solo grazie alla forza dell’associazione di malfattori: letteralmente gente che si associa per fare male.

Qui la lettera del generale Guido Conti.




PS: per chi ancora non lo sapesse questi furono i primi, brillanti risultati dell’abolizione del Corpo Forestale dello Stato voluto da Renzi:



Fonte: scenarieconomici.it




NO ALLA SOPPRESSIONE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO



Non si cancellano con un tratto di penna 193 anni di storia del glorioso Corpo Forestale dello Stato


Anche il nostro Blog ha aderito







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