31 agosto 2016

ELICOTTERI ANTINCENDIO DELLA REGIONE SICILIANA: SERVIZIO DIMEZZATO E COSTI RADDOPPIATI


Elicotteri antincendio della Regione siciliana: servizio dimezzato e costi raddoppiati


Governo regionale e sindaci dicono che gli incendi sono opera dei piromani. Talvolta sarà anche vero. Ma noi, però, scopriamo cose sempre più incredibili. Come gli elicotteri che fino al 2013 erano 9 e oggi sono 4: più che dimezzati. E scopriamo anche – e questo è veramente incredibile! – che un qualunque mezzo antincendio della provincia di Palermo, per la manutenzione (anche per un cambio d’olio!), si deve recare a Balestrate, perché è lì la ditta che ha vinto l’appalto. Ma così non si perde tempo prezioso e, soprattutto, non si ‘bruciano’ un sacco di soldi?


Ricordate gli incendi nelle aree verdi della nostra Isola di quest’estate? A Pantelleria? A Palermo (Monte Pellegrino), nell’Ennese e, in generale, in tutta la Sicilia? Governo regionale e tanti sindaci hanno allargato le braccia: sono stati i piromani.

Indubbiamente, il 16 Giugno – giorno della grande sciroccata – deve essere successo qualcosa. Perché ci sono stati troppi incendi divampati, contemporaneamente, in tutta la Sicilia. Ma non ci risulta – allo stato attuale dei fatti – che siano stati scoperti gli autori di questo possibile piano criminale.

Ma degli altri incendi che hanno bruciato i boschi della nostra sempre più disastrata Isola che dire? Tutta opera dei piromani? E come mai nessuno li trova ‘sti piromani?

Prima di dirvi quello che abbiamo scoperto – due storie che dimostrano la cattiva amministrazione degli uffici regionali, altro che piromani! – vi ricordiamo che noi abbiamo seguito gli incendi che da Giugno ad oggi hanno funestato la Sicilia con i seguenti articoli:

qui, il giorno della grande sciroccata del 16 Giugno, ci chiedevamo se erano state effettuate tutte le opere di prevenzione dagli incendi

qui vi abbiamo parlato dell’incendio di Pantelleria manifestando i nostri dubbi sui ‘piromani’ peraltro ancora rimasti ignoti

qui vi abbiamo raccontato come, nel nome degli incendi, si mangiano i soldi nel nome dell’emergenza

in questo articolo del 19 Giugno si parla della totale assenza di prevenzione da parte della Regione siciliana

qui nei primi giorni di Luglio viene fuori che non era iniziata la campagna di prevenzione degli incendi

qui vi raccontiamo, dopo la grande sciroccata del 16 Giugno, come la grande stampa italiana ‘assolve’ il Governo Renzi e il Governo Crocetta da qualunque responsabilità

qui vi abbiamo parlato del silenzio ‘assordante’ sugli incendi nei pascoli siciliani

in questo articolo si dimostra che i mezzi antincendio della Sicilia ci sono, ma mancano i soldi per farli funzionare

In questi servizi abbiamo raccontato le responsabilità del Governo nazionale di Matteo Renzi – che toglie i soldi alla nostra Regione – e le responsabilità del Governo regionale di Rosario Crocetta, che invece di pretendere da Roma il rispetto dello Statuto in materia finanziaria non dice nulla e penalizza i Siciliani: in questo caso, il servizio antincendio nei boschi.

Ma adesso abbiamo scoperto altre due magagne che non c’entrano nulla né con i piromani, né con i tagli operati dal Governo Renzi al Bilancio della regione. Al contrario sono sprechi, in qualche caso anche illogici.

Prima notizia.

Come molti lettori sanno, fino al 2013 la Regione siciliana poteva contare su un servizio antincendio con gli elicotteri. Poi c’è stata un’inchiesta giudiziaria è abbiamo salutato i 9 elicotteri.

I 9 elicotteri antincendio costavano alla Regione siciliana 3 milioni e 200 mila Euro all’anno. C’era un contratto. C’erano le penali a carico di chi gestiva il servizio nel caso in cui avesse lavorato male. E si pagava a scomputo.

Ora c’è una convenzione con lo Stato. La Regione paga poco più di 2 milioni di Euro all’anno. Ma ha a disposizione 4 elicotteri e non 9.

Di fatto, oggi il servizio costa alla Regione siciliana più del doppio! 

La Regione siciliana, oggi, ha a disposizione un elicottero Sikorsky 964 posizionato all’aeroporto di Comiso; un Canadair, sempre a Comiso; e altri due Canadair CL 415 all’aeroporto di Trapani.

Tutt’e quattro i mezzi fanno capo alla Protezione Civile nazionale e vengono gestiti dai Vigili del Fuoco. Dovrebbero effettuale 1.120 ore di volo all’anno.

A differenza di quanto avveniva con il precedente servizio, non c’è un contratto.

Sarebbe interessante sapere quante ore di volo hanno effettuato quest’anno tali mezzi. Per fare un raffronto con il servizio precedente.

Seconda notizia.

Per esigenze di anticorruzione tutti i mezzi dell’attività antincendio di Palermo e provincia debbono effettuare la manutenzione a Balestrate. Il bando, infatti – sempre nel rispetto delle norme anticorruzione – l’ha vito un’azienda di Balestrate.

Che significa questo? Semplice: che un autobotte – che magari opera sulle Madonie – per un cambio d’olio, o per un altro qualunque intervento – deve percorrere 150 chilometri all’andata per arrivare a Balestraste e altri 150 chilometri per tornare sulle Madonie! Il tutto con dispendio di tempo e di denaro pubblico.

E questo sarebbe un servizio antincendio che funziona?

31 Agosto 2016





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