12 agosto 2012

SIFUS: O VOTO PER UN FORESTALE O NON VOTO!!!

 

SI.FU.S: NESSUNA SINDROME DI STOCCOLMA PER I FORESTALI

SIFUSC.STAMPA. "Forestali Siciliani!!!! Se appena si riattiva l'assemblea regionale siciliana, visto che ne ha facoltà in quanto organo legislativo, non approva la nostra proposta di legge sulla stabilizzazione ( che prende gran parte delle risorse necessarie dai fondi europei e dai fondi che si risparmiano dalla mancata erogazione dell'indennita' di disoccupazione), non mi sento di poter votare per nessuno di questa classe dirigente.
A questo parlamento abbiamo imboccato con il cucchiaino la prima proposta di legge della storia che guarda alla stabilizzazione in un quadro di pubblica utilita', una proposta che interviene seriamente sulla programmazione dei lavori nei boschi e prevede nuove competenze capaci di intervenire sull'assestamento e il consolidamento idrogeologico del territorio. La proposta è passata da ben 2 commissioni all'unanimita' ed ha le carte in regola per passare dalla commissione bilancio e dell'ars entro questa legislatura. Qualcuno furbescamente sostiene che non c'è più tempo, ma mente sapendo di mentire.
Tutte le parti politiche hanno detto che rappresenta una soluzione ai mali del comparto, tant'è che un pezzo del pdl se l'è copiata e ne ha presentata un'altra fotocopia della nostra (la nostra ha le pulci della liberta'); il presidente Lombardo, nelle settimane scorse, quando i forestali venivano attaccati dalla stampa di regime, si difendeva dicendo che questi lavoratori andavano stabilizzati; in realta' solo il pd è rimasto in silenzio perche' per esso a parlare sono cgil ,cisl e uil che come è noto la stabilizzazione non la vogliono in quanto perderebbero migliia di quattrini e e la rete che hanno buttato sul comparto agroforestale.
Morale della favola: credo che se non si fa la legge, nessun forestale di quelli che voglio la stabilizzazione come fatto di giustizia sociale e per ragioni di dignita', possa votare per questi signori parlamentari che la legge pur avendola avuta a portata di mano, non l'hanno voluta.
Non possiamo essere contaminati dalla cosiddetta "sindrome di stoccolma", ossia quella malattia rara che si verifica qualora le vittime (in questo caso i forestali) si innamorano dei loro carnefici ( l'ultimo governo, l'ars e i confederali).
I forestali siciliani che vogliono la stabilizzazione, cosi come hanno avuto la capacita' di costruirsi un sindacato ( il sifus) atto a difendere i loro interessi ( fatto che ha prodotto, in un anno e mezzo della sua nascita, l'ingresso della 1° proposta di legge della storia che guarda alla stabilizzazione all'ars), devono avere quella di costrursi un loro partito o un loro gruppo parlamentare, magari assieme ai braccianti, ad altri lavoratorori precari, ecc, in grado di portare dentro il palazzo "lavoratori forestali in carne ed ossa" ( si quelli che spengono il fuoco o zappano i viali parafuoco e che purtroppo, a volte perdono la vita nell'esercizio del loro lavoro) che una volta eletti, si assumono l'impegno di far votare la legge sulla stabilizzazione.
Questa, assieme alle alle questioni sindacali che sono in campo ( lotta x far votare la legge subito e lotta per garantire le giornate del 2011, organizzazione di una rete di patronati in sicilia), è la proposta che portero' all'assemblea regionale del 5 settembre a Palermo: <<o voto per un forestale o non voto!!!!>>"
SEGRETARIO REGIONALE - MAURIZIO GROSSO

12 Agosto 2012 







Sono pronto per votare un collega, ma in un nuovo partito, e il candidato Presidente di quest'ultimo, solo Lui, deve inserire le nostre richieste nel programma elettorale.




 
Manzella chiede nuovi politici per la Sicilia
 
 
Nella foto il vescovo Manzella
Il vescovo Vincenzo Manzella chiede il rinnovamento della politica siciliana e, alla fine della processione del Salvatore, domanda per l'Isola uomini credibili, senza paura e senza complessi del passato. Per il suo terzo discorso in piazza, da quando è Presule a Cefalù, davanti alla folla raccolta per festeggiare il santissimo Salvatore guarda alla situazione regionale e delinea un vero e proprio identikit del politico di cui ha bisogno la Sicilia per risollevarsi.

«Pensando alla situazione attuale della nostra Regione siciliana - ha detto - auspichiamo un profondo rinnovamento della politica». Per Manzella, quindi, servono uomini e donne che sappiano imprimere una svolta radicale alla terra siciliana. Una svolta orientata al bene comune. Ma qual è l'identikit di questo nuovo politico per Manzella?
Il vescovo lo delinea bene nel suo discorso. Anzitutto dovrà essere onesto. Poi deve saper cogliere i segni dei tempi per far traghettare l'Isola verso le nuove frontiere dello sviluppo sostenibile. Già da queste prime due caratteristiche viene fuori che Manzella guarda al futuro della politica siciliana con persone nuove che la sappiano incarnare. Gente che sappiano leggere l'oggi per far vivere alla terra siciliana un futuro di prosperità. Per far capire meglio alla folla il politico di cui ha bisogno la Sicilia, Manzella cita Luigi Sturzo: «Senza uomini giusti la giustizia non si realizza; senza uomini liberi la libertà non ha cittadinanza; senza uomini forti i mezzi uomini hanno il sopravvento. È tempo di verità, è tempo di onestà, è tempo di competenza».

Insomma per il vescovo di Cefalù è davvero tempo di cambiare. E allora ecco altre tre caratteristiche del nuovo politico siciliano: credibilità, coraggio e vicinanza con la gente. Il Presule sottoliena che il nuovo politico deve avere il coraggio di cambiare e potrà realizzarlo se saprà lavorare, piangere, ridere, amare e sognare insieme agli altri. Insomma per Manzella il nuovo politico dovrà vivere tra la gente e non potrà certamente più far parte di una casta. Per questo il Vescovo chiude il suo discorso dicendo che occorrono uomini della testimonianza che devono parlare con la vita più che con le parole.




Bisogna solo condividere!!!




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