“Mance elettorali, emendamenti-sanatoria, commi-omaggio della ditta. Tutto come da copione in questi giorni all’Ars, in attesa del varo, oggi, delle leggi di Bilancio e di Stabilità. Ma un nodo resta irrisolto: l’assenza di una visione che possa dirsi tale, di sviluppo della Sicilia”. Così Mimmo Milazzo, segretario della Cisl nell’Isola, in vista dell’approvazione a Sala d’Ercole dei documenti contabili. Milazzo interviene sui temi dell’economia e della politica regionali alla vigilia della manifestazione per il Primo maggio che Cgil, Cisl e Uil nazionali hanno deciso, quest’anno, di tenere a Pozzallo (Ragusa), porto assunto come simbolo degli sbarchi di migranti.
“La scelta di Pozzallo, per un verso testimonia dell’impegno del mondo del lavoro in direzione dell’integrazione sociale e dello sviluppo come valorizzazione delle differenze”, dice il segretario. Per l’altro è un indice puntato contro la Regione che chiuderà pure, tra una maratona e l’altra, la discussione finanziaria. Ma nella quale “checché ne dica qualcuno, il sistema economico e sociale continua a franare”, denuncia il segretario Cisl. In Sicilia, afferma, “attendiamo una riforma del welfare mentre il 32,5%, cioè un terzo delle famiglie, versa in condizioni di povertà”. Manca un piano regionale dei trasporti per governare l’emergenza e andare oltre l’emergenza, in un’Isola drammaticamente divisa in due che avrebbe bisogno, più che di toppe, di “un piano complessivo di collegamento rapido, non solo tra l’ovest e l’est”. Inoltre, la farraginosità del sistema politico-istituzionale fa sì che per realizzare un’opera pubblica finanziata dalle politiche di coesione ci vogliano 7 anni contro i 3,8 appena dell’Emilia. E un freno a mano allo sviluppo, incalza Milazzo, è pure la mancata riforma degli enti di area vasta: “presidi territoriali, in particolare in materia di viabilità secondaria e di edilizia scolastica”. Dunque, “il ddl va ripreso, tirato fuori dalle secche della commissione dell’Ars e tradotto in norme di legge”. “Va archiviato – insiste Milazzo – il poltronificio della logica commissariale”.
Quanto al Primo Maggio, tema della manifestazione di Pozzallo è “La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso”. “Vogliamo – spiega il segretario della Cisl Sicilia – affermare la centralità della persona umana, sempre e comunque”. Per questo “chiediamo all’Ue di rivedere le politiche inadeguate fin qui seguite, nel segno dell’integrazione e della coesione sociale. A partire dalla sospensione del regolamento di Dublino così da consentire l’accoglienza sostenibile dei profughi”. E “ci auguriamo – affermano alla Cisl – che il pentimento manifestato ieri da Jean Claude Juncker traduca in fatti la risoluzione del Parlamento Ue sulla ripartizione per quote dei richiedenti asilo, tra gli Stati membri”.
A Pozzallo l’appuntamento, domani, è in piazza delle Rimembranze, alle 9. La manifestazione prenderà le mosse con la lettura di poesie sui temi dell’immigrazione, del Mediterraneo come spazio di pace, della lotta alla marginalità sociale e alle nuove e vecchie povertà. Seguirà la testimonianza di immigrati e lavoratori di diversi settori. Per le 10 sono previsti i comizi dei leader nazionali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Gli interventi dei segretari generali saranno trasmessi in diretta su Rai3. Diretta pure su Radio1 Rai a partire dalle 8,30.
Ai comizi seguirà il lancio in mare, da un pontile tra il porto e il lungomare, di una corona di fiori e di 400 garofani, 200 bianchi e altrettanti rossi. “Un gesto di cordoglio – spiegano alla Cisl – in memoria dei tanti disperati morti per inseguire invano un sogno di libertà e di una vita migliore”.

Manifestazioni si terranno anche in tante piazza italiane. A Roma nel pomeriggio, a partire dalle 15 quando avrà inizio l’anteprima, piazza San Giovanni ospiterà il tradizionale concertone offerto da Cgil Cisl e Uil.
A Pozzallo la Cisl Sicilia sfilerà con lavoratori, delegati e con i vertici provinciali e regionali del sindacato, guidati da Milazzo.

30 Aprile 2015
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