22 agosto 2014

PROTOCOLLATA UNA SEGNALAZIONE, INVIATA DALL'ASSOCIAZIONE FARE VERDE, RELATIVA ALLA POSSIBILE ATTIVITA' NON PRODUTTIVASU DEMANIO MARITTIMO E FORESTALE


I vigili a Randello «Forti coi deboli deboli coi forti?»

«Abbiamo raccolto un carteggio a disposizione di tutta la cittadinanza»

Il documento della pratica Suap. Foto lasicilia.it




Alessia Cataudella
Il report sull'attività esperita dalla polizia locale del Comune di Ragusa nel weekend di Ferragosto - dal quale si evince che in occasione delle festività i vigili urbani hanno svolto, oltre al lavoro di controllo del traffico veicolare, anche quello relativo alle attività commerciali abusive - è stato lo spunto, per i volontari di Randello Libera, per tornare su un argomento caldo quasi tanto quanto il sole dell'estate ragusana.
La polizia locale ragusana ha effettuato "controlli serrati nella frazione rivierasca di Marina di Ragusa, volto alla repressione di ogni attività abusiva di commercio su area pubblica"? E i «randellinini», congratulandosi per lo sforzo profuso, chiedono al sindaco di Ragusa Federico Piccitto perché tanta attenzione non sia stata applicata anche per esercitare i dovuti controlli lungo l'arenile di Randello.  

 La recente manifestazione degli ambientalisti lungo la spiaggia di Randello. Foto lasicilia.it

"Dove - si legge - sin dal 1 luglio 2014, è attivo uno stabilimento balneare". "Speriamo - proseguono gli attivisti a difesa dello spiaggione di Punta Braccetto - di essere smentiti, non sappiamo con certezza se determinate verifiche siano realmente o meno avvenute, ma non vorremmo essere indotti a pensare che l'azione di controllo sia forte con i deboli e debole con i forti. Ci permettiamo, infatti, di ricordare al primo cittadino che in data 25 luglio 2014 è stata protocollata una segnalazione, inviata dall'associazione ambientalista Fare Verde, relativa alla possibile attività produttiva non autorizzata su demanio marittimo e forestale (ricadente in territorio di Ragusa), da ascrivere ad un noto resort operante in zona. Detto resort, come il sindaco ben saprà, ha presentato al Comune di Ragusa, nel dicembre 2013, un progetto per la realizzazione di una struttura balneare nella spiaggia di Randello".
Da questa richiesta, scrivono ancora dal comitato, è partita la pratica Suap n. 073/2013. Come ravvisato dal gruppo, nell'art. 7, comma 6, del Dpr 160/2010 (regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attivita' produttive), si dice "che il provvedimento conclusivo del procedimento è, ad ogni effetto, titolo unico per la realizzazione dell'intervento e per lo svolgimento delle attività richieste".
E si domandano, ancora da Randello Libera, se l'iter autorizzativo della pratica Suap 073/2013 sia mai stato concluso. "Per quanto da noi potuto riscontrare - è precisato ancora tra le righe del documento inoltrato dagli ambientalisti, che si rivolgono sempre a Piccitto invitandolo a fare piena luce sulla vicenda e a rettificare, se necessario, i dati dell'analisi tracciata dagli stessi randellini - non risulta che l'iter autorizzativo coordinato, relativo alla pratica Suap 073/2013, abbia portato all'emissione di un provvedimento conclusivo, così come previsto dall'art. 7 del Dpr 160/2010. Né abbiamo riscontrato, dalla documentazione in nostro possesso, un parere espresso in qualsivoglia modo dall'Asp".
Mentre le domande montano, il comitato a difesa dell'integrità della spiaggia di Randello, che nei mesi, ha assicurato, "ha raccolto un voluminoso carteggio", assicura che le presunte anomalie ed incongruenze emerse saranno spulciate tutte, nei giorni a venire, in attesa di chiarimenti.
Anticipano dal gruppo: "A puntate, usciranno tutti i particolari dell'intricata vicenda, e il dossier sarà a piena disposizione della cittadinanza".

21 Agosto 2014



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