Messina, agguato a fucilate al presidente del Parco dei Nebrodi: salvo grazie all'auto blindata
Conflitto a fuoco nella notte tra un commando che ha tentato di uccidere Giuseppe Antoci e gli agenti di scorta. La vettura bloccata con dei sassi sulla strada tra Cesarò e San Fratello: "So chi mi vuole morto". Crocetta: "Rafforzare le misure di sicurezza"
di ANTONIO FRASCHILLA e ALESSANDRA ZINITI
Commando tenta di uccidere il presidente del Parco dei Nebrodi: "So chi mi vuole morto ma io vado avanti"
Quando la macchina si è fermata il commando
ha aperto il fuoco sulla vettura a bordo della quale viaggiava il
presidente del Parco dei Nebrodi. Il commando ha fatto fuoco prima sui
copertoni dell'auto blindata, poi sull'abitacolo. Per fortuna la
blindatura della carrozzeria ha fermato i pallettoni. Contro i sicari
hanno sparato i poliziotti di una volante del commissariato di
Sant'Agata di Militello, con a bordo il dirigente Daniele Manganaro, che
scortava l'auto con a bordo Antoci. Nel conflitto a fuoco nessuno è
rimasto ferito. Il commando è riuscito a fuggire mentre la scorta
portava al sicuro Antoci, che è rimasto illeso. Accanto all'auto sono
state trovate tre molotov inesplose.
"E’ stato un agguato - dice Antoci - sono
stato bloccato mentre tornavo da una manifestazione a Cesarò. A un
tratto abbiamo trovato dei grossi sassi sulla strada. Neanche il tempo
di capire cosa è successo che siamo stati crivellati dalle pallottole.
Un uomo della scorta si è buttato su di me, e a salvarci la vita è stato
il vice questore Manganaro che per caso era dietro di noi su una
volante. Sparando ha messo in fuga gli assalitori. Sono certo di chi
siano i mandanti, sono i mafiosi dei Nebrodi ma anche la 'ndrangheta,
perché il protocollo che abbiamo messo in atto qui in Sicilia sarà
applicato anche in Calabria. Il Consiglio regionale si è già determinato
sulla sua approvazione. So chi mi vuole morto"
"E' stata una notte drammatica, ma sto bene. Il mio grazie va alla polizia per avermi salvato la vita. Il mio impegno non si ferma e vado avanti" ha aggiunto il presidente del Parco dei Nebrodi. Antoci ha trascorso la notte a casa, insieme con il sindaco di Santo Stefano di Camastra, Francesco Re. Stamattina è stato raggiunto dal governatore Rosario Crocetta: "L'episodio si lega alla battaglia che con Antoci stiamo facendo contro la mafia dei pascoli - dice Crocetta - e all'azione di moralizzazione che stiamo portando avanti, che ha già portato a diversi arresti sul territorio".
"E' stata una notte drammatica, ma sto bene. Il mio grazie va alla polizia per avermi salvato la vita. Il mio impegno non si ferma e vado avanti" ha aggiunto il presidente del Parco dei Nebrodi. Antoci ha trascorso la notte a casa, insieme con il sindaco di Santo Stefano di Camastra, Francesco Re. Stamattina è stato raggiunto dal governatore Rosario Crocetta: "L'episodio si lega alla battaglia che con Antoci stiamo facendo contro la mafia dei pascoli - dice Crocetta - e all'azione di moralizzazione che stiamo portando avanti, che ha già portato a diversi arresti sul territorio".
"Occorre rafforzare le misure di sicurezza a
favore di Antoci - aggiunge Crocetta - e intensificare l'azione di
lotta contro la mafia dei Nebrodi, che pensa ancora di essere potente e
immune. Dobbiamo liberare la provincia di Messina dalla mafia dei
colletti bianchi e da quella che nei territori esercita un potere
violento verso i cittadini. Questa mattina insieme al sindaco di Santo
Stefano di Camastra sono gia' stato a trovare Antoci presso la sua
abitazione, nel pomeriggio terremo una conferenza stampa di
solidarieta', per parlare delle battaglie che su quel territorio stiamo
combattendo insieme e - conclude il presidente - per rimarcare il forte
rischio di eliminazione che corre Antoci. Siamo di fronte ad una mafia organizzatissima, non bisogna perdere tempo. Ci vuole l'esercito".
Il
prefetto di Messina ha convocato per oggi il Comitato per l'ordine e la
sicurezza, e del caso si sta occupando anche la Direzione nazionale
antimafia. Di recente il caso dei terreni concessi alla mafia è approdato anche in Parlamento, che ha sollecitato l'intervento del governo nazionale e regionale.
18 Maggio 2016
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