17 agosto 2014

FONDI EUROPEI, L'ATTACCO DI LO BELLO: CACCIAMO I DIRIGENTI. LA SPESA DEI FONDI UE E' A LIVELLI DISASTROSI E QUESTO E' INACCETTABILE, SPECIALMENTE IN UN MOMENTO DI CRISI COME QUESTO. INDIGNAZIONE ANCHE DAL MONDO SINDACALE


Fondi europei, l'attacco di Lo Bello: "Cacciamo i dirigenti"


Dopo la pubblicazione su Repubblica dei dati sulla spesa Ue in Sicilia il vicepresidente nazionale di Confindustria Ivan Lo Bello chiede di «mandare a casa» i burocrati che hanno portato la Sicilia a questo livello. E lancia un appello al governatore Crocetta e a tutta la classe politica: «Si metta al centro dell'agenda il dramma dei fondi non spesi mentre la Sicilia rischia di morire, un fatto inaccettabile».
Di uguale tenore l'intervento del segretario della Cisl, Maurizio Bernava («Crocetta e Renzi facciano qualcosa di concreto invece lanciare slogan e fare demagogia»), e del segretario della Cgil Michele Pagliaro («la Regione non ha abbastanza risorse in bilancio per il cofinanziamento»). Industriali e sindacati puntano il dito contro la politica siciliana «incapace di spendere i fondi europei mentre l'Isola rischia di affondare».
I dati regionali consegnati al presidente del Consiglio Matteo Renzi in vista della visita siciliana sulla spesa dei fondi Ue sono allarmanti: dei 4,3 miliardi di euro della programmazione 2007-2013, sono stati spesi appena 1,8 miliardi di euro, il 43 per cento. Entro dicembre 2015 la Sicilia dovrebbe spendere di più di quello che ha certificato nei precedenti sette anni. Una missione impossibile, che vede alcuni dipartimenti fermi al 13 per cento di spesa, come la Famiglia, o come i Beni culturali, il Turismo e le Attività produttive che si aggirano intorno al 20 per cento.
Il vicepresidente nazionale di Confindustria, Lo Bello, non usa giri di parole: «Devono andare a casa i burocrati che ci hanno portato a questo stato dell'arte — dice — la spesa dei fondi Ue è a livelli disastrosi e questo è inaccettabile, specialmente in un momento economico di crisi come questo». Secondo Lo Bello «bisogna distinguere due questioni: c'è una grave responsabilità dei dirigenti — dice — che purtroppo la legge del Duemila ha resto intoccabili. In questo caso occorre subito individuare le singole responsabilità: di fronte a una Sicilia che ha perso i 4 per cento del Pil non ci può essere clemenza per nessuno. Ma c'è anche un problema politico, che riguarda tutti, governo, Ars e rappresentanti dei partiti: nell'agenda del dibattito sentiamo parlare solo di rimpasto e non di iniziative per i giovani, le imprese e il futuro della Sicilia. Manca una strategia a tutti i livelli, mancano obiettivi chiari e si naviga a vista. Adesso però non si può più accettare una situazione simile».
Il segretario della Cisl chiede a Crocetta di convocare un tavolo aperto alle forze sociali: «Non si programma nulla e non sappiamo in quale direzione stiamo andando — dice Bernava — non solo rischiamo di perdere centinaia di milioni di euro di fondi Ue, ma della nuova programmazione non sappiamo nulla. Il governo Crocetta non ci ha mai convocato, una scelta incredibile. Come pensa di sapere cosa ha bisogno la Sicilia senza chiedere un parere alle parti sociali e alle imprese?».
Per Pagliaro della Cgil «dal Duemila in poi, in molte occasioni, abbiamo sprecato i fondi strutturali»: «Il governo Crocetta ha segnato un'inversione rispetto al passato, ma la prospettiva del futuro è nerissima. In più nei prossimi anni si perderanno altri posti di lavoro e non possiamo permetterci di perdere un solo euro di fondi Ue. Fa bene il governo nazionale a strigliare la Sicilia, fa bene Crocetta se rimuove i dirigenti lumaca. Ma importante è spendere i fondi Ue e so che ci sono problemi sul cofinanziamento, e temo che nel bilancio regionale attuale non ci siano le risorse». a. fras.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I soldi non spesi scatenano le reazioni indignate di Confindustria e sindacati "Pil a fondo, nessuna clemenza"
Gravi colpe dei burocrati ma il problema è anche politico Si parla di rimpasto e non di futuro

14 Agosto 2014
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/08/14/fondi-europei-lattacco-di-lo-bello-cacciamo-i-dirigentiPalermo06.html






2 commenti:

  1. FINALMENTE QUALCUNO GLI SBATTE IN FACCIA LA VERITA'
    Altro che comparto forestale ...ecco dove si annidano i mali di Sicilia caro Crocetta .... hai capitoooooo? O dobbiamo ripetertelo meglio.

    RispondiElimina
  2. Ciao Michele,da qualche settimana alcuni Lavoratori Forestali(di cui lo scrivente) siamo impegnati in autostrada Rosolini Siracusa per opere di pulitura,con tanti elogi da parte degli addetti all'ANAS responsabili dell'autostrada."nessuno mai come voi hanno fatto questi lavori cosi' bene"Io ti chiedo di informarti presso l'azienda foreste di Siracusa per maggiori dettagli...FACCIAMOLO SAPERE CHE I FORESTALI SE GLI DANNO IL LAVORO;LO SANNO SVOLGERE IN MANIERA PROFESSIONALE E INTELLIGENTEMENTE...Ti ringrazio per quello che fai per noi Forestali e ti saluto...Santo Canonico

    RispondiElimina

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.