20 aprile 2012

LEGAMBIENTE SICILIA BOCCIA L'EMENDAMENTO DEL TRASFERIMENTO ALLE PROVINCE

Gravissima la soppressione dell’Azienda Foreste Demaniali ed il trasferimento delle competenze alle province

 

Legambiente Sicilia manifesta tutta la propria incredulità ed opposizione alla norma votata dall’Assemblea Regionale Siciliana e voluta dal Governo Regionale e dalla maggioranza politica  che lo sostiene, contenente la soppressione dell’Azienda Foreste Demaniali e il trasferimento delle competenze alle province regionali.
“E’ una norma assurda e sbagliata, che mette in crisi uno dei pilastri delle politiche ambientali nella nostra regione – dichiara Angelo Dimarca Responsabile Regionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia.
E’ immotivata ed inaccettabile poi la cancellazione dell’Azienda Foreste Demaniali qualificato e riconosciuto gestore delle riserve naturali tra le più belle della Sicilia, come lo Zingaro, Vendicari, Pantalica, Cavagrande del Cassibile.
La gestione dei vasti demani forestali ed il servizio regionale antincendio boschivo presuppongono unitarietà di strategia e competenze tecniche non garantite dallo smembramento e dall’affidamento alle nove province regionali. E poi non si comprende perché i boschi demaniali rimarranno di proprietà della Regione ma alla loro manutenzione e protezione dovranno provvedere amministrazioni diverse che non hanno peraltro alcuna dipendenza gerarchica o funzionale dalla regione stessa”.
Per Legambiente è incredibile poi che con una recente legge si sia prevista la soppressione delle province e con una successiva norma invece il trasferimento di funzioni e competenze cosi’ importanti ed ampie.
“E’ sbagliato ed inaccettabile che si intervenga  su tale delicata materia con emendamenti presentati in piena notte e senza un adeguato confronto – dichiara Mimmo Fontana, Presidente Regionale di Legambiente Sicilia – (nella foto)
Forse rimarrà una riforma sulla carta come quella della soppressione degli ATO rifiuti. Presenteremo comunque un’articolata memoria al Commissario dello Stato chiedendo un deciso intervento di censura.
Ed auspichiamo la mobilitazione delle forze sindacali del settore forestale e della funzione pubblica per evitare la destrutturazione di un settore strategico regionale”.
 Articolo pubblicato il 19 aprile 2012





Adesso tre sono le ipotesi:
1) I 90 Deputati dormivano perchè stanchi (poverini).
2) Sono in piena campagna elettorale per le amministrative, quindi assenti con la testa.
3) Visto che la finanziaria è stata l'ultimo atto della legislatura, adesso bisogna essere rieletti, ovviamente non mantenendo le promesse. Non facciamo che questa norma approvata sia proprio un cavallo di battaglia per le prossime consultazioni regionali?

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