01 ottobre 2015

SICILIA DEMOCRATICA PER LE RIFORME. “CARO LAURIA: LA STORIA CI COSTRINGE A RIVEDERE LE CATEGORIE DELLA POLITICA”. UN CONTRIBUTO DELL'ON.LE TOTÒ LENTINI SULLA POLITICA



Ricevo e pubblico
dalla Dott.ssa Maria Giambruno
Ufficio stampa Sicilia Democratica





SICILIA DEMOCRATICA PER LE RIFORME


“CARO LAURIA: LA STORIA CI COSTRINGE
A RIVEDERE LE CATEGORIE DELLA POLITICA”

Un contributo dell'On.le Totò Lentini  sulla politica



Palermo 30 settembre 2015 –
L'articolo apparso oggi su Repubblica a firma di Emanuele Lauria stimola in me l'esigenza di portare il dibattito politico su un piano diverso. Letto attraverso la penna di Lauria, infatti, lo scenario politico siciliano appare come un luogo confuso e opaco abitato da soggetti sperduti alla ricerca di collocazioni più o meno comode.

Non v'è dubbio che i movimenti che animano oggi la politica nazionale, e di riflesso quella regionale, possono apparire ai più superficiali osservatori come operazioni di piccola strategia a garanzia di  personali vantaggi.

Chi scrive, però, ha il dovere di riportare il confronto ad un dibattito di sistema per cercare di  comprendere cosa sta succedendo a livello internazionale e nazionale, comprendere come sono cambiate le categorie della politica e cercare di dare una lettura più profondamente degli accadimenti.

Finita l'era delle aggregazioni di partiti – di cui la Democrazia Cristiana fu grande animatrice (vedi pentapartito DC,PSI,PRI,PLI,PSDI) – si è aperto un nuovo capitolo della nostra storia che gradatamente ci ha portato da un sistema di rappresentanze dell'elettorato organizzato per categorie su un'appartenenza ideologico-partitica verso un bipolarismo, proprio dei paesi anglosassoni che costringe le componenti sociali ad una progressiva concentrazione.

Intorno a due poli - centrodestra e centrosinistra – siamo costretti, quindi, a costruire consenso, a definire aggregazioni, ad esprimere idee e progetti politici. L'esigenza di trovare punti di accordo  costringe ad apparentamenti spesso non facili da realizzare perché pur sempre affidati a uomini che spesso nel guardare la luna si fermano al proprio dito.
E' in questa esigenza e contesto, mobile ed in continuo divenire, che vanno letti i movimenti che animano in questi giorni le sale della politica.

C'è un'area moderata, liberale e riformista - rappresentata da forze politiche quali Sicilia Democratica e PDR - che ha riconosciuto nel progetto che fa riferimento al premier Renzi un'idea politica coraggiosa, moderna, solidale e mirata al rilancio economico della nazione e ad una maggiore rappresentatività nei tavoli di concertazione europea ed internazionale. Quest'area in Sicilia si riconosce in una parte significativa del PD con la quale ha da tempo avviato una collaborazione proficua ed oggi, cercando di superare i personalismi ha definito un patto federativo ed è impegnata in una trattativa serrata con il partito di maggioranza relativa per definire insieme priorità, tempi e modi dell'azione politica al fine di  dare risposte celeri ed esaurienti ai siciliani.

Tutto questo non può che generare movimenti. Lo scenario ormai non è né potrà più essere statico  perché l'adesione delle rappresentanze ad un raggruppamento non è più, come un tempo, basata sulla fideistica partecipazione ad un partito, statico e strutturato, ma riconosce di volta in volta, nella bontà della proposta e dei progetti, i termini per una collaborazione su obiettivi.
On.le Totò Lentini – Capogruppo di Sicilia Democratica all'ARS













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