31 ottobre 2017

M5S, CANCELLERI AL GIORNALE DI SICILIA. "INCENTIVI PER CHI FA LA DIFFERENZIATA"


31 ottobre 2017
PALERMO. Ultimo appuntamento con i forum del Giornale di Sicilia con gli aspiranti presidenti della Regione. È la volta di Giancarlo Cancelleri, candidato del M5S a cui i nostri lettori potranno rivolgere le proprie domande.

Gli incontri sono trasmessi in diretta Facebook sulla pagina del Giornale di Sicilia e su Gds.it. Sul confronto sarà dedicato ampio spazio su Tgs e sul Giornale di Sicilia.

"In queste elezione c'è chi ha governato la Regione e l'ha distrutta da un lato, noi che vogliamo prenderci la responsabilità dall'altro, per questo vogliamo fiducia", dice Cancelleri. "Esperienze di governo difficile dei grillini in Italia? A Roma siamo andati in saldo positivo, se guardo il bilancio - continua Cancelleri -. Se la stampa nazionale fosse meno pilotata, racconterebbe anche il merito, mentre è solo attenta ai gossip".

Sull'abusivismo edilizio e sull'ex sindaco di Licata, Angelo Cambiano, in squadra, Cancelleri ha detto: "E' un tema centrale e ho avuto l'onore di ospitare tra noi Cambiano, che è stato fatto fuori dalla politica perchè voleva fare rispettare le leggi. La politica non può lasciare soli i sindaci che vogliono fare rispettare le ordinanze. Noi dobbiamo fare un piano case, utilizzando gli immobili sfitti, anche per chi non ha per nulla una casa. Con Cambiano è bastato poco per capire che la pensavamo allo stesso modo".

Sulle polemiche sull'assessore designato, Angelo Parisi, per gli attacchi in Rete contro Ettore Rosato, il candidato grillino è chiaro: "E' stato un tweet infelice, e si è già scusato. Lui si occuperà di risolvere i problemi della Sicilia, dell'energia, l'ho chiamato per questo, non per fare tweet. A me interessa la sua capacità e il suo lavoro. Nel giorno della nuova indagine Berlusconi e di altri scandali, se di "impresentabile" abbiamo solo un tweet...".

Per quanto riguarda l'immigrazione, la posizione di Cancelleri non lascia spazio ad interpretazioni: "Sull'immigrazione lo Stato ci ha lasciati soli, questo è chiaro. I nostri sindaci sono lasciati da soli, soprattutto le piccole comunità che si sono trovati a gestire una cosa enorme - dice Cancelleri -. La Regione può ancora rimanere spettatore non pagante di una cosa che sta diventando una bomba sociale? Vedo molta stanchezza in giro. Se sarò eletto, la prima cosa che farò è chiedere di far diventare il presidente della Regione commissario straordinario sulla gestione dei migranti. Non vorrei vedere cose spiacevole, anche se siamo il popolo dell'accoglienza questo devo finire. Non possiamo più essere soli".

Sulla burocrazia: "La Regione in questo momento è il nemico dei cittadini, degli imprenditori, di tutti. Chiunque abbia a che fare con lei, in questo momento, si trova ad avere a che fare con un lutto - dice Cancelleri -. C'è un ammasso cervellotico di gestione, noi vogliamo snellire tutto questo. Ho incontrato dipendenti regionali, ci chiedono tutti la stessa cosa: snellire la macchina amministrativa. Sono tutti delusi. Farei dieci proposte per risolvere i problemi siciliani, sia se saremo alla maggioranza sia se saremo alla minoranza".

Sugli impresentabili e sul fatto che un candidato della lista, Giacomo Li Destri, sia "cugino di un mafioso", Cancelleri dice: "E' stato un assist di Fava, mi è spiaciuto leggerlo. Li Destri non parla con questo suo cugino da 30 anni. Non ha mai ricevuto nessuna richiesta di pizzo, altrimenti lo avrebbe denunciato, ma sarebbe finito pure lui nell'inchiesta. E' stato sentito come parte offesa. C'è un grande tema, quello degli impresentabili. Come si fanno le liste pulite? Pretendendo la sospensione o l'espulsione per chi si macchia di certi reati. Su questo abbiamo stilato un codice di comportamento".

Le affermazioni di Grillo sulla mafia? "Sono una grande provocazione, lancia temi per creare delle discussioni dove non si parla di queste cose - dice Cancelleri-. La mafia è divenuta quella dei colletti. Se pensiamo che ancora il mafioso abbia la lupara e la coppola, sbagliamo".

Sui precari: "Se mancano loro, cade tutta la macchina amministrativa, ce lo dicono i sindaci. E' ora di stabilizzarli e chiudere definitivamente la partita, poi dobbiamo pensare ad un nuovo sistema economico per migliorare il bilancio economico della Regione".

"Io candidato abusivo? Musumeci mente ai siciliani - ribatte Cancelleri -. Noi siamo assolutamente legittimati. Non abbiamo mai avuto intoppi nelle liste. Il nostro modo fa molta paura ai partiti, perchè decide la base, i cittadini. Immagini se l'avessero fatto Forza Italia o il Partito Democratico. Non possiamo avere per 60 anni la stessa classe dirigente. Più persone avranno parte alla cittadinanza attiva meglio sarà".

Sulle infrastrutture: "Ci vuole rispetto per le zone interne alla Sicilia, che sono arroccati nel loro territorio che nemmeno hanno uno straccio di strada, fin quando non andremo a risolvere i tantissimi problemi dell'Isola, del Ponte di Messina non si dovrebbe nemmeno parlare. Siamo nel medioevo strutturale. Come possiamo diventare appetibili per fare le grandi opere, se con la burocrazia ci mette una vita a dare permessi? Ci vuole in dipartimento che si occupi delle autorizzazioni", dice Cancelleri.

Problema rifiuti: "Abbiamo fatto un piano di rifiuti regionale, insieme a Parisi. Dobbiamo aumentare la raccolta differenziata nei comuni, con multe per chi non fa la differenziata e incentivi per chi la fa. Attraverso questo passaggio possiamo risolvere i problemi. I rifiuti possono diventare una risorsa, non devono essere più un problema".

Sui privilegi: "La prima nostra legge sarà l'abolizione dei vitalizi. Sono i privilegi più odiati, insieme all'auto blu. Vengono percepiti come ingiustizie, e in effetti lo sono - dice Cancelleri-.  Siamo gli unici gruppi parlamentari della storia che hanno rinunciato a tutto questo. Dobbiamo far vedere che in Sicilia è cambiato tutto, a partire dai privilegi".

Al forum hanno già partecipato Nello MusumeciFabrizio MicariRoberto La Rosa e Claudio Fava.

© Riproduzione riservata

Fonte: gds.it




CANCELLERI: DISPIACE CHE FAVA SI PRESTI ALLA MACCHINA DEL FANGO A SERVIZIO DI MUSUMECI E DEI SUOI IMPRESENTABILI. E DISPIACE ANCORA DI PIÙ CHE LO FACCIA CON EVIDENTE DOLO



Dalla pagina Facebook
del candidato alla Presidenza M5S
Giancarlo Cancelleri

Dispiace che Fava si presti alla macchina del fango a servizio di Musumeci e dei suoi impresentabili. E dispiace ancora di più che lo faccia con evidente dolo.
Li Destri infatti ha messo a verbale di non aver né pagato, né ricevuto richieste di pizzo ed è soprattutto noto a tutti che non è mai stato incriminato per favoreggiamento. Fava conosce benissimo l'orientamento ormai consolidato negli anni della procura di Palermo, la stessa che ha istruito il processo, di denunciare chi nega il pagamento del pizzo e siccome Li Destri non è stato incriminato ciò che sostiene Fava è falso.
Solo fango

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L'ANAS DI COLLESANO PROMUOVE UN CORSO DI FUNGHI, VALIDO PER OTTENERE IL PATENTINO

Ricevo e pubblico
dal Presidente Anasa Collesano
Antonello Vara






COSA STA SUCCEDENDO IN PIEMONTE?? FINALMENTE NE PARLANO I FORESTALI



DOVE FINIRANNO I CONSENSI DI GRASSO IN SICILIA? FAVA, CANCELLERI E IL BOSONE DI HIGGS


Da SALVATORE PARLAGRECO - 31 ottobre 2017
“Dove andranno i voti di Pietro Grasso in Sicilia?” si chiederebbe da giorni instancabilmente Luigino Di Maio – secondo l’Huffington Post– pregustando la possibilità che la decisione del Presidente del Senato, presa alla vigilia del voto siciliano, possa trasformarsi in un prezioso assist per i grillini e  i consensi personali del palermitano Presidente del Senato confluiscano nel m5s.

C’è chi suggerisce a Luigino Di Maio di restare con i piedi a terra, perché l’assist semmai potrebbe essere indirizzato verso Claudio Fava. Il quale non ha la possibilità di vincere la partita, ma di segnare qualche goal e portarsi avanti alle prossime elezioni politiche di primavera, questo sì. L’ex Procuratore nazionale antimafia, ricordano infatti gli scettici, ha flirtato negli ultimi tempi con i big del Mdp, ed è quindi naturale che i consensi, se ci fossero, andrebbero da quella parte.

Ma aspettarsi che il Presidente del Senato faccia campagna elettorale è come chiedere a Posavec, portiere del Palermo, di sostituire Nestorovski  goleador nel corso di una partita di calcio.

Prima che ragionare sulla militanza di Pietro Grasso e sulla sua voglia di scendere in campo, invece che stare in tribuna come ha fatto finora, l’attenzione andrebbe rivolta ai consensi. E’ come cercare il pallone mentre lo lavorano Dybala e Higuain. I consensi ci sono ma è come se non ci fossero. Che vuol dire?

Quando si pensò di candidare Pietro Grasso alla Presidenza della Regione siciliana, all’insaputa dell’interessato, non erano i consensi che contavano, ma il carisma, la carriera del magistrato antimafia, la sua estraneità al mondo politico, il suo à plomb, la sua aria pensosa e saggia a prescindere. Supporre che Grasso si faccia trascinare nel dribbling elettorale e competa con altri avversari, magari in un collegio uninominale, potrebbe avere conseguenze tragiche.

Ci sono uomini delle istituzioni, infatti, che nascono con le stimmate ed altri senza niente: i consensi devono raccoglierli porta a porta, uno dopo l’altro. Chiedersi dove finiranno i consensi di Pietro Grasso, dunque, è un esercizio accademico, è come cercare la particella di Dio. Una faccenda in cui il Cern di Ginevra è impegnato da tempo immemorabile. Più facile che gli scienziati italo-svizzeri riescano a trovare il bosone di Higgs, elementare, massivo e scalare, piuttosto che Luigino Di Maio trovi una risposta alla sua domanda sulla destinazione dei consensi.

Fonte: siciliainformazioni.com






L'ANAS DI COLLESANO PROMUOVE UNA PASSEGGIATA ECOLOGICA

Ricevo e pubblico
dal Presidente Anasa Collesano
Antonello Vara







LE REGIONALI. FAVA: "M5S CANDIDA LI DESTRI. È CUGINO DI UN INDAGATO PER MAFIA". LA REPLICA: "MACCHINA DEL FANGO, QUERELO"


Il candidato della sinistra: "Tra i due rapporti concreti". La replica: "Macchina del fango, querelo".

di Accursio Sabella
PALERMO - "Ora capisco perché Giancarlo Cancelleri non ha mai parlato di Riccardo Pellegrino. Oggi abbiamo appreso di un rinvio a giudizio per Giacomo Li Destri, a processo tra le altre cose per associazione mafiosa. Considerato il referente di Cosa Nostra a Caltavuturo. Nell'ordinanza di custodia cautelare si descrive anche la sua caratura criminale. È lui il cugino di primo grado di un altro Giacomo Li Destri, candidato col Movimento cinque stelle. È lui l'imprenditore al quale è stata affidata la costruzione della cosiddetta 'trazzera'". Lo ha detto Claudio Fava nel corso di una conferenza stampa a Palermo. 

"Va detto quindi che se c'è un candidato di Forza Italia con un fratello a processo, c'è anche un cugino di un candidato grillino con accuse molto gravi - ha aggiunto Fava -. Candidare il cugino di colui che è considerato il referente di Cosa nostra a Caltavuturo dimostra molta fantasia. Nessuno mette in dubbio l'onestà del candidato. Le carte hanno poi fatto emergere che i rapporti tra i due cugini sono concreti. E che il candidato si sarebbe rivolto ad alcune persone che avrebbero dovuto esimerlo dal pagamento del pizzo. E quelle persone sarebbero state indicate dallo stesso cugino sotto processo anche nel corso di un incontro tra i cugini e un'altra persona". 

"Queste cose emergono dalla semplice lettura delle carte, di documenti pubblici. Ora capisco perché Cancelleri non ha mai parlato di Pellegrino. Forse c'era un po' di imbarazzo. Quando si parla di liste pulite non bisogna fermarsi ai carichi penali, ma anche ai rapporti" prosegue Fava nel corso della conferenza stampa. "Se mi avessero detto che un mio candidato aveva un cugino così, gli avrei chiesto di lasciare perdere. Quello che ho detto per Pellegrino vale ancora di più per un piccolo centro come Caltavuturo. Cancelleri era al corrente? Non lo so. Se non era al corrente è ancora più preoccupante. Se si vuole mettere la Sicilia nelle mani di chi non riesce ad andare oltre il casellario giudiziale, c'è da preoccuparsi davvero. In un Comune di tremila abitanti ritengo sia difficile che due cugini non si incontrino". 

Fava aggiunge: "Agli strateghi del voto utile che mi chiedevano di votare Cancelleri rispondo con queste notizie. Posso dire che a quattro giorni dal voto la nostra lista è l'unica dalla quale ci si possa sentire rasserenato? Il Movimento garanzia della lotta alla mafia? Conosco anche a Roma colleghi validissimi e altri che hanno usato il tema per fare politica. Penso che ci sia anche da parte loro una sottovalutazione del tema e del fatto che la mafia sia un convitato di pietra anche in queste elezioni. Mi sarei aspettato qualcosa di più del 'no Mafia'. Sulla frase di Grillo secondo cui la mafia ha una sua morale da Cancelleri mi sarei aspettato: 'Non sono d'accordo'. E invece niente. Io non penso che loro siano collusi, ma distratti. Credo che non abbiano idea di cosa sia successo in trent'anni. La mafia non è un tema letterario. La mafia non è nel programma perché è una precondizione? E grazie... lo sappiamo tutti. Ma non possiamo fermarci lì". 

Fava interviene poi sulla vicenda dell'assessore designato dal Movimento cinque stelle autore di alcuni insulti anche al capogruppo Pd Rosato: "Se si va un censimento di certi post... Ma è tutta una questione di atteggiamenti. Sono sempre tweet infelici? Non mi fido di fronte a un candidato presidente che di fronte a un comportamento così miserabile non dice: 'Vattene'. Crocetta lo fece almeno con Battiato. Perché dovrei fidarmi di queste persone più ad esempio di assessori di Cuffaro? Chi dice che quegli assessori sono migliori?". 

"È anche una questione di atteggiamento- prosegue - È inutile ad esempio chiedere l'intervento dell'Osce. Che intervengono nelle cabine elettorali in paesi del Medio Oriente per sapere se il voto è libero. Qua il condizionamento avviene in altre fasi. Cosa dovrebbe fare l'Osce? Quella è una goliardata. E invece loro non si accorgono del cugino del candidato con quella storia. E se invece se ne accorgono, capisco il loro silenzio su Pellegrino". 

AGGIORNAMENTO ''Siccome la macchina del fango si è già attivata, deve essere chiara una cosa: non ho più rapporti con mio cugino da quasi trent'anni per motivi familiari che chiedo a tutti di rispettare. Lui è stato coinvolto nell'inchiesta 'Black cat' e dagli stessi atti emerge come lui stesso chieda notizie di me ad altre persone''. Lo scrive su Facebook Giacomo Li Destri, candidato alle regionali nella lista del M5s tirato in ballo dal candidato governatore Claudio Fava in quanto cugino dell'omonimo presunto mafioso sotto processo perchè considerato uomo di Cosa nostra a Caltavuturo (Pa). Lo scorso luglio il pm ha chiesto 14 anni di reclusione per Li Destri. ''Non ho mai pagato, né tantomeno mi è mai stato chiesto 'pizzo' in alcuna forma - prosegue Li Destri - Per un semplice motivo: avrei subito denunciato. E questo è stato messo anche a verbale di fronte ai carabinieri. La mia azienda ha il certificato antimafia ed è nella 'White list' della prefettura. Non ho nulla da nascondere, né posso certo rispondere io di eventuali colpe di altri. Non sarà qualche schizzo di fango ad arrestare la riscossa del popolo siciliano''.

E ancora: "Sono stato sentito dai carabinieri immediatamente dopo l'arresto di mio cugino. A loro ho confermato di non avere più rapporti con lui da quasi trent'anni. È tutto a verbale, Fava può andare a cercarselo. Così come non gli può sfuggire che, se così non fosse, sarei stato denunciato per aver detto il falso. È evidente l'intento diffamatorio delle frasi di Fava per questo ho dato mandato ai miei legali di querelarlo". Così, su facebook, il candidato M5S in Sicilia Giacomo Li Destri replica a Claudio Fava.o.
31 Ottobre 2017

Fonte: livesicilia.it





MERCOLEDI 1 NOVEMBRE A CASTELBUONO INCONTRO CON IL CANDIDATO PINO DI GESARO (AGENTE TECNICO DELLA FORESTALE IN PENSIONE)

Ricevo e pubblico
da Pino Di Gesaro






IL SEGRETARIO REGIONALE DELLA FLAI CGIL, ALFIO MANNINO, DICEVA CHE CON IL RINNOVO DEL CIRL VIENE SANATO IL PROBLEMA DEGLI ARRETRATI CONTRATTUALI DEI LAVORATORI ANTINCENDIO. IL BLOG: AUSPICHIAMO DI VERO CUORE CHE CI VENGONO RESTITUITI AL PIU' PRESTO COME AI COLLEGHI DELL'AZIENDA

Dalla pagina Facebook
del Segretario Regionale Flai Cgil
Alfio Mannino


Ripubblico integralmente il post del 14 settembre 2017, apparso nella pagina del Segretraio Regionale Flai Cgil, Alfio Mannino

Dopo 5 mesi di trattativa sul contratto forestale ci concediamo un sorriso.
- aumento minimo 85 euro mensili
- tutela delle giornate lavorative in caso di infortunio, e in caso di malattia a seguito di ricovero, integrazione salariale ai lavoratori Oti per tre eventi di malattia annui.
- definizioni criteri per individuazione capi operai
- inserimento indennità alta specializzazione
- rafforzamento misure sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
- istituzione comitato paritetico per migliorare le condizioni di lavoro femminile
- aumento indennità per lavori disagiati
- riordino dell'indennità chilometrica che garantisce il pagamento per tutto il chilometraggio svolto dopo che una legge del parlamento aveva messo in discussione tale diritto. Inoltre si chiarisce che si tratta non di mero rimborso ma indennità.
- definizione entro 6 mesi di una nuova classificazione dei profili professionali dei lavoratori servizio antincendio ed altri profili professionali
- Si sana il problema circa arretrati contrattuali in cui amministrazione aveva contestato indebito ai lavoratori antincendio a seguito di sentenze negative.

Ora con piu forza prosegue il lavoro per il riordino legislativo del settore forestale, nuovo contratto lavoratori ESA, riordino della bonifica in Sicila, riordino mercato del lavoro agricolo, definizione vertenza allevatori, rivendicare adeguati ammortizzatori a tutela dei braccianti in caso di eventi calamitosi, avvio banca della terra, rilancio dell' apparato produttivo agroalimentare.
La Sicilia che riparte dal lavoro.




Nota

Egregio Afio Mannino, un ultimo sforzo e brindiamo tutti:


Per poi ripartire verso la stabilizzazione






SILVIO BERLUSCONI GIOVEDÌ ARRIVERÀ A CATANIA. RITORNO DOPO 9 ANNI PER LANCIARE MUSUMECI. IL BLOG: RICORDATEGLI QUANDO OSTACOLAVA LA SICILIA PER I FONDI FAS. DICEVA: NON VOGLIAMO CHE QUESTI FONDI VADANO ALLA SICILIA CHE HA UN ESERCITO DI FORESTALI


30 Ottobre 2017
Politica – Il leader di Forza Italia, che la scorsa settimana aveva fatto sapere che non avrebbe fatto campagna elettorale nel capoluogo etneo, ha cambiato idea. Nella città del Liotru andrà dopo essere stato il giorno prima a Palermo. L'ultima volta c'era stato per la campagna elettorale a favore di Raffaele Lombardo

Che sia stato per timore di vedere ribaltati i pronostici in extremis non è dato saperlo, ma alla fine Silvio Berlusconi ci ha ripensato. E così alla fine ha deciso che le visite in Sicilia saranno non una, ma due. Dopo Palermo, dove arriverà l'1 novembre, il leader di Forza Italia si sposterà il giorno dopo a Catania

Nel capoluogo etneo Berlusconi, che la scorsa settimana aveva annullato un primo impegno, terrà a partire dalle 18 un incontro al centro fieristico Le Ciminiere, con l'intento di tirare la volata a Nello Musumeci. Il via libera dell'ex cavaliere alla candidatura del leader di Diventerà bellissima è arrivato dopo settimane in cui sembrava che dalle parti di Arcore la preferenza - complice anche il sostegno di Gianfranco Miccichè - sembrava potere ricadere su Gaetano Armao, poi designato vicepresidente e assessore all'Economia.

L'ultima volta che Berlusconi era stato a Catania era stato nel 2008, quando il numero di Forza Italia arrivò nell'ambito della campagna elettorale per la candidatura a Palazzo d'Orleans di Raffaele Lombardo.

Fonte: meridionews.it


Leggi come Berlusconi negava i fondi ai forestali:

Berlusconi ostacolava la Sicilia: ecco la verità dei fondi fas

Silvio Berlusconi: niente Fondi Fas per i forestali

Sen. Enrico La Loggia (Pdl), i fondi fas per i forestali non sono un'investimento 

Sen. Pino Firrarello (Pdl), è impensabile usare i Fondi Fas per i forestali

On Cracolici (Pd): non ci hanno dato i Fas per i forestali 

On. Raia (Pd): il Governo Regionale ha fatto troppo affidamaneto a questi fondi

Fondi fas per la forestale

Dove sono finiti i fondi fas?




ANTINCENDIO PALERMO. SONO IN BANCA GLI STIPENDI DI AGOSTO E SETTEMBRE, A BREVE NEI CONTI CORRENTI


Palermo
Dall'ufficio di ragioneria ci dicono che la seconda trance del mese di agosto e il mese di settembre sono già in banca, al più presto saranno accreditati nei conti correnti. 

Con l'occasione ringrazio il Responsabile dell'ufficio per la suadisponibilità




AL 31 OTTOBRE 2017 I LAVORATORI FORESTALI SONO 22.226. FONTE ASSESSORATO AGRICOLTURA



Fonte Assessorato Agricoltura, pubblicato da:





FORESTALI, ARRIVA L'AUMENTO DI 80 EURO IN BUSTA PAGA


31 Ottobre 2017
L'assessore all'agricoltura Cracolici ha firmato il rinnovo del contratto per ventiduemila operai per un costo complessivo di 11,5 milioni di euro. L'accordo arriva a una settimana dal voto
di CLAUDIO REALE

Dopo l’annuncio, arriva la firma. E con quella gli aumenti. È stato siglato il nuovo contratto integrativo dei lavoratori forestali, un accordo da 11,5 milioni con il quale viene concesso ai 22mila operai dell’Isola un aumento che arriva fino a circa 80 euro al mese. L’accordo, raggiunto a metà settembre ma adesso ufficializzato, riconosce una media di cinque euro per ogni giornata lavorativa dei forestali e sarà applicato dall’1 gennaio. Visto che le giornate lavorative sono in totale 2,3 milioni, il costo complessivo è di 11,5 milioni: «Però – ha assicurato nelle scorse settimane l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici – per le casse di Palazzo d'Orléans non ci saranno aggravi aggiuntivi perché il costo sarà assorbito dai pensionamenti che sono stati fatti negli ultimi anni».

Anche perché, secondo l’assessorato, negli ultimi anni i precari si sono ridotti da oltre 24mila a circa 22mila. Nel dettaglio si tratta di 1.331 operai a tempo indeterminato, 5.301 precari a 151 giornate, 9.588 a 101 e 6.006 a 78, per un totale 22.226 lavoratori. «Se le giornate fossero divise fra lavoratori full-time – ha detto Cracolici illustrando i contenuti dell’accordo – si tratterebbe di 7.500-7.600 dipendenti. Molto meno delle altre Regioni».

A questi lavoratori il nuovo contratto darà alcune regole (fra gli altri elementi introdotti anche indennità chilometriche più “asciutte” oltre i venti chilometri e orari di lavoro più rigidi). «Questo negoziato – ha specificato l’assessore a settembre, dopo le polemiche sull’intesa – va avanti da sei mesi. Si è chiuso adesso, non è una manovra elettorale». La firma, però, arriva nell’ultima settimana prima del voto.


Fonte: palermo.repubblica.it



Leggi anche:

Forestali: siglata ipotesi di accordo su contratto integrativo regionale. In media 80 euro di aumenti mensili

Ingrassia, Uila: l'intesa sul rinnovo del contratto integrativo con il riconoscimento salariale, é una bella pagina nella storia del sindacalismo forestale siciliano


Considerazione sull’adeguamento contrattuale dei forestali siciliani. Cari Segretari Confederali Regionali...

Sicilia, Crocetta regala 80 euro ai lavoratori forestali: ‘Voto di scambio. Forza Italia annuncia un esposto in Procura

Forestali. Cracolici: ”riconosciuti diritti e non prebende. Polemiche figlie di clima infame contro questa categoria”. Il Blog: negati l'aumento delle giornate!

Crocetta, ora il contratto dei regionali. Il Governatore difende l'integrativo ai forestali. Il Blog: Presidente, com'è finita con il lavoro in più che ci voleva dare? A tarallucci e vino?

Sifus: forestali siciliani: Cracolici, Crocetta e i Confederali vendono la fontana di trevi a soli 80 euro

Uila Sicilia: gli 80 euro di aumento per i lavoratori della forestale non sono un regalino, ma un adeguamento salariale già previsto nel 2012 dal CCNL

Musumeci: «Crocetta? Si sta dimostrando quel che è: un ciarlatano da caffè». Ha superato le peggiori amministrazioni clientelari. sono le parole di musumeci, intervenendo sull'aumento di 80 euro ai 22 mila forestali, in occasione del rinnovo del contratto

Contro gli “scribacchini” e gli ipocriti

Messina (Ugl sicilia): chiediamo se l’accordo degli 80 euro sui forestali sia garantito o se siamo di fronte ad un’operazione preelettorale che getta fumo negli occhi dei lavoratori

Il Segretario Regionale della Uila Uil Sicilia, Nino Marino, interviene sugli 80 euro alla trasmissione "L'aria che tira", anche l'Assessore Cracolici dice la sua

Ecco articolo per articolo l'ipotesi di accordo sul contratto deliberato dalla Giunta. Ci sono delle sorprese

L'aumento ai lavoratori forestali. Baccei: "Oggi i soldi non ci sono"

Sicilia: Cracolici, nessun problema per 80 euro a forestali

Settore forestali: “Rinnovo contratti primo step, necessaria riforma organica settore”.  Le sfide del prossimo governo

Firmato il nuovo contratto integrativo dei lavoratori forestali della sicilia. Mannino Cgil: da oggi al lavoro per un riordino del settore che dia certezza ai lavoratori. Foto gallery







FAVA, FORUM AL GIORNALE DI SICILIA: "IO LONTANISSIMO DAL PD DI RENZI. L'ISOLA NON SIA ANCORA UN BANCOMAT". E SUL CANDIDATO DI CENTRODESTRA: "SE VINCE, DI FATTO NON GOVERNERÀ LUI. HA LE MANI AMMANETTATE


di Luigi Ansaloni— 30 Ottobre 2017
PALERMO. La Sicilia che non deve continuare ad essere trattata come un bancomat, gli attacchi a Renzi e al Partito democratico "che hanno fatto la compagna elettorale solo per dire di non votarmi", il suo essere un politico che vuole rappresentare tutti e la stoccata a Cancelleri e ai grillini, che "non hanno i nomi di chi ha davvero il potere".

Claudio Fava, candidato della Sinistra alla presidenza della Regione con la sua lista "Cento passi", è stato il protagonista del Forum sulle elezioni del Giornale di Sicilia, e come suo stile non ha di certo risparmiato accuse, anche pesanti, e riflessioni su una campagna elettorale che sta ormai giungendo al termine. Fava è stato il quarto ospite dei Forum del quotidiano, dopo Nello Musumeci, Fabrizio Micari e Roberto La Rosa.

Si parte con il concetto di "impresentabili", che tanto ha accesso il dibattito elettorale: "In Sicilia su questo punto di vista abbiamo fatto tanti passi indietro, perchè qui da noi c'è la consapevolezza e sappiamo tutti di costa stiamo parlando. Abbiamo avuto un presidente ammazzato dalla mafia e uno che è stato arrestato per rapporti con Cosa Nostra. Non ci si può limitare alla fedina penale, quando poi la prefettura e le forze dell'ordine ti dicono che quella persona, anche se "immacolata", ha in realtà rapporti ben radicati con le organizzazione mafiose. Gli "impresentabili" sono persone che hanno come "idoli" dei mafiosi. E devo dire che in questa campagna elettorale non ci sono dei candidati che fanno dei nomi, i nomi di chi comanda e di chi ha davvero il potere".


E qui arriva il primo attacco a Cancelleri e al Movimento Cinque Stelle: "Non ha mai fatto nomi e cognomi di chi davvero gestisce l'economia mafiosa - ha detto Fava - Ha solo tuonato contro quelle persone di cui il passato e il presente sono alla luce del sole, tipo assessori o sindaci indagati o arrestati. In cinque anni non ha mai messo il dito nell'acqua, non si è mai sporcato. Non solo: nonostante una sentenza sulle primarie M5s, dove non tutto era stato trasparente, diciamo così, lui se n'è fregato ed è andato avanti. E ha mandato i suoi amici a fare un post dove mi invitavano a rinunciare alla candidature in nome di quello che rappresenta la mia famiglia. L'ho trovata una cosa volgare, è stato un cialtrone. Da lui mi sarei aspettato un comportamento diverso. E poi i grillini è come se in cinque anni avessero staccato la spina: dicono sempre le stesse cose, battono il tasto dei costi della politica, che devono essere ridotti, ma tutti i problemi non passano da lì".

Giudizi non proprio positivi anche su Micari: "Non lo conoscevo, mi ha deluso. L'ho visto prima alla Leopolada, poi ad una convention con Musumeci. Lo trovo un personaggio tradizionale che vuole fare politica". E sul candidato di centrodestra: "Se vince, di fatto non governerà lui. Ha le mani ammanettate, finge di parlare il linguaggio delle persone oneste ma poi dipende da Cuffaro e Lombardo, hanno messo le persone che volevano loro. Non sa nemmeno chi ha in lista".

Sul suo programma Fava ha le idee chiare: "La Sicilia non deve più essere usata come un bancomat da persone che hanno interessi personali e per i loro amici. Abbiamo poco lavoro e una realtà sociale non positiva perchè sono stati creati meccanismi solo per creare consensi e non per creare lavori, o per assecondare i capricci di quello che si sentiva un principe e cacciava assessore a suo piacimento. Dobbiamo sostenere le piccole e medie imprese, pensare ad un sistema di tasse diverso, sgravi fiscali per i giovani imprenditori. Io sono un politico che ha sempre lavorato per rappresentare tutti.  Si deve mettere la gente di fronte a scelte scelte semplici. Io non mi candido per proporre un patto di governo come quelli di prima, ma per fare qualcosa che non ha nulla a che vedere col passato. Tutti vogliono semplicità e chiarezza".

Con il Partito Democratico è stato scontro per tutte la campagna elettorale, e pare che non debba di certo finire: "Mi sento lontanissimo da Renzi, con il suo provincialismo e con i suoi fedelissimi. Anche in questa campagna elettorale mi sarei aspettato più stile. E' sceso in Sicilia, ha parlato tre minuti e ha detto solo di non votare Fava. Non ha proposto qualcosa, ha solo proposto di togliere qualcosa a me".

Fava ha poi parlato anche col suo rapporto con Orlando ("personalmente sono buoni, come sindaco di Palermo lo promuovo, ma come costruttore di coalizioni non è stato coerente") e della "lite" con il fratello di Peppino Impastato per il nome della sua lista "Cento Passi" ("ci siamo chiariti 48 ore dopo per messaggi telefonici, è una cosa che non doveva essere assolutamente strumentalizzata").

Conclusione della gestione dei rifiuti in Sicilia: "A costo di non far felice chi ci guadagna, in questo modo, dobbiamo pensare ad una gestione dei rifiuti pubblica e non più privata. Le spese sono troppo alte e potremmo rinvestire quei soldi in altro modo. Ricordiamoci che la gestione dei rifiuti è uno dei più grandi affari di Cosa Nostra".

© Riproduzione riservata

Fonte: gds.it





CAMPAGNA ELETTORALE AL RUSH FINALE: SFIDA SI CONSUMA TRA "IMPRENSENTABILI" E INDECISI


Ultime accuse reciproche con l' obiettivo di intercettare consensi nella settimana che precede il voto del 5 novembre

30 Ottobre 20117
PALERMO - Al rush finale quando mancano sei giorni al voto in Sicilia, si punta a intercettare il voto degli indecisi e a convincere gli scettici a recarsi alle urne. E per raggiungere l’obiettivo più che sui programmi si fa leva sulle presunte debolezze degli avversari, sulle invettive o sulle mosse a sorpresa dei big. Tanti slogan, molte accuse all’avversario, le contraddizioni del rivale come possibile tornaconto di consensi. Il must rimane la questione degli "impresentabili". Qui, tutti danno il meglio di sé.

«Forza Italia non ha un problema di candidature impresentabili: c'è, anche tra gli alleati, chi si fregia di liste più cristalline, ma più che di cristallo, parlerei di vetro di bassa qualità», messaggio che Gianfranco Miccichè, sembra indirizzare all’alleato Matteo Salvini. Che non la manda a dire: «Gli impresentabili? Sceglieranno i siciliani, noi abbiamo detto tanti no difficili che però mi fanno camminare a testa alta; altri hanno fatto altre scelte elettorali, io non commento le liste». Ma per il commissario di Fi per «proporre liste di perfetti sconosciuti, senza alcuna esperienza nell’amministrare qualcosa, non garantisce nulla se non una bassissima qualità dei candidati». Il M5s, sul tema, non molla la presa. Anzi. «Sembra incredibile, ma in Sicilia gli stessi uomini del centrodestra ammettono di essere impresentabili», attacca Beppe Grillo sulla sua pagina Fb dove rilancia un post del candidato Giancarlo Cancelleri che pubblica un video di Francesco Vozza, referente siciliano di «Noi con Salvini», e dice testualmente: «Vedo tanto schifo in questa coalizione, questo centro-destra è sporco. Sono davvero impresentabili». Vozza «si scaglia pesantemente contro la coalizione che appoggia Nello Musumeci alle elezioni siciliane, di cui il suo stesso partito fa parte. Insomma sono loro stessi a dirvi di non votarli. Ascoltateli!» è l’appello che lancia Cancelleri dal blog. Attacchi dai quali, Musumeci si continua a smarcare: «Ho amministrato denaro pubblico per anni ma non ho mai ricevuto un avviso di garanzia». E rilancia: «Ho attraversato la palude e ne sono uscito indenne». «L'unico impresentabile è proprio Giancarlo Cancelleri - incalza il candidato del centrodestra -. Proprio da lui poi non accetto lezioni di moralità dopo il caso delle firme false del suo movimento per elezioni di Palermo».


Sulla querelle interviene Rosario Crocetta, che rompe il silenzio: «Musumeci faccia un grande regalo alla Sicilia, che dice di voler fare diventare bellissima, si dimetta da candidato per evitare che questa Sicilia diventi "impresentabile", travolta dall’autotreno di certi soggetti discutibili che vorrebbe portare con sé a Palazzo d’Orleans». Per il governatore uscente non è credibile che «Musumeci non conosca i cosiddetti "impresentabili" presenti all’interno delle sue liste, ma che li avrebbe scoperti recentemente leggendo i giornali». «Il problema degli elettori non è di non votare i cosiddetti 'impresentabilì - insiste Crocetta - ma di non votare Musumeci». Ma l’ex presidente dell’Antimafia siciliana considera «i grillini una sciagura per la Sicilia come lo sono stati i precedenti cinque anni di Crocetta». 


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TORINO. INCENDI, SCOPPIA LA PROTESTA DEGLI OPERAI FORESTALI: “NOI ESCLUSI DAGLI INTERVENTI”

Emergenza incendi, a Torino va in scena la protesta degli operai forestali

Corteo in corso Bolzano

Manifestazione a Torino e incontro con l'assessore Valmaggia: "Non abbiamo gli strumenti idonei per lavorare, non ci considerano"


30 Ottobre 2017
“In questi giorni di grave emergenza incendi in Piemonte non siamo potuti intervenire. Molti di noi lo hanno fatto come operatori del Soccorso alpino o della Protezione civile o semplicemente come cittadini. Non abbiamo gli strumenti idonei per lavorare, non ci considerano“. E’ la denuncia degli operai forestali piemontesi che, questa mattina, hanno protestato davanti alla sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura, in corso Bolzano a Torino. Una delegazione è stata ricevuta dall’assessore Alberto Valmaggia che aveva precedentemente annullato il tavolo convocato.

CONTRATTO SCADUTO DA QUATTRO ANNI
I 471 operai e 20 impiegati del servizio forestazione della Regione Piemonte hanno il contratto integrativo regionale scaduto da quattro anni e quello nazionale da cinque: nessun adeguamento della retribuzione da anni – ricordano – costretti a lavorare in condizioni disagevoli, spesso senza abbigliamento idoneo, o costretti a anticipare di tasca propria i soldi per acquistare il materiale e gli strumenti necessari. Ci sono 198 stagionali che attendono da due anni il passaggio al contratto a tempo indeterminato.


“NEL 2018 SI TORNERA’ AD ASSUMERE”
“L’assessore ci ha ribadito che nel 2018 si tornerà ad assumere, vogliamo che le assunzioni siano fatte in deroga alla legge Madia perché in altre regioni è stato fatto”, spiega Denys Vair della Flai Cgil. Le nuove assunzioni sono 15, mentre altri 40 sono passaggi da contratto determinato a indeterminato.


Fonte: www.cronacaqui.it




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30 ottobre 2017

STUDIO LEGALE FASANO. FORESTALI SICILIANI: INCONTRO A NISCEMI GIORNO 9 NOVEMBRE 2017 ORE 18:00 PRESSO LA CASA COMUNALE. ASPETTI TECNICI DELLE AZIONI E NUOVE ADESIONI






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ONOREVOLE MUSUMECI, DIA RETTA A ME: SI RITIRI FINCHÉ È ANCORA IN TEMPO PER FARLO


Franco Busalacchi-30 Ottobre 2017
Al candidato alla presidenza della Regione siciliana, Nello Musumeci – peraltro presidente uscente della Commissione Antimafia del Parlamento siciliano – non sfuggirà il ‘particolare’ che tutta la ‘vecchia Sicilia’ (con Berlusconi che, dal 1994, di questa ‘vecchia Sicilia’, è il garante…) è schierata con lui. E questi il conto lo presentano sempre. A tutti… 

Ancora cinque giorni di campagna elettorale prima del voto per le elezioni regionali siciliane. Il tempo per riflettere c’è. E io vorrei invitare il candidato alla presidenza della Regione siciliana del centrodestra, Nello Musumeci, a riflettere e a prendere in considerazione il suo possibile ritiro dalla competizione elettorale. Proverò a illustrare il perché.

A Musumeci non sarà certo sfuggito quello che è avvenuto, soprattutto nell’ultimo mese di questa brutta campagna elettorale. Il presidente della Commissione Antimafia regionale non può non aver notato che quasi tutto il ‘ciarpame’ politico siciliano è sceso in campo in suo sostegno. Il problema non è rappresentato tanto e soltanto dai cosiddetti ‘impresentabili’, che pure, nelle liste che sostengono la sua candidatura, onorevole Musumeci, ci sono e in queste ore’ corrono’ in lungo e in largo nell’Isola in cerca di voti per lei. La storia è molto più profonda e, se ci consente, più insidiosa, se non pericolosa.

Quando parliamo del ‘ciarpame’ non ci riferiamo soltanto alla politica in senso stretto, ma a tutto quello che ruota dietro alla vecchia politica siciliana. Ci permettiamo di ricordare al candidato Nello Musumeci la fine che hanno fatto tre suoi predecessori.

Totò Cuffaro è stato condannato per favoreggiamento alla mafia.

Raffaele Lombardo è stato inquisito per reati altrettanto gravi e la sua storia giudiziaria non si è ancora conclusa.

L’uscente Rosario Crocetta, in quanto esponente di centrosinistra, ha avuto riservato un trattamento diverso, ma la sua ‘Rivoluzione’ si è conclusa in modo tragicomico. Rinnegando Pio La Torre, ha ‘inghiottito’ il Muos di Niscemi, ha lasciato l’acqua sotto il controllo dei privati, mentre ‘a munnizza è rimasta nelle salde mani dei munnizzara, anche in questo caso quasi tutti privati. Cosa poteva volere di più, da Crocetta, la vecchia politica siciliana?

Ora tocca a lei, onorevole Musumeci. Guardi che ‘quelli’ votano sempre per il potere. O ha dimenticato che, alle elezioni regionali del 2012, un ‘pezzo’ del centrodestra siciliano ha votato per Crocetta proprio contro di lei?

Cosa pensa di fare? Prendersi i voti e poi fare di testa sua? Guardi che ‘quelli’ – se non ogni fine mese, quando meno dopo ogni ‘curva’ – come si usa dire dalle nostre parti, vonnu viriri a spisa…
Vorrebbe prendersi i voti ‘pesanti’ di Forza Italia e degli ex democristiani per poi dire qui comando io?


Sulla rete abbiamo ‘ammirato’ un video di Tonino D’Alì Staiti, senatore di Forza Italia, sindaco mancato di Trapani perché ‘placcato’ dalla magistratura poco prima delle elezioni. Tutto in suo favore, l’intervento di Tonino D’Alì, onorevole Musumeci. Lo sa chi è questo signore? Lo sa che interessi ha sempre rappresentato e continua a rappresentare?

Il senatore D’Alì è un caso emblematico. Ma non è l’unico. Vota per lei anche la potente famiglia di Francantonio Genovese, tra navi e Rolex… Cinque anni fa questo personaggio e i suoi accoliti sostenevano Crocetta. Oggi sostengono lei. Ricorda I Vicerè di Federico De Roberto? “Quando c’erano i Vicerè, gli Uzeda erano Vicerè, ora che ci sono i deputati…”.

Onorevole Musumeci: è con questa gente che lei vuole cambiare la Sicilia? Ci vuole fare credere che lei non si rende conto di quello che si muove attorno a lei e, soprattutto, dietro di lei e sopra di lei?

Anche l’espressione visibile della sua coalizione politica – che è molto coesa, a differenza di quanto credono i disinformati – lascia molto a desiderare. Ma lei, da siciliano, cosa prova nell’essere appoggiato da Berlusconi? E’ a conoscenza del ruolo esercitato da Berlusconi e dal suo sistema di potere in Sicilia, dal 1994 in poi?

Mettiamo da parte le olgettine & le feste dell’ex Cavaliere: mettiamo da parte i processi a carico di Berlusconi: mettiamo anche da parte Marcello Dell’Utri e gli stallieri. Fingiamo che questi fatti e questi personaggi – tutt’altro che secondari – non esistano. Buttiamola in politica pura.

Allora, onorevole Musumeci: lei si fa appoggiare da un personaggio che, nel 2001, prometteva ai siciliani il Ponte sullo Stretto di Messina: promessa che è servita soltanto per ‘scaricare’ nelle tasche di gruppi imprenditoriali estranei al Sud Italia una montagna di soldi pubblici che avrebbero potuto e dovuto essere impiegati nel Mezzogiorno.

Lei si fa appoggiare da un personaggio che, nel 2001, in campagna elettorale, girava la Sicilia dicendo che avrebbe riaperto il Casinò di Taormina. Poi, a chiusura di legislatura, dopo aver incamerato i voti dei siciliani, ha incaricato l’allora Ministro degli Interni, Beppe Pisanu, di dire che il Casinò di Taormina non si poteva riaprire perché in Sicilia c’è la mafia. Dopo una buffonata del genere lei si accompagna ancora a un personaggio simile?

Berlusconi è quello che, da capo del Governo nazionale, nel 2009, nel 2010 e nel 2011, utilizzava i fondi del Sud – risorse FAS, per la precisione – per foraggiare le imprese del Centro Nord Italia.

Ma come, onorevole Musumeci: critica la subalternità di Crocetta a Renzi e mercoledì prossimo si accompagnerà a Berlusconi nella sua visita in Sicilia?

Vedendola accanto a Berlusconi, secondo lei, i siciliani la vedranno come diverso dal solito ‘ascaro’ di turno?

Fonte: www.inuovivespri.it




IL REFERENTE DI NOI CON SALVINI - PALERMO, FRANCESCO VOZZA: VEDO TANTO SCHIFO NELLA COALIZIONE DEL CENTRO DESTRA, QUESTO CENTRO DESTRA E' SPORCO E SONO DAVVERO IMPRESENTABILI


ELIMINATO DALLA PAGINA FACEBOOK DI PIAZZA PULITA, IL COMMENTO DEL COLLEGA GIUSEPPE LODATO


di Giuseppe Lodato
Collega Aib 
Va bene togliete pure i commenti, a volte la verità fa male ed è scomoda a chi non vuol sentire o capire. Menomale che alcuni cittadini italiani non sono venduti come lo è la stampa italiana, soggiogata e calpestata dai poteri forti. Mi rivolgo ai compatrioti del Nord; non credete a tutto quello che raccontano i giornali o le tv, lo fanno solo per nascondere le vere " magagne " in Italia. Per chi sarebbe interessato alle condizioni dei forestali in Sicilia vi rimando all'eccellente blog dell' amico Michele Mogavero forestaliantincendiosicilia.. Non so da dove lo hanno preso quell'asino che trasportava acqua, magari è stato tutto montato ad hoc. Grande solidarieta' agli amici del Piemonte che in queste ore stanno vivendo giorni drammatici per gli incendi...vorrei vedere tanto Salvini in quelle zone, ( visto che lui il fuoco lo avra' visto solo in tv o magari nel camino di casa sua!!! ) perché no, ad operarsi per il bene comune. W LA LIBERTA' di STAMPA di PAROLA e di OPINIONE!!!


Leggi il commento cestinato da Piazza Pulita-La7

Il collega Giuseppe Lodato interviene sulla trasmissione di La7- Piazza Pulita