27 luglio 2012

LEONFORTE (EN). ARGOMENTI DISCUSSI GIORNO 24 LUGLIO

Pubblico quì sotto gli argomenti che sono stati trattati nell'incontro del 24 luglio 2012 dai colleghi di Leonforte.

Ringraziamo Francesco Di Clemente per l'impegno mostrato a favore della categoria e per le info che gli avevo richiesto.


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5 commenti:

  1. Vorrei chiedere al sig. Clemente, visto la sua completa ostilità nei confronti del sifus, nelle lotte intraprese e in ciò che esso propone, come pensa di poter risolvere il problema da lui sollevato?
    Come pensa di contrastare le intenzioni dell'ass' Vecchio e del mondo imprenditoriale?
    Quale azioni ha intenzione di intraprendere per il prossimo futuro?
    Grazie.

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  2. A causa di una svista avevo dimenticato di inserire la Terza Pagina. Mi scuso per l'accaduto.

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  3. I problemi possono essere risolti solo con l’UNITA’ DEI LAVORATORI, i quali, utilizzando l’unico metodo
    che possa assicurare loro LIBERTÀ DI PAROLA e DECISIONI CONDIVISE (ovviamente attraverso un sereno e
    costruttivo confronto/scontro), e cioè il METODO ASSEMBLEARE, decidono AUTONOMAMENTE e RESPONSABILMENTE di volta in volta quale iniziative intraprendere (come lo sciopero sul posto di lavoro, l’occupazione dei cantieri o dell’Azienda forestale, oppure, nei casi dove necessita una presa di posizione più ardua, il blocco delle strade, delle ferrovie, ecc., o anche il sabotaggio) per provare a mettere con le spalle al muro l’Azienda e la Regione Sicilia, costringendoli così a cedere (E NON A TRATTARE) alle nostre richieste.
    TROPPI SINDACATI! Delegati che fino ad oggi CI HANNO SOLO SVENDUTO e che trattano con chi NON HA MAI VOLUTO LA NOSTRA STABILIZZAZIONE (che, per intenderci, io vorrei). Che trattano con chi, dopo decenni di precariato, ci mantiene ancora appesi ad un filo (ricordo, inoltre, che molte cose che sono trattate nel CCNL e nel CIRL NON CI SONO MAI STATE DATE. Anche le cose più elementari).
    Per quanto riguarda poi la PROPOSTA DI LEGGE POPOLARE SULLA STABILIZZAZIONE presentata dal Sifus, personalmente non ho firmato durante la raccolta firme per il semplice motivo che non ho condiviso l’idea di venire utilizzati per LAVORI DA SVOLGERE FUORI DAI CANTIERI DEMANIALI. Ritengo che questo vada a discapito della nostra categoria e della nostra professionalità acquisita negli anni. Comunque, in maniera responsabile, alla manifestazione indetta dal Sifus-Flaica CUB del 16 maggio (se non ricordo male), IO C’ERO.
    Per il discorso riguardante l’assessore Vecchio, NON TOCCA SOLO A ME DECIDERE come contrastare i
    suoi attacchi. Però potrei suggerire, a TUTTI GLI OPERAI FORESTALI, di riunirsi il prima possibile nei propri
    paesi per discutere, in assemblea, su quel che sta accadendoci (o che potrebbe accaderci fra non molto). Creare, insieme ad altri gruppi di operai forestali di altri paesi, UNA RETE DI DISCUSSIONE E DI CONFRONTO, in modo tale che ogni qual volta si ha la necessità di intraprendere un’azione o una protesta lo si possa fare in maniera UNITARIA. Questo creerebbe forza. Ed è proprio questo quel che IL POTERE TEME… E CHE NON VUOLE. Francesco Di Clemente

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  4. Sig. Di Clemente, provo in poche parole a dare una risposta al suo commento.
    Lei ha iniziato dicendo che i problemi si possono risolvere solo con l'unità dei lavoratori, cosa peraltro che io condivido e perseguo da sempre, ma su questo voglio farle notare che la sigla SI.F.U.S. sta proprio per SIdacato Forestali """UNITI""" per la Stabilizzazione. Un sindacato costituito al 99% e ripeto al 99% da operai forestali appartenenti a tutti i comparti e graduatorie forestali, ad eccezione del Segretario Generale Maurizio Grosso unico sindacalista di razza ma da tutti noi acclamato all'unanimità nostro SEGRETARIO per le grandi attitudini e doti di combattente e stratega non chè di grande rispettoso per la democrazia e libertà di parola, tant'è che prima della raccolta delle firme, dopo la raccolta delle firme a anche durante l'iter istituzionale della proposta di legge da noi presentata, ha sempre fatto ininterrottamente tutti i giorni riunioni in tutta la sicilia o quanto meno dove gli è stato permesso e organizzato una PUBBLICA ASSEMBLEA. Ascoltando e dando luogo alle richieste e progetti che man mano gli venivano prospettati, mettendosi sempre a disposizione e chiedendo aiuto e collaborazione a tutti.
    Lei dice troppi sindacati ...le rispondo, ha ragione!
    Noi siamo nati come movimento, ma per poter entrare nella stanza dei bottoni e scoperchiare i vari inciuci e complotti perpetrati nei nostri confronti per trentanni siamo stati costretti a chiamarci SINDACATO, ma la differenza e che siamo un sindacato di base la cui voce e la voce esclusiva DEGLI OPERAI FORESTALI TUTTI "ANTINCENDIO E AZIENDA".
    Sulla proposta di legge rispetto la sua DEMOCRATICA scelta e il suo LIBERO pensiero, ma a tal proposito vorrei farle delle domande: Se già ci sono notevolissimi problemi per stabilizzare 26.000 forestali in tutto il territorio siciliano con tutto che abbiamo anche previsto da dove prelevare i finanziamenti, come pensa che si possa fare una stabilizzazione dentro i soli recinti forestali? e con quali finanziamenti visto che dalla spesa corrente si rischia addirittura di non avere più neanche le gg finora svolte? e poi mi spieghi per quale motivo se io faccio il motoseghista, o il caposquadra, o all'addetto antincendio dovrei vedere sminuita la mia professionalità se svolgo lo stesso identico lavoro nel resto del territorio siciliano?.
    Un ultima domanda, dal suo post noto che Lei risiede in Provincia di Enna, provincia nella quale c'è un ottimo rappresentante del SIFUS e nella quale sono state svolte diverse riunioni, come mai i suoi dubbi, timori, consigli e magari aiuto attivo non le a provate a farle a tempo opportuno e con un confronto umano e reale?
    E infine mentre ci siamo vorrei capire la sua frase scritta nel "Nota Bene": UNICA NOTA STONATA, PURTROPPO SI E' AVUTA QUANDO HA PRESO LA PAROLA UN SINDACALISTA DEL SIFUS ......se non vado errato il sindacalista in questione è un operaio forestale è in un regime di democrazia e libertà anche da Lei auspicata non ci vedo nulla di male se abbia preso la parola e portato avanti gli intenti che perseguono GLI OPERAI FORESTALI RIUNITI NELLA SIGLA SIFUS, non posso certo pensare che i problemi e relative soluzioni sono solo le sue.
    Con ossequi le porgo i miei saluti.
    Centorbi Salvatore

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    1. Non è compito nostro, e cioè dei 17.600 FORESTALI, programmare le varie attività lavorative da svolgere all’interno dei boschi demaniali, ma dell’Azienda. Così com’é compito della Regione Sicilia, e quindi del governo siciliano, andare a trovare i finanziamenti necessari per garantire a tutti gli operai la stabilizzazione, o comunque le giornate lavorative.

      Per quanto riguarda se fare o no dei lavori al di fuori dei cantieri non ne vedo la ragione, visto che già di LAVORI UTILI ED IMPORTANTI al suo interno ne facciamo. Semmai, se ne potrebbero fare di nuovi (specie PRODUTTIVI).

      Mi si chiedeva, inoltre, del perché non ho partecipato a nessuna riunione del Sifus per esprimere i miei dubbi o timori. Nessun dubbio o timore, e semplicemente che NON CREDO NELLA RAPPRESENTANZA. In nessuna rappresentanza!

      In fine, non ho nulla di personale nei confronti del sindacalista in questione al quale, quanto lo ha chiesto, gli è stata data la parola così come tutti gli altri. Solo che il suo intervento non è stato da operaio ma da sindacalista, e questo ha spiazzato gli intervenuti ai quali avevamo assicurato che non ci sarebbero stati ne’ politici ne’ sindacalisti. Solo per questo motivo ho scritto “UNICA NOTA STONATA”.

      Francesco Di Clemente

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