23 giugno 2014

IL PRESIDENTE DEL CAS: IL GOVERNATORE CROCETTA MI DICEVA CHE I FORESTALI NON HANNO GRANDE VOGLIA DI IMPEGNARSI


Il Cas: «Abbiamo chiesto 200 milioni alla Banca europea»

Infrastrutture. Forestali al lavoro in autunno. Problemi anche per l'Anas



Tony Zermo
Catania. Non so se vi siete accorti, quando entrate in autostrada al casello di San Gregorio, che la macchina distributrice dei ticket è sporca da fare ribrezzo. E' ingrommata da decenni dalla polvere, dalla cenere dell'Etna, dalle gomme da masticare, dagli scarabocchi. E' talmente sporca che per un certo periodo si sono viste delle zingare messe là a porgere i ticket agli automobilisti per evitare che anche il dito indice e persino lo sguardo si sporcassero. Certo non è un bel biglietto da visita per il Consorzio autostrade siciliane (Cas).
Ne abbiamo parlato con il nuovo presidente del Consorzio Rosario Faraci, che è di Gela e gode della fiducia del presidente Crocetta. Abbiamo allargato il discorso al seccume delle piante al centro e ai lati dell'autostrada e al percorso di guerra di alcuni tratti della Catania-Messina con il manto stradale disastrato.
«Per gli impianti che distribuiscono i biglietti - dice Faraci - faremo subito una pulizia straordinaria, però al momento non possiamo metterne di nuovi perché prima dobbiamo fare una trafila burocratica, cioè preparare la pratica e sottoporla agli uffici della Regione. Sembra che abbiamo autonomia finanziaria, ma non è così».
Questo riguarda soltanto uno dei lati del problema complessivo, anzi il minore, ma per il manto stradale cosa si pensa di fare prima che qualche automobilista ci rimetta la pelle e poi vi chiedano un maxi risarcimento?
«Il presidente Crocetta conosce il problema. Stiamo preparando la richiesta di un mutuo alla Bei, la Banca europea degli investimenti, e siamo fiduciosi che ci venga accordato. Il mutuo richiesto è di 200 milioni e serve per rifare il manto stradale nei tratti critici nelle tre autostrade di competenza del Consorzio, la Catania-Messina, la Messina-Palermo e la Siracusa-Ragusa-Gela dove i lavori sono ancora in corso. I lavori sulle tre nostre autostrade dovrebbero durare 2-3 anni perché non si possono chiudere per fare i lavori tutti insieme. Di conseguenza non abbiamo bisogno dei 200 milioni richiesti tutti in una volta, basterebbero 80 milioni a tranche. Abbiamo già pronta la progettazione e quando ci sarà sicurezza del mutuo potremo fare i bandi di gara. Insomma, fra tre anni al massimo sarà un piacere per gli automobilisti viaggiare sulle autostrade siciliane».
Va bene, si può aspettare, ma per mettere a posto piante e fiori? Se vogliamo fare turismo le nostre autostrade debbono essere infiorate. Il presidente Crocetta mi diceva che i forestali non hanno grande voglia di impegnarsi.
«Credo che non sia esattamente così. Il fatto è che i forestali non sono addestrati a questo compito, quindi è stato concordato che dovranno fare un corso di formazione prima di intervenire sulle autostrade. Stiamo organizzando dei corsi specifici per ogni provincia interessata, cioè Messina, Catania, Siracusa e Ragusa, d'intesa con la Direzione regionale delle foreste. I tempi tecnici di impiego dei forestali nelle autostrade dovrebbero scattare in autunno, Nel frattempo abbiamo fatto un bando per pulire tutto il verde secco o marcito attorno e all'interno delle autostrade e a metà luglio dovrebbero partire i lavori. Stiamo provvedendo, sono fiducioso che potremo fare un buon lavoro».
Le grane però non sono soltanto queste. Bruno Marziano, presidente della commissione Attività produttive all'Ars, ha preannunciato una interrogazione «perché non si può prevedere una stagione di inferno per gli automobilisti, turisti o residenti che siano». Marziano rileva come i due tratti autostradali da Rosolini a Siracusa e poi fino a Catania (ma la Siracusa-Catania è dell'Anas) siano in pessime condizioni. «Due delle gallerie della Siracusa-Catania sono completamente al buio e senza la garanzia minima di sicurezza da più di un anno. Come è possibile che in un'autostrada ipervigilata, dove esistono videocamere, possano essere stati commessi furti di rame? C'è qualcosa che non funziona». Quanto alla Siracusa-Gela (questa sì di competenza del Cas) nel tratto Rosolini-Cassibile «a parte l'oscurità, le erbacce sono così folte ai margini della carreggiata che quando si imbocca lo svincolo viene impedita la visibilità agli automobilisti. Sulla Rosolini-Cassibile sono cominciati i lavori di riqualificazione in corrispondenza del periodo estivo, ma il Cas deve garantire che il sabato e la domenica nella zona di restrizione del traffico ci sia personale che garantisca il normale deflusso. Al casello di Cassibile si rischiano code lunghissime». Insomma, il presidente Faraci ha trovato al Cas parecchie gatte da pelare.

22 Giugno 2014


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Ma chi l'ha detto che i forestali non vogliono impegnarsi? Presidente da domani mattina siamo disponibili a pulire le autostrade, Le ricordiamo che anche quelle provinciali sono nello stato di abbandono più totale. Si faccia un giro.  
Non solo, mi dispiace per Lei, ma siamo disponibili anche per i siti archeologici abbandonati, per il dissesto idrogeologico, lavori di pubblica utilità presso tutti gli enti. Presidente, vogliamo lavorare OLTRE LE GIORNATE GARANTITE. Nel prossimo riordino se avete veramente voglia di metterci mano, dovete prevedere due soli contingenti: OTI E 151NISTI, il resto sono solo chiacchiere!










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