09 febbraio 2016

ARS. DALLA KORE DI ENNA AI SICILIANI IN AMERICA. FINANZIARIA, ECCO LA GEOGRAFIA DELLE CLIENTELE


ARS

Dalla Kore di Enna ai siciliani in America. Finanziaria, ecco la geografia delle clientele





Pioggia di emendamenti alla manovra. Il capogruppo del Pd ha chiesto di aumentare il contributo per l'Università nella quale lavora. I deputati trapanesi hanno hanno richiesto nuovi stanziamenti per gli eventi e i consorzi della zona. La catanese Raia per i teatri etnei, l'ex sindaco ragusano Dipasquale per Ragusa Ibla. Un itinerario dell'Isola, contributo per contributo. In Commissione approvato il bilancio.


di Accursio Sabella
PALERMO - Paese che vai, clientela che trovi. L'Assemblea regionale offre, ogni anno, un curioso itinerario dell'Isola. Quello scandito dagli emendamenti alla manovra finanziaria che disegnano una immaginaria geografia del “favore”. Da Trapani a Catania, dai teatri agli enti inutili, su bilancio e legge di stabilità anche quest'anno è caduta una pioggia di prebende e contributi. Che ovviamente dovranno passare dal vaglio dell'Aula. Ma sotto certi aspetti, il parlamentare ha già fatto il proprio dovere.

Ieri, intanto, la seconda commissione all'Ars ha esitato il bilancio. Adesso si passerà all'esamente della Finnanziaria. Sulla quale sono stati "appiccicati" oltre 1.500 emendamenti. Ognuno dei quali, in fondo, è come una bandierina piantata dal deputato di turno. Per dire “io c'ho provato” alla gente del proprio “territorio”. Ne sa qualcosa ad esempio la catanese e presidente della Commissione Unione Europea Concetta Raia, i cui emendamenti sono destinati ad aumentare il finanziamento per i teatri del capoluogo etneo: 200 mila euro per lo “Stabile” e 600 mila per il “Bellini”. E in quanto a geografia della clientela, ne sa qualcosa anche un altro deputato del Pd, Paolo Ruggirello: le sue proposte portano tutte accento trapanese: 270 mila euro per la “Biblioteca Fardelliana” e 200 mila euro per l'Ente Luglio musicale trapanese. Finanziamenti richiesti anche da un altro trapanese, il socialista Nino Oddo: Biblioteca Fardelliana di Trapani (+200 mila euro), il Consorzio Universitario di trapani (+400 mila euro), l’Ente Luglio Musicale (+200 mila euro) e l’Istituto di Tecnologia Avanzata di Trapani (+50 mila euro)”.

C'è poi un “coro” agrigentino in difesa degli “Istituti superiori per gli studi musicali”, tra questi, il più noto è proprio il “Toscanini” di Ribera: così, ecco la proposta dell'ex presidente della Provincia di Agirgento Enzo Fontana (Ncd) di aumentare da 200 mila a 600 mila euro lo stanziamento. Un po' meno generosi i tentativi dei “vicini di casa” Roberto Di Mauro (Mpa, aumento fino a 400 mila) e Michele Cimino (Sicilia Futura, aumento fino a 350 mila euro).

Il siracusano Vincenzo Vinciullo, presidente della Commissione bilancio, e vero fuoriclasse dell'emendamento, ha a cuore la salute della provincia aretusea. Così, ecco la richiesta di un milione per il Ciapi di Priolo, 150 mila euro per l'Istituto nazionale del Dramma antico e un milione per Ortigia. Il capogruppo del Pd Alice Anselmo è nata a Palermo, ma tra le altre cose, svolge il ruolo di docente alla Kore di Enna: a quella università ha indirizzato un aumento del contributo di 343 mila euro, per il capoluogo invece ha chiesto 500 mila euro da destinare all'Orchestra sinfonica siciliana. L'ex sindaco ragusano di Forza Italia Nello Dipasquale, oggi al Pd, ha chiesto invece quattro milioni per Ragusa Ibla.

Tra gli emendamenti, poi, spuntano dei “classici”. I finanziamenti, cioè, destinati agli enti che da anni gravitano attorno al pianeta Regione e che in passato erano stati frequentatori assidui della cosiddetta “Tabella H”. Sempre Vinciullo ha infatti richiesto due differenti finanziamenti per il Cerisdi: uno da 300 mila euro e uno da mezzo milione. Lo stesso deputato di Ncd ha poi proposto un contributo ulteriore da un milione di euro per l'Irsap e 1,5 milioni per l'Assocazione allevatori (Aras). Per il Coppem, invece, Giovanni Panepinto (PD) ha chiesto un finanziamento da 280 mila euro, il capogruppo dell'Mpa Di Mauro ha richiesto un milione per i Consorzi universitati e altrettanto per l'Ente porto di Messina. Due finanziamenti da mezzo milione l'uno sono stati proposti invece dal paralamentare del Cantiere popolare Roberto Clemente per l'Istituto per l'incremento ippico e l'Istituto zootecnico, mentre Dipasquale ha chiesto un contributo da 700 mila euro per il Corfilac. Contributi per l'Unione italiana ciechi (intorno al milione di aumento), per la Fondazione Hellen Keller (circa 700 mila euro) e la Stamperia Braille (anche in questo caso oltre un milione in più) sono stati richiesti da diversi deputati, tra gli altri il neo Forza Italia Franco Rinaldi e l'ex compagno di Pd e messinese come lui Filippo Panarello.

E a volte la geografia della clientela supera gli stretti confini dell'Isola. È il caso dell'emendamento voluto dal capogruppo della Lista Musumeci Santi Formica: 50 mila euro per la Confederazione siciliani del Nord America. Una associazione con sede a Licata, ma dal respiro internazionale. Quei soldi serivranno a “rinsaldare i rapporti con i nostri corregionali del Nord America”. Se ne sentiva, in effetti, il bisogno.

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