14 febbraio 2012

GLI OPERAI FORESTALI PER LE CALAMITA' NEVOSE


Utilizzare gli operai forestali nelle emergenze neve


Utilizzare gli operai forestali nelle emergenze neveAlfonso Iannace. La manutenzione del territorio, e non è tenuta in considerazione, i fatti di questi giorni dopo le alluvioni, le frane, gli incendi, sono la prova della mancanza di cultura della prevenzione e tutela del territorio,e l’effetto di una dissennata e cattiva gestione del territorio.
E’ sbagliato non salvaguardare un settore quello della Forestazione, che è attento alla gestione ordinaria di manutenzione delle zone montane e dei boschi. La mancanza di programmazione e di fondi sono frutto di scelte non utili alla collettività oltre a “sopprimere” e/o limitare il lavoro quotidiano degli operai forestali.
I forti disagi vissuti in questi giorni, sono ancora una volta la prova, che si parla di tutela del territorio solo quando ci sono calamità e quando la natura si ribella alla cattiva gestione del territorio da parte dell’uomo. Anche la Federazione nazionale della FAI CISL,interviene sull’ emergenza neve. La Segreteria nazionale della Fai Cisl segue con intensa partecipazione gli eventi calamitosi che stanno interessando tutta l’Italia.
«Chiediamo espressamente agli Assessori Regionali competenti e alle Comunità Montane di tutta Italia – ha dichiarato il Segretario nazionale Claudio Risso – di richiamare gli operai forestali in Cassa integrazione o in sospensione stagionale. Le capacità professionali di questi lavoratori e la loro conoscenza del territorio e della montagna sono le migliori garanzie per ottenere interventi efficaci».
Il Segretario generale Augusto Cianfoni aggiunge: «sarà pure arrivato il momento per promuovere una grande Conferenza nazionale cui partecipino tutte le Istituzioni competenti, quelle nazionali e quelle regionali e veri Esperti per discutere finalmente di programmazione e di pianificata manutenzione del territorio montano, dei torrenti e dei fiumi?».
«Chiediamo a ENEL di fare insieme tesoro della lezione di questi giorni – propone Claudio Risso – : sottoscriviamo con tutte le Comunità Montane d’Italia una convenzione per un grande programma di taglio e di potatura di alberi lungo le linee elettriche. Si eviterebbero i danni e i disagi di questi giorni e si darebbe lavoro a migliaia di operai forestali tra i quali quelli piemontesi licenziati dalla Regione e quelli della Campania senza stipendio da mesi. Questo significa – come dice il responsabile della protezione civile Gabrielli – fare sistema e rete. Tutto il resto è aria fritta, buona per gli sterili e melensi salotti televisivi».
La Fai Cisl, auspica e sollecita a breve un ripensamento delle istituzioni a rivedere tutta la programmazione in tema di salvaguardia del territorio.

Articolo apparso il 10 febbraio

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